Cradle Rockers #16. Dopo il carnevale, dopo tutto quello che la Oma le ha raccontato

Dopo il carnevale, dopo tutto quello che la Oma le ha raccontato ad Amelia del terrificante Krampus, dopo aver visto le maschere col naso ricurvo e le catene, dopo averle spiegato come il Krampus divora i bambini che fanno i capricci, con le unghie lunghe e con una risata satanica (robe che la Pigna già leggendo ‘ste cose si piscia sotto) ecc ecc, Amelia a sorpresa mi ha detto:
“Il Krampus mangia la minestrina, mamma.”
..E uno che mangia la minestrina non è un cattivo abbastanza credibile. O no?
Ad oggi siamo arrivati a testare i seguenti “mostri” (oltre al famigerato Krampus): il leone che ringhia, il ragno con le zampe lunghe, i kaefer con le antenne, il babau, Schwarze Mann (non vi dico la faccia di Amelia in spiaggia alla vista dei venditori marocchini..), lo Scorpione che pizzica, lo squalo, Donner und Blitzen.. La new entry è il tafano.
Ma tanto non funzionano.
Oggi è venuto un signore ad attaccare una bombola del gas, e per farlo è dovuto entrare in un vano sotto le scale, buio e pieno di ..ragnatele!
Amelia: “Stai attento, ci sono i ragni! Sono cattivissimi! Poi ti mangiano tutto!”
(con manina messa a mo’ di “ma che dici?” con l’indice e il pollice uniti)
il tizio della bombola, sovrappensiero: “Ah si? Ma io sto attento.”
Amelia: “Non toccarli perchè ti pungono! … -silenzio-… ce la fai?”
il tizio della bombola: “Credo di si.”
Amelia: “Allora stai lì. Non muoverti. Se ti muovi ti metto in castigo!”
Intervengo, ci rido su, la sposto, “Dai Amelia, il signore sta lavorando.”
Amelia: “Guarda!! Un ragno!! … -mi guarda serissima- …lo tocco?”
Io: “No Amelia, lascialo lì..”
Amelia, seria: “Eh. Se no mi punge tutto! E il signore e la mamma e l’Anita sono tot.”
La mescolanza dei discorsi è evidentemente il suo punto forte.
E ci sono alcune persone che la fanno diventare logorroica. Come non ricordare il monologo, sempre sui ragni, con Giangi? (tutto un botta e risposta del tipo: Lei: “I ragni non sanno parlare” Lui: “Forse parlano un’altra lingua” Lei: “Ma nooo… non parlano niente!” Lui: “Proviamo in tedesco, forse capiscono”)
E come potrebbe non venirmi in mente la frase “Non bisogna arrabbiarsi” ripetuta un’infinità di volte a “Fabliccio” (Fabrizio) e Piotre?
I bambini incamerano tutto e prima o poi ripetono ciò che hanno sentito.
A cena con la zia Pigna e l’amatissimo zio John:
Pigna: “Allora cosa hai visto sul balcone?”
Amelia: “Le macchine, le biciclette, i motorrad..”
Zio John: “…e i carabinieri!”
Amelia si agita, sembra invasata, molla la pizza e dice: “Sono bbbruttissssimi! (manina sventolante con pollice e indice uniti) Quando vedi i carabinieri devi ssscappare! Velocissimo!”
Tesorini con un sorriso a 365 denti: “Glie l’ho insegnato io!!!!”