Cradle Rockers #22. Sono contenta di aver fatto due figlie vicine nel tempo

Sono contenta di aver fatto due figlie vicine nel tempo, anzi, riformulo: sarò contenta, nel senso che ora è un po’ snervante. Però sono felice di poter vedere crescere un rapporto tra 2 sorelline. E in tutti i modi cerco di favorire l’amore e il volersi bene.
Ma ragazzi, a volte è davvero una cosa ardua.
Da quando lo Strillofono gattona (un siluro!) Amelia tenta di sellarla con un cuscino e cavalcarla (dice pure “vai vai” una volta seduta sopra).
Da quando Anita ha iniziato a fare i primi passi, somigliando sempre più a uno zombie ubriaco che a uno Strillofono, Amelia non riesce a smettere di tironarla e spingerla. E’ più forte di lei.
“Mamma guarda Anita! Cammina!”
Sdeng! Spam! Stunk! Ok, ora non cammina più..
Ma è peggio quando La Terribile mi chiama dicendo: “Mammaaaaa! Anita vomita!! Oh no, che schade!” schade sì, porca miseria! Rigurgitoni al profumo di “bile n°5” sui pelouches.. e magari lo Strillofono che ci mette allegramente le manine dentro con l’apparente voglia di salutare i vicini che abitano nell’appartamento sotto…
Ultimamente va molto il GPS “Gran Premio del Salotto”: garone con partenza cameretta e arrivo in salotto gattonando: vince La Terribile, ovviamente, e il rumore delle sue ginocchia sul pavimento fanno sembrare il terremoto una brezza primaverile. Fortunatamente il signore che abita sotto casa mia è totalmente sordo. Sfortunatamente, però, sua moglie no. Pensava che facessi giocare Amelia con la palla.
In casa!
“Se dovesse succedere davvero, signora, chiamerebbe i vigili del fuoco…” le ho detto.
E il marito, toscanissimo: “Ma si, hhhe sci vòi fare? Sono bambini!”
Comunque sia, Amelia incita Lo Zombie Ubriaco (si si, la chiamerò così da oggi) con amichevoli frasette: “Dai puzzona! Corri ‘Nita! ‘Nitaaaaaaa… puzzi!”
“Amelia, ma non puoi dirle più semplicemente: Anita corri?”
“No!”
“Perché?”
“Perché è piccola… – pausa – E’ una piccola spuzzettona!”