Cradle Rockers #06. La seconda volta che sono rimasta incinta

La seconda volta che sono rimasta incinta mi sono un po’ incazzata. Ma come, ho il termine ancora a metà settembre? Se avessi avuto fede, l’avrei persa chiedendomi “Dov’è la giustizia divina?” Essendo atea praticante, mi sono semplicemente incazzata. Ancora tutta l’estate in versione balenottera! (Stavolta avrei dovuto anche mettermi le calze per la circolazione, visto che le vene di una gamba facevano le bizze. Il risultato? Mi sentivo un cotechino.)
E più ci pensavo e più mi giravano, si, perché la gravidanza è una noia, sembra non finisca mai, ingrassi e diventi una balena, soffri il freddo se fa freddo e il caldo se fa caldo e il medio se fa medio. Un’attesa estenuante, e poi.. uno dice: finalmente (finalmente!!) il parto! (?!?! finalmente tua sorella!!!) Come se tutto finisse col parto: eh NO belli miei, il bello deve ancora iniziare!
Non dormi la notte, le tette fanno male, la patata duole, la pancia è molliccia e ti metti ancora i vestiti di quando la pancia era tutta bella tonda col risultato che non sembri più incinta, ma sei solo grassoccia.
Levatevi dalla testa quelle belle immagini della mamma top-model appena uscita dal parrucchiere che allatta il suo bambino mezza nuda con un sorriso buddista sulla faccia, circondata da luce soffusa.
La neo mamma è schizzata, non ha tempo di pettinarsi, la sua vita è inesorabilmente cambiata e se ne sta rendendo conto, l’allattamento all’inizio è dolorosissimo, i neonati piangono e cagano a manetta (mi sono sempre chiesta come è possibile che un esserino di pochi kg che beve solo latte faccia una cacca marrone a pezzettoni). No, aspetta, fanno un’altra cosa: rigurgitano il latte, e l’odore acido del latte svomitacchiato penetra le narici e le violenta. Tesorini aveva associato l’odore del detersivo al vomito, e ho dovuto cambiare detersivo per dimostrargli che le sue magliette erano davvero pulite!
I primi (almeno) 4 mesetti sono una vera rottura/tortura. Poi la rana che hai partorito si arrotonda, diventa un po’ più ciccia (se è come le mie, lievitano come la pasta della pizza) e pian pianino ride, scopre di avere le manine e i piedini, afferra le cose.. E allora inizi a spostare le piante, i libri, lampade, tutto ciò che è basso. Scopri che pur regalando un finto telecomando che emette suoni e svariate musichette, e che può essere sbavato e mordicchiato, tuo figlio preferirà sempre il vero telecomando (Amelia, ad es., appena ha potuto si è mangiata il tasto n. 3).
Poi inizia lo svezzamento. La Pappa, ovvero un intruglio di brodo di verdure, farine di riso, mais, tapioca (ma che c@**o è la tapioca?) e omogeneizzati di carne o pesce. Tutto rigorosamente senza sale. Amelia mi sputava in faccia ogni cucchiaino che riuscivo a infilarle in bocca, d’altronde.. le avete mai assaggiate le pappe? Sono commestibili ma assolutamente rivoltanti.
E la cacca? L’inconfondibile odorino di popcorn avariato che facevano quando poppavano solo latte materno ve la potete scordare, con lo svezzamento c’è roba grossa, è tutto un inequivocabile inconfondibile incredibile odore di merda!