Cradle Rockers #23. Amelia parla di notte. “Noooooo! Non voglio fare le bolle!”

Amelia parla di notte.
“Noooooo! Non voglio fare le bolle! Nooooo!” disperata.
Io: “Amelia, è un sogno.. Amelia….”
Lei: “Io le bolle non le faccio!”
Io: “Dormi…”
Lei: “…senza bolle però”
Oppure :“Voglio il granaaaaaaa!!!”
O anche: “Bagheraaaaaaa!!!” (riferimento a “Mowgli e il libro della giungla”)
Ha preso da Tesorini, che mi fa i discorsi eruditi sulla costruzione di mobili o mi sbrodola qualcosa di tedesco e incomprensibile, tutto rigorosamente in piena fase rem. Spesso le mie notti sono interrotte da queste riflessioni notturne, e tra uno e l’altra ce n’è sempre una. Anita, invece, sembra resistere a questra caratteristica.
Ore 3:00
“Einz, zwei, drei, vier.. zehn!!” Mentre Amelia conta nel sonno..
Tesorini: “Stavo pensando…”
E già quando inizia così..
“Dimmi…” chiedo io addormentata
Lui: “Dovremo fare una lista con le centrali. Sarebbe più comodo.”
“Ovviamente si, certo, molto più comodo. Ora dormi..”
..penso che bisogna essere accondiscendenti con i parlatori oscuri.
Lui, serissimo: “Guarda che è una cosa seria. Un risparmio nel tempo!”
Ma com’è che non si svegliano, mi chiedo io? Com’è possibile che rispondano pure alle domande e non siano connessi? Una volta Tesorini mi ha brutalmente mandato a quel paese “in notturna” dicendomi che non capivo una mazza del discorso contorto che mi stava facendo (su una casa immaginaria in cui lui era convinto di abitare), e il giorno dopo non si ricordava assolutamente niente!
Qualche notte fa Amelia si lamentava. “Vado io” dico, ed entro nella sua stanzetta.
“Amelia fermati –sembrava una tarantolata- ma cos’hai, il ballo di San Vito?”
Lei mi guarda, alza una mano e dice: “No, ho la zampa di velluto.”