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January 17, 2012

Elio e le storie di Gian Burrasca al Cristallo

Marco Bassetti

Elio che veste i panni che furono di Rita Pavone che interpretava negli anni ‘60 il ragazzino irriverente che mise a soqquadro l’ingessato conformismo borghese dell’Italia umbertina. Sul gioco di questi sovrapposizioni si possono rileggere, in filigrana, cento anni di storia italiana. Ci piace pensare che molto sia cambiato, ci rassicura. Eppure la potenza iconoclasta di Gian Burrasca ancora ci colpisce. Come se la sua ironia colpisse schemi e riflessi ancora presenti.

Si parte dal romanzo per ragazzi di Luigi Bertelli, in arte Vamba, Il giornalino di Gian Burrasca, pubblicato a puntate tra il 1907 e il 1908. Si passa attraverso l’adattamento televisivo del 1964 per uno sceneggiato musicale diretto da Lina Wertmüller ed interpretato da Rita Pavone, su musiche di Nino Rota dirette da Luis Bacalov: quando la televisione non era ancora neotelevisione, la fiction si chiamava ancora sceneggiato e la Rai riusciva a mettere in fila nomi come Wertmüller, Pavone, Rota, Bacalov. Per arrivare ad oggi, in tempi di neotelevisione arrembante, all’adattamento teatrale firmato dalla stessa Wertmuller (nel frattempo, David di Donatello alla carriera 2010), interpretato da Elio con affianco un ensemble composto da musicisti di primo piano: Corrado Giuffredi al clarinetto, Cesare Chiacchiaretta alla fisarmonica, Giampaolo Bandini alla Chitarrra, Federico Marchesano al contrabbasso e Danilo Grassi alle percussioni. Nello spettacolo, presentato questa sera al Teatro Cristallo, Elio, unico attore sul palco, interpreta tutti i personaggi, cantando la storia di Gian Burrasca attraverso una serie di brani selezionati del Giornalino.

Che Elio coltivasse un’ammirazione profonda per la commedia musicale, la rivista, la comicità dell’epoca della prima televisione lo si immaginava, lo si era capito vedendolo, ad esempio, all’opera in situazioni come Parla con me o al fianco di Maurizio Crozza. E ne abbiamo avuto conferma di recente quando, in relazione ad una esibizione delle Cafè Margot ad X Factor, ha avuto modo di definire “arte” certa televisione degli anni ’60. Tra televisione, teatro, musica, Elio è un artista vero, aperto, colto, contemporaneo, poliedrico nella sua comica fissità. E vederlo interprete, riccioloni e pantaloni alla zuava, di “Viva la pappa col pomodoro” sarà uno spettacolo. Per gli occhi, il cuore, la mente.

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