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April 25, 2012

Secondo giorno di Resistenze: fumetti, imprese e crisi dei valori con De Bortoli

Anna Quinz

“Viviamo negli ultimo anni una grandissima rivoluzione, di cui non abbiamo ancora apprezzato le potenzialità. Credo che i quotidiani on line saranno dei veri e propri autonomi quotidiani che risponderanno ad altre, diverse esigenze, che si integreranno di più con i quotidiani che verranno sempre stampati”. 
Ferruccio De Bortoli

Che nell’on line ci sia del potenziale, noi di Franz lo sappiamo bene. Che si tratti di una rivoluzione nel mondo dell’editoria e dell’informazione in generale, pure. I tempi cambiano, e con essi i modi e i mezzi della comunicazione e dell’informazione. Cambia il giornalismo e cambiano i linguaggi, cambia la fruizione e i tempi di ricezione. Stare al passo della rivoluzione è fondamentale, e il potenziale enorme è dietro l’angolo, laddove non ancora pienamente intuito e sfruttato. Di questo, ma non solo, si parlerà domani al Festival delle Resistenze, in piazza Matteotti.

H 15.30 Si comincia però con i “Fumetti resistenti” di Armin Barducci, noto illustratore bolzanino che guiderà giovani e meno giovani in un percorso con carta e colori, verso la creazione di un fumetto resistente, appunto.

H 18.30 Si parlerà anche di economia, tema legato a doppia mandata, con le evoluzioni di cui sopra. Dove vanno e dove devono andare le piccole imprese, per non morire nella crisi del mercato? Quali le vie di innovazione possibili? Nella tavola rotonda in collaborazione con la sempre attenta Radio 24 (un altro modo ancora, efficace, per comunicare in modo innovativo, nonostante il “vecchio” mezzo radiofonico) rappresentanti di aziende locali (Rubner, CTM Altromercato e Microgate) si interrogheranno su questi temi, moderati da Anna Scaglioni.

H 21.00 Il momento di Ferruccio De Bortoli. Il direttore del Corriere della Sera, rifletterà sulla possibilità, non utopica, di resistere alla crisi di valori, ahimè in atto di questi tempi. Perché valori positivi sono ancora possibili, ed è importante parlarne e sopratutto trasmetterli, perché no, anche on line.

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