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April 21, 2012
Il diario dei Bozner Filmtage. Giorno #03: dalla C di Cavani alla W di Winspeare
Anna Quinz
La terza giornata dei Bozner Filmtage è – come le precedenti – densa e intensa. Poco dopo pranzo, il Filmclub inizia a popolarsi pian piano sempre di più, i più assidui entrano a vedere film, qualcuno si attarda nel foyer a chiacchierare anche con i tanti ospiti presenti (l’attore Anton Algrang, il regista Edoardo Winspeare, la regista Maria Blumencron, l’attore Gojko Mitic, l’attrice Verena Buratti…).
Uno degli highlight del pomeriggio, è il dialogo (presso la Fondazione Cassa di Risparmio) con il regista pugliese – ma dal mix di origini davvero europee – Edoardo Winspeare, che racconta del suo amore per la sua terra, il Salento, dove tutti i suoi film sono ambientati. Ascoltarlo è un piacere, il suo parlare, un po’ in italiano con leggero accento del sud, un po’ in tedesco, coinvolge soprattutto per le storie che racconta e per la passione che trasmette.
Ci si sposta poi al Museo Civico di Bolzano, dove in occasione proprio dei Fimtage, è stata organizzata una speciale visita guidata per i film maker e ospiti presenti in città. È bello vedere il museo di nuovo pieno, è bello vedere i visitatori affascinati davanti al famoso Cristo sull’asina, è bello entrare in questa istituzione della città e sentirla viva, come sempre dovrebbe essere.
Altro momento clou, è l’incontro organizzato dal Centro Pace con la grande regista Liliana Cavani. In dialogo con Sandro Tarter, alla Lub, la Cavani incanti i numerosi spettatori, con le sue storie di vita e di cinema. Ascoltarla parlare della genersi di film toccanti e sconvolgenti come “Il portiere di notte” o “Francesco” è davvero una notevole esperienza. Scopriamo che il celeberrimo film con Charlotte Rampling, è nato da storie di vita vissuta da due donne perseguitate dal nazismo. Scopriamo i vari assurdi passaggi della censura (il film vietato ai minori, perché nelle scene di sesso, la protagonista femminile sta sopra al maschio). Scopriamo anche che la scelta inattesa di Mickey Rourke come volto di Francesco D’Assisi era stata fortemente voluta dalla regista, che nell’attore aveva visto subito un perfetto interprete di questo santo che prima di diventare tale, era un soldato, pertanto forte e prestante, come il divo di 9 settimane e mezzo.
Intanto al Filmclub si affollava la gente, per due proiezioni molto “altoatesine”: “Der Kinomann aus Sudtirol”, documentario dedicato a Martin Kaufmann e alla sua storia di vita legata a doppia mandata alle sorti del cinema in Alto Adige, e “Peak”, film sugli scempi dell’industria del turismo sulla pace delle montagne, del regista altoatesino Hannes Lang. Amici e parenti dei due personaggi locali, riempiono le sale, ma anche la proiezione del documentario “Wie zwischen Himmel und Erde” della regista Maria Blumencron è un successo di pubblico, come anche la seconda proiezione festivaliera dello shockante “Diaz”, girato in parte anche in Alto Adige.
Al Filmclub arriva anche Liliana Cavani, per introdurre la proiezione del suo capolavoro Galileo, sala gremita, per vedere o rivedere il film, anch’esso molto discusso (prodotto dalla Rai, non fu mai trasmesso in tv. Vietato ai minori di 18 anni per l’impianto fortemente anticlericale) in versione restaurata, e con le bellissime musiche del maestro Ennio Morricone.
La giornata si conclude con un altro cocktail (dopo quello offerto dalla Fondazione Cassa di Risparmio, e quello al Museo Civico. E se i giorni prima non si era cenato per mancanza di tempo tra un film e l’altro, ieri almeno lo stomaco è stato riempito e soddisfatto), offerto da BLS a Museion Passage. L’occasione è la premiazione del concorso “Racconti #1” vinto a parimerito dal brunicense Michael Kofler e il berlinese Claas Junge. E poi, naturalmente BLS celebra il suo lavoro nel e per il cinema in Alto Adige, a partire dal contributo al flm “Diaz”, ma anche i tanti altri, di un settore in piena espansione.
Si beve, si ascolta la piacevole musica della band, si mangia qualcosa, e poi, sotto la pioggia, finalmente si va verso casa, per riposare un po’ e prepararsi per il quarto, cruciale, giorno dei Filmtage: oggi infatti, scopriremo finalmente i vincitori. In bocca al lupo a tutti, e che vinca il migliore!
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