10 buone ragioni per vivere in Alto Adige #32: sono tornate

15.10.2012
10 buone ragioni per vivere in Alto Adige #32: sono tornate

Dopo una lunga pausa estiva, e un inizio autunno di riflessione (e di impegni folli), torna la rubrica del lunedì delle 10 buone ragioni. Lo so, l’anno scorso il titolo ha mosso critiche e dubbi (cambiato poi in “Esercizio settimanale di ottimismo altoatesino”), ma ho deciso di tornare al nome originario, rivendicando però in queste parole introduttive, il lato semiserio della rubrica, che non vuole dire che vivere qui è bello perché c’è un tal festival o talaltro, ma che vuole semplicemente infondere un po’ di positività e ottimismo, giocando con eventi, luoghi, persone e parole. 

Dunque, ricominciamo…

… rispondendo, da me a me, alla domanda “per quali ragioni, semiserie, anche la settimana scorsa (8– 14 ottobre 2012) per me è valsa la pena vivere in Alto Adige”.

1. Perché è bello tornare a riguardarsi indietro di 7 giorni, e accorgersi che la settimana è stata piena di cose da fare e vedere, e che anche dopo qualche mese di assenza di questa pagina, la nostra terra non si è affatto fermata. Tutt’altro.

2. Perché non lontano da noi (a Taibon Agordino in provincia di Belluno, un’ora e mezza da Bolzano) c’è Dolomiti Contemporanee[1]. Un progetto favoloso che mette le Dolomiti in comunicazione mai stereotipata con artisti e curatori. Il bravo Gianluca D’Incà Levis[2], ideatore del progetto, ha messo in piedi una macchina di qualità e relazioni, che noi altoatesini possiamo solo invidiare.

3. Perché sono tornata a trovare gli amici di The Hub Rovereto[3], e ho ritrovato una comunione di intenti e una comune voglia di fare, e fare meglio il Trentino Alto Adige. In più lo spazio è sempre più bello, grazie a fantasia e grande sfruttamento della pregiata “arte di arrangiarsi”.

4. Perché il mitico Papperlapapp[4] ha compiuto 20 anni e se li porta decisamente bene. Ancora attivo, ancora vitale, ancora punto di riferimento per tanti. Anche ex adolescenti come noi. Buon compleanno!

5. Perché ho incontrato gli amici di Nuok[5], che raccontano la grande mela agli italiani, ma non solo. C’è anche una “siti” dalle nostre parti: Trent. Che grazie alla brava Sara, ci racconta una Trento fuori da schemi e stereotipi.

6. Perché i colori dell’autunno, qui da noi sono ancora più belli. Fate un giro appena fuori città e lasciatevi conquistare da gialli, arancioni e rossi mozzafiato.

7. Perché sempre parlando di autunno, come non gioire sapendo quante castagne si possono finalmente mangiare in un bel Törggelen tra amici annaffiato da vino nuovo o mosto della casa?

8. Perché salendo da Egna verso Montagna, si gode di uno dei paesaggi più belli. Avete presente la villa proprio in cima a una collina circolare, sommersa di vigne? Uno spettacolo. E poi, su a Montagna ci si può fermare alla Pizzeria Zur Traube, dove si mangia una pizza ottima, in un ambiente proprio carino (anche se vagamente kitsch, ma è l’Alto Adige, signori).

9. Perché a Trento, il Piccolo Festival dell’Arte[6], ha portato l’arte in Università, coinvolgendo attivamente artisti e studenti. E menti pensanti come quelle di Angela Vettese (che ci ha raccontato dell’esperienza virtuosa della Fondazione Bevilaqua La Masa[7]) e Cristiana Collu (dal Mart con furore).

10. Perché si può guardare, se si vuole, il museo altoatesino per eccellenza, casa del buon vecchio Ötzi[8], con occhi diversi.

* Nella cartolina, un’immagine di qualche anno fa del Ponte Europa. Trovata nel tabaccaio dell’ultima stazione di servizio a Brennero, prima del confine con l’Austria.


[1] Il sito di Dolomiti Contemporanee: http://www.dolomiticontemporanee.net/

[2] L’interessante intervista a Gianluca, dove si può “carpire” qualche segreto del progetto: /2012/10/05/dolomiti-contemporanee-quando-le-idee-che-sembrano-impossibili-diventano-possibili/

[3] Il sito di The Hub Rovereto, in cui scoprire tutte le attività proposte: http://rovereto.the-hub.net/

[4] La homepage del Centro Giovanile in cui tutti i bolzanini hanno almeno un aneddoto da ricordare: http://www.papperla.net/

[5] Ecco a voi Nuok http://www.nuok.it/ e la siti Trent http://www.nuok.it/sitis/trent/

[6] L’intervista alle ideatrici e curatrici Alessandra e Lucia: /2012/10/08/a-trento-un-piccolo-festival-di-arte-contemporanea-che-parte-alluniversita/

[7] La Fondazione da scoprire: http://www.bevilacqualamasa.it/ e date un occhio agli artisit “locali”, passati di là

[8] La visione inedita di David Thaler sul museo più noto in città: /2012/10/11/publikumsmagnet-und-schatz-der-wissenschaft-otzi²-im-sudtiroler-archaologiemuseum/

 

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