E’ la cultura come strumento per comprendere la “fraternitas” di Francesco d’Assisi il filo conduttore identificato da Liliana Cavani come motivo di fondo per la sua recente visita a Bolzano in occasione del convegno intitolato “Pace, realismo di un’utopia” e dedicato dal Centro Pace del Comune di Bolzano alle figure di padre Ernesto Balducci e padre David Maria Turoldo.
Liliana Cavani è stata ospite del sindaco di Bolzano e poi protagonista di un affollato incontro pubblico all’università di Bolzano dove ha parlato soprattutto delle due figure di cui si è occupata nel suo lavoro di regista: Francesco D’Assisi appunto e quindi Galileo Galilei.
L’approccio laico di Liliana Cavani a queste figure ed ai temi delicati del dialogo tra chiesa, scienza, politica e società, sono costati alla regista qualche censura in passato. Ma l’hanno portata indirettamente a diventare un’importante interlocutrice di quel vasto ed eterogeneo ambiente ecclesiale che ha visto nel Concilio Vaticano II una formidabile spinta propulsiva al cambiamento e alla modernizzazione della chiesa.