Cradle Rockers #12: vogliamo parlare della pipì?

Vogliamo parlare della pipì? Ad un certo punto giunge il fatidico incontro con le mutan
dine. E’ un passaggio importante, sia per l’autonomia del pupo e sia per il nostro portafoglio. Chi prima, chi dopo, tutti finiscono col crescere e farla nel water. Il passaggio non è però istantaneo, tanto meno spontaneo… ci vogliono mesi (…MESI!) prima che un bambino faccia tutto nella sequenza corretta:
1. abbassarsi i pantaloni;
2. sedersi sul water/vasino;
3. fare pipì/popò;
4. pulirsi con la carta igienica;
5. tirarsi su mutandine e pantaloni;
6. tirare l’acqua;
7. lavarsi le manine.
Riguardo al punto 2. credo che ogni bambino normale si chieda: “ma come? Mi ha appena insegnato che si fa nel vasino, e adesso devo farla nel water? Appena imparerò nel water vedrai che me la farà fare nella vasca da bagno…”
Inoltre perché -sembra pensare un bambino – non cambiare la sequenza ed invertire, ad esempio, i punti 1. e 3.??
Amelia la Terribile, ad un certo punto della sua esistenza, ha reso infernale il cambio del pannolino. A due anni esatti, con la nascita dello Strillofono-Anita, ho deciso di non lottare più per cambiarla. Se era diventato impossibile metterle un pannolino, tanto valeva iniziare con le mutandine!
La prima settimana è dura, ragazzi.
Ogni pisciatina è nei pantaloni, e ovviamente anche tutto il solido resto. Servono quantità industriali di mutande, pazienza, pantaloni, calzini e ciabattine. E’ tutto un piscia-cambia-metti-spiega che sembra non avere fine.
La seconda settimana è uguale alla prima, solo che noi adulti siamo un po’ meno calmi e io ho sempre pensato: “Dopo che hai iniziato una cosa non si torna indietro! Se tentenni è la fine. L’inizio è duro, ma non esiste che torno al pannolino!”
Il primo mesetto circa passa così, tra pisciatine e cacatine qua e là. (Personalmente mi sembrava di avere un cagnolino.)
Poi, in effetti, qualcosa succede, perché Amelia ha iniziato a dire “Pipì” o “Devo fare pipì” proprio mentre la mollava nei pantaloni. Va bene, è la tempistica, è solo questione di tempistica!! Passano i giorni tra grandi trionfi nel vasino e disarmanti esplosioni nelle mutandine, ma tutto poi prende una piega giusta, il segreto è proprio una quieta perseveranza..
C’è stato un periodo in cui Amelia non diceva più “Devo fare pipì” ma “Non si fa la pipì addosso!” perché glielo avevamo ripetuto talmente tante volte che ormai… aveva capito!