Cradle Rockers #13. Ecco che arriva il primo anno di vita

Ecco che arriva il primo anno di vita delle nostre creaturine. E all’anno possono tranquillamente mangiare qualsiasi cosa, dalla pizza alle nocciole tostate. Intorno all’11° mese di Amelia ho deciso di darle in mano il cucchiaino. Per lei è diventato da subito un simbolo supremo, impugnato come lo scettro del potere cosmico, atteso con amore e rispetto. (Amelia ama mangiare. Dovevo chiamarla Famelia.)
E cosa potrà mai diventare un cucchiaino nelle tenere, morbide manine di una bambinetta di 11 mesetti, si chiederanno gli ingenui, ci giocheranno un po’, suvvia!
Si, è vero.
Ci giocano.. un po’.
E’ normalissimo, tutta la conoscenza dei bambini si palesa attraverso il gioco. Guardateli come sono belli e felici, mentre sputacchiano fragorosamente la pastina al pomodoro! Cosa penserà mai il pupo mentre spiaccica con attenzione il formaggino tra le dita e se le passa poi tra i –pochi- capelli? Come non sorridere assistendo al lancio del pane sbavato? Godiamo insieme nell’ammirare lo spruzzo della minestrina sulle pareti! Eh si, sapete? Anche se incellofanate dalla testa ai piedi il Vostro Bambino sul seggiolone, Egli – Supremo Essere – riuscirà con un colpo da maestro a sporcare se stesso e il muro anche se questo dista svariati metri da lui.
Il Mago Silvan in confronto è un dilettante.
E se il cucchiaino si trasforma facilmente in una clava, o in una catapulta al bisogno, il bicchiere “intelligente” che non si rovescia mai potrà sempre essere impugnato al contrario e allagare pupo, seggiolone e cellofan.
E se volessimo analizzare il seggiolone dopo la battaglia del pranzo.. no, meglio di no. Con tutto ciò che in esso si rovescia, si spiaccica, si mescola alla bava, ai rigurgiti, agli sputacchi.. il tutto comodamente sotto il culetto santo dei nostri bebè. Santo seggiolone!
Con terrore e spugnetta attendo il passaggio dello scettro allo Strillofono. Finchè l’ho allattata, Anita mi guardava le tette insistentemente (pensando, probabilmente: latteria!!) ed ora, ancora per pochissimo, si diverte a fare lunghe pernacchie con la pappa in bocca. E.. avete presente quelle scene da film o pubblicità in cui il bambino spruzza il cibo tipo esorcista in faccia al genitore, che con faccia ebete e rassegnata, bonariamente, gli avvicina l’ennesimo cucchiaino di pappa? Quelle scene NON sono false. Sono quotidianità, e c’è ben poco da ridere..