Cradle Rockers #20. Questa esperienza potrebbe avere il titolo “incontro famelico col wurstel”

Questa esperienza potrebbe avere il titolo “incontro famelico col wurstel”. Sabato sera siamo andati allegramente all’aperitivo “da Favola” con Tagesmutter (per chi non lo sapesse, c’è anche sabato 13 ottobre alla Rotonda di via Alessandria dalle 17.00 alle 19.00), e lì Amelia ha incontrato il suo storico amico “di disavventure” Davide. Ovviamente non sono rimasti nella saletta con le Tagesmutter, perché quando la Provvidenza ha distribuito la Calma, i due amici stavano prendendo doppia razione di Fermento. Oltre che correre come dannati rincorsi da temibili Cerberi (i genitori), i due si sono ad un certo punto ritrovati con sorpresa di fronte a un piatto pieno di wurstel tagliati a rondelle (che fungevano da stuzzichini all’aperitivo, dunque destinati ai vari Cerberi presenti).
E, per la prima volta nella sua vita, Amelia ha assaggiato un wurstel.
No, riformulo.
Per la prima volta nella sua vita, Amelia si è ingozzata di wurstel.
Davide sarà riuscito ad assaggiarne qualche pezzetto, perché La Famelica si portava in giro l’intero piatto pur di ingollare quelle splendide rosee rondelline.. A quattro palmenti, bocca spalancata, sembrava uno di quei cartoni giapponesi in cui le manine che vanno avanti-indietro ciotola-bocca non si vedono nemmeno.
“Basta Amelia, ma quanti ne mangi?”
Il piatto era desolato (Davide ancora affamato) e Amelia aveva fatto il pieno di carburante: è schizzata fuori dal locale con l’amica Sophie e il suo papà. Quando sono riuscita a catturarla e ad infilarle la giacca era già troppo tardi, ma l’avrei scoperto solo qualche ora più tardi..
Dopo aver letto per l’ennesima volta Rotkaepchen e aver messo a letto le bambine, Tesorini ed io ci siamo finalmente stravaccati sul divano. Arrivati alla scena in cui il Signor Mission Impossible scala un grattacielo di vetro solo con un guanto appiccicoso (altro che Spiderman!), ecco un lamento.
“Vado io” – dico a Tesorini mentre lui mette Pause.
Solitamente basta una carezzina, rimboccare le coperte, e via.
Invece stavolta.. carezzina e..
“Ma cos’è questa roba?”
Prendo in mano questo pezzetto di.. gomma? Carta? Plastica? Ma che caz…
“W u r s t e l !!” esclama Tesorini mettendosi una mano su mezza faccia.
NOOOO… ha vomitato! Con la faccia in giù sul cuscino! I capelli impiastricchiati di wurstel e bile! Che disastro.. Le coperte, i pelouches..
“Tu prendi Amelia, io cambio il letto.”
Il bello di Tesorini è che è uno che non si perde d’animo, se una cosa va fatta, si fa senza discutere. Il suo motto potrebbe essere un po’ come quello della Nike: “Do it youself”. Sintetico, come l’ecopelle.
E così, mentre io portavo Amelia piangente in bagno per la disinfestazione, Tesorini cambiava il letto ..e lo Strillofono? Era come nell’area 51: alienata, fortunatamente nel sonno.
Una volta sistemato il disastro, Amelia calmata e pulita, il letto profumato, rimettiamo la pupa a dormire e ci riposizioniamo davanti alla tv. E mentre la Mission diventa sempre più Impossible..
Lamento.
NOOOO DI NUOVO!!
Nuovo vomitone!!
“Stavolta il letto lo rifai tu.” dice Tesorini portando Amelia nel bagno già puzzolente delle cose vomitate in precedenza. Rifatto il letto, vado a vedere come va la nostra, di Mission Impossible.
“Stavolta ci vuole la doccia, puzzava come un caimano! Guarda! Nemmeno li ha masticati, i wurstel, li ha ingoiati INTERI!!!!” Tesorini era scioccato mentre buttava nel lavandino qualche pezzo intero di wurstel, recuperato dalla vasca da bagno in cui intanto Amelia subiva una “rastrellata”.
Abbiamo deciso di tenercela un po’ addosso mentre finivamo di vedere il film. Ogni venti minuti circa alle parole d’ordine: “Mmmmmhhh… vomito…” correvamo in bagno e le tenevamo la testa sul bidet mentre vomitava teatralmente rimasugli di bile. Una di queste volte, seduti con lei in un bagno che ormai era un cesso, Tesorini con la mano sulla sua fronte, io che le massaggiavo la schiena, Amelia che vomitava e scaghicchiava contemporaneamente, ci siamo guardati e abbiamo sorriso come due ebeti.
“E’ una scena che si potrebbe ripetere tra una ventina d’anni ..notte fonda, Amelia che torna a casa ubriaca… succederà, vedrai!”
Poetico, il mio Tesorini.