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September 29, 2012
Sotćiastel – un villaggio fortificato dell’età del Bronzo
Franz
Pecore, capre e bovini scorrazzano in ampi recinti. L’attività è frenetica nel soleggiato villaggio di Sotćiastel (1400 m), posto su un colle roccioso in val Badia. C’è chi è accovacciato vicino a una fornace intento a lavorare con estrema abilità il bronzo e chi è ricurvo sul terreno a coltivare il proprio campo. Il villaggio è in tutto e per tutto autonomo. Il cibo non manca grazie alle attività agropastorali, e anche il resto – ceramiche, tessuti, utensili – viene fabbricato in loco.
Tanta ricchezza va però difesa: per uno dei quattro lati del villaggio ci si affida all’opera dell’uomo, agli altri ci pensa la natura. La posizione dell’abitato è stata infatti scelta con cura sulla cima pianeggiante di una collinetta a strapiombo sul torrente Gadera. L’insediamento è accessibile solo da un versante. Questo unico punto vulnerabile è protetto da una cinta muraria lunga 70 metri e sormontata, secondo la ricostruzione degli archeologi, da una palizzata lignea. La scelta del luogo non è casuale: agli abitanti la collinetta non offre solo protezione, ma permette anche il controllo sulla valle e sui commerci che vi si svolgevano. Questo piccolo villaggio di capanne, che raggiunge il suo massimo sviluppo tra il 1600 e il 1400 a.C. e che a un certo punto viene inspiegabilmente abbandonato, non è affatto isolato. Numerosi sono infatti gli oggetti, rinvenuti nel corso di scavi archeologici, che documentano rapporti commerciali e scambi culturali con le regioni circostanti e raccontano la storia di questo piccolo insediamento a nord di San Leonardo.
Dal rifugio Santa Croce a Sotćiastel
Prendiamo la seggiovia dal paese di San Leonardo (1365 m), vicino a Pedraces in val Badia, fino al rifugio Santa Croce (2045 m). Siamo su un “balcone” panoramico con una vista privilegiata su alcune famose cime dolomitiche: la Marmolada, il Piz Boè, il Sassongher, la Gardenaccia, il Sass de Putia e l’imponente Sasso della Croce. Seguiamo il sentiero n. 15, poi 15a, lungo gli incantevoli prati dell’Armentara e quindi le indicazioni per Badia/Abtei (ultimo tratto su strada asfaltata). Dopo circa 2 ore arriviamo a C´iastel (1524 m), da dove si scorge in basso una collinetta con un maso: Sotćiastel (1400 m). Per arrivare al sito (proprietà privata!) dobbiamo scendere ancora un pezzo sulla strada asfaltata e, arrivati a una biforcazione, girare a destra, proseguendo per poco meno di un chilometro. Anche se dell’antico villaggio non è rimasto praticamente nulla, la breve deviazione serve a capire la sua posizione strategica. Ritornati al bivio, siamo al punto di partenza in circa 30 minuti.
Museum Ladin – Ćiastel de Tor
Entrando in una delle sale del museo Ćiastel de Tor a San Martino in Badia si ha un po’ l’impressione di “passeggiare” per Sotćiastel: attraverso il pavimento in vetro è infatti visibile un grande plastico ricostruttivo del villaggio. Nelle vetrine sono esposti diversi oggetti trovati nel sito come pesi da telaio, cocci di ceramica e attrezzi in osso. Informazioni: tel. 0474 524020, www.museumladin.it
Informazioni pratiche
Visita alla collina di Sotćiastel, nell’età del Bronzo sede di un importante villaggio fortificato. Gita in discesa con splendida vista sulle Dolomiti
Tempo di percorrenza: 3 ore, dislivello 120 m in salita, 790 m in discesa, 10 km
Come arrivare: Lungo la val Badia fino a San Leonardo vicino a Pedraces, ampio parcheggio alla partenza della seggiovia Santa Croce, in funzione da luglio a settembre ogni giorno ore 8.30-12.30 e 14-18; tel. 0471 839645, www.santa-croce.it
Rifugio Santa Croce: storico ospizio con ottima cucina, in posizione suggestiva; aperto dal 20 dicembre al 30 marzo e dal 10 giugno al 10 ottobre, non ha giorno di riposo; tel. 0471 839632
Tratto dal libro:
Luisa Righi/Stefan Wallisch
Ötzi, i Reti e i Romani
Gite archeologiche in Alto Adige
Folio Editore, Vienna – Bolzano
ISBN: 978-88-6299-008-0
Disponibile in libreria.
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