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April 17, 2012

“Dracula”: Bolzano nel Vortice della danza

Lucia Munaro

La Vortice dance company, compagnia di danza portoghese diretta da Clàudia Martins e Rafael Carriço, porterà mercoledì 18 aprile a Bolzano il suo ultimo spettacolo «Dracula», che tramuta in passi di danza la storia del conte Vlad, personaggio agghiacciante che si nutre del sangue dei vivi. Forse il primo adattamento coreografico del celebre racconto.

Nonostante tutto è un inno alla vita, anche se il protagonista si ritrae da essa e diventa un principe dell’oscurità, e un inno all’amore dopo la morte. Forse sono queste le note positive ad aver decretato il successo del celebre romanzo gotico che Bram Stoker scrisse a fine Ottocento e della leggenda “dark” intorno al personaggio di Dracula. Innumerevoli sono le versioni cinematografiche susseguitesi da allora, ispirate tutte al popolare romanzo che non ha mai stancato di affascinare. La coppia di brillanti coreografi portoghesi Clàudia Martins e Rafael Carriço ha fatto ora di Dracula uno spettacolo di danza che la loro compagnia, l’applaudita Vortice dance company, porterà mercoledì al Comunale di Bolzano in prima esclusiva italiana. Gli stessi coreografi incontreranno il pubblico nel foyer del teatro (alle 19) prima dello spettacolo che chiuderà la stagione 2011-2012 della Fondazione teatro comunale e auditorium di Bolzano. A Rafael Carriço abbiamo chiesto di anticiparci qualcosa del suo Dracula.

Carriço, come mai questa scelta, qual è il fascino di una storia horror?
«Certo quella di Dracula è una storia horror, piena di sangue, oltre che una storia d’amore. Ma in fondo siamo tutti fatti di carne e sangue, non siamo puri spiriti, forse è questo che tocca tutti indistintamente della simbologia di questa storia. Siamo esseri deboli e complessi, con lati oscuri in noi stessi. E poi Dracula parla della morte e della vita oltre la morte».

Come avete tradotto la storia di Dracula in uno spettacolo di danza?
«Il nostro spettacolo si ispira al romanzo, ma introduce anche nuovi elementi, nuove figure. Attraverso coreografie e movimenti suggestivi, ma anche effetti multimediali diamo espressione alle emozioni forti contenute nel racconto».

Lei stesso, oltre ad aver ideato insieme a Claudia Martins le coreografie e a dirigere la Vortice dance company, interpreta il conte Vlad.
«Amo danzare, la danza mi fa sentire vivo, paradossalmente anche nelle vesti di questo personaggio che appartiene alle tenebre e alla morte. La natura diabolica del conte gli fa assumere diverse forme, prendendo le sembianze di diversi animali, cambiando continuamente aspetto. Accanto a me sul palco poi c’è anche Clàudia, che è anche la mia compagna della vita. Io in Dracula sono un principe delle tenebre, ma lei in realtà è la mia principessa».

Insieme avete fondato anche questa compagnia, che è una delle più prestigiose del Portogallo e continua ad incontrare successo ovunque si esibisce.
«Abbiamo creato la Vortice dance company nel 2001, prima ancora Clàudia e io siamo stati insieme alla Escola superior de dança e alla Dansacademie Tilburg in Olanda. La Vortice è in effetti una compagnia di danza contemporanea internazionale, pensi che nel 2012 non ci siamo esibiti neppure una volta in Portogallo, solo all’estero. Dracula in particolare è una coproduzione con la Macedonian opera and ballet. La prima rappresentazione di questo spettacolo risale circa a un anno fa, in aprile 2011 a Skopie in occasione della giornata internazionale della danza».

Pubblicato su Corriere dell’Alto Adige del 14 aprile 2012

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