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March 23, 2012
Gli “ingredienti” della Fondazione Architettura a Fiera Arredo, sono…
Anna Quinz
Statement “via iphone” di Gerd Bergmeister, uno degli artefici dell’allestimento fieristico.
Lo stand della Fondazione Architettura Alto Adige – non me ne vogliano gli altri – è decisamente il più bello ed intrigante di Fiera Arredo.
Dicono gli architetti per raccontarlo “entrare, introdursi, incominciare, accingersi, dare inizio a qualcosa, incedere, camminare lentamente, avanzare con gravità, attaccare, assalire, entrare in carica, percorrere un cammino, iniziare, avviare, intraprendere un’attività, cominciare a parlare, prendere a dire…”
Ed è proprio così, è uno stand dove entrare e rimanere per un po’, dove guardarsi intorno per scoprire ogni dettaglio, da quello architettonico, va da sé, a quello artistico, musicale o culinario. Tanti ingredienti, come recita il nome del progetto, per un mix perfetto di discipline e di stimoli. E nello stand, tante le attività proposte, dall’artista Paul Renner ai fornelli, allo speech tra Dall’O, Kostner e Messner, dalla musica di Simma al laboratorio per bambini.
E dopo le tante proposte del week end passato, forse un po’ più concentrato su kunStart che su Arredo, è ora il momento per tuffarsi nello stand degli architetti, e godersi “lo spettacolo”. Si parte sabato, con un incontro con Markus Pescoller, restauratore, che rifletterà sul tema intrigante della pelle in architettura. Si prosegue con i designer di MM Design, Alex Terzariol e Mario Varesco, con la paua caffè by Illy e con la musica del Benno Simma Trio “ethnic ratatouille”. E ancora, Julia Wagner, designer, che si soffermerà sul tema della luce. Domenica invece, i Modellbauer, presenteranno un laboratorio, per adulti e bambini.
Insomma un week end fieristico all’insegna non solo dell’arredo, ma anche dell’architettura e dei legami che essa può instaurare con altre forme di creatività.
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