10 buone ragioni per vivere in Alto Adige #35

05.11.2012
10 buone ragioni per vivere in Alto Adige #35

10 buone ragioni (semiserie) per le quali anche la settimana scorsa (29 ottobre – 4 novembre 2012) è valsa la pena vivere in Alto Adige. Almeno per me.

1. Perché i bolzanini vanno per il mondo e fanno belle cose, come l’agriturismo Fattoria Voltrona[1] a San Gimignano in Toscana. Del bolzanino Malcolm Leanza, è uno di quei posti genuini e familiari, dove si sta bene, si mangia bene, si gode la natura. Di colline, per una volta, non montagne.

2. Perché sempre a San Gimignano, il papà di Malcom, il siciliano Sebastiano, racconta dei suoi anni in Alto Adige (carabiniere anti terrorismo, anni addietro, in valle Aurina senza una persona che parlasse italiano, altri tempi) e da operatore turistico, loda le capacità imprenditoriali di noi altoatesini, che da una terra dura e fredda, abbiamo tirato fuori uno dei paradisi vacanzieri più frequentati al mondo.

3. Perché ci sono posticini carini dove bere un caffè, mangiare una zuppa, perdere un po’ di tempo leggendo un giornale. Posticini come Humus, che appena ci entri ti sembra di non essere a Bolzano, ma magari a Parigi o a Berlino. Ottimo l’arredo, accogliente e originale, ottima la qualità di cibi e bevande.

4. Perché l’Alto Adige non è perfetto, e questo è una buona ragione, perché i luoghi perfetti, sono anche noiosi e privi di stimoli. Sono stata a Lucca Comics e vedere una città intera attivarsi per un evento internazionale come questo, mi ha dato da pensare. Pensare che noi ancora non siamo riusciti a farlo (Lucca è Comics, Arezzo è Wave, Trento è Economia ecc). A mobilitare tutto e tutti insomma, intorno a un tema forte e deciso, e non a mobilitare qualcuno, per milioni di temi. Ma impareremo.

5. Perché viaggiando a lungo in macchina nel week end, ho riscoperto la bellezza della buona vecchia radio. E penso allora alle buone radio locali, come Tandem, ma anche la trentina Sanbaradio[2] che da 3 anni parla agli universitari (ma non solo), con tante idee e tanto entusiasmo.

6. Perché l’arte altoatesina ormai non è più bolzanocentrica. E lo sanno bene gli abitanti di Chiusa, ormai punto nodale del sistema locale. Ci sono più cose lì che in città di questi tempi. come il bel progetto Kunst Boden_nah[3] che anima spazi in disuso e ci fa cose. D’arte. Belle.

7. Perché riparte Liberamente[4] che porta i giovani a riflettere sul loro (e nostro) futuro nella società. Perché è partendo dalla coscienza sociale che si fanno tempi migliori di questi. E non è che ci voglia molto, a dirla tutta.

8. Perché anche se arrivano le grandi catene, qui il commercio ancora mantiene vivi antichi baluardi della tradizione. Penso ai busti Barbetta, ai corniciai, a chi restaura i mobili tirolesi antichi, a chi fa i buoni vecchi sarner, ai rigattieri. Botteghe preziose, che speriamo non si estinguano mai. E che magari trovino nuova linfa vitale grazie a giovani mani e giovani teste.

9. Perché le buone idee sono sempre buone. Come quella di Maurice Bellotti che con Poison for Souls[5] ha deciso non di fare concerti al Rock’n’roll, ma di prenderlo in gestione per 3 serate. Niente di meno. Chi fa da sé fa per tre, e gli altoatesini che si rimboccano le maniche come Maurice, lo sanno, altroché.

10. Perché l’Alto Adige è alla moda. Lo sa Simone Rainer[6] giovane stilista di Vipiteno che nella super trendy e glamour Milano spopola con le sue belle borse matematiche. E bravo Simone!

Nella cartolina, uno scorcio della strada delle Dolomiti verso Sella. Decisamente, qualche anno fa. Mandate alla redazione le cartoline con i vostri angoli più amati di Alto Adige, illustreranno le prossime puntate delle “10 ragioni…”. 



[1] Se volete regalarvi un po’ di relax sui colli toscani, ecco il posto per voi: http://www.voltrona.com/

[2] Ecco l’intervista a Francesca di Sanbaradio (che sarà ospite con noi di Professione Transformer a The Hub Rovereto, mercoledì 7) /2012/11/05/sanbaradio-quando-la-radio-e-universitaria-online-e-transformer/ e il sito della radio http://www.sanbaradio.it/

[3] Ascolta l’intervista al creatore del progetto, Andy von Lutz /2012/09/06/kunst-bodennah-bringt-neuen-schwung-in-die-kunstlerstadt-klausen/

[4] Il sito di Liberamente, con tutto il programma, anche degli incontri pubblici http://www.liberamente.bz.it/

[5] Tutto su Poison for Souls e i concerti in programma, non solo al Rock’n’rooll http://www.poisonforsouls.com/

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