Music

November 24, 2011

La musica si fa in 4/4.
Per un “nuovo Kubo” a Bolzano

Anna Quinz

Io ho 31 anni e da quando mi ricordo di aver avuto esperienze musicali a Bolzano, Tobias “Tobe” Planer e Davide “Dade” Ferrazzi ci sono sempre stati. Uno a organizzare uno a suonare, sempre in prima linea dove c’era da mettere e fare musica, o dove combattere le necessarie battaglie per far si che la nostra città diventasse un posto sempre migliore, almeno per ciò che concerne la scena e l’offerta musicale. Sempre nei miei ricordi personali, qualche anno dopo si sono aggiunti a questo duo di “attivisti musicali”, altri personaggi nodali, come Maurice Bellotti, di Poison for Souls e Andrea “Jack” Frison. Anche in questo caso, uno nell’organizzazione, l’altro sul palco a suonare. I quattro, insieme, sono il “gruppo seminale” dell’associazione 4/4 (che conta 12 membri tra professionisti e attivisti del settore musicale), impegnata in prima linea per la creazione di spazi, non solo fisici, ma anche e soprattutto mentali per la diffusione della cultura musicale sul territorio. L’associazione ha presentato oggi (mercoledì 24 novembre 2011), nella calzante cornice di quello che è un po’ l’hard rock cafè bolzanino, il capitol cafè, un progetto importante per Bolzano, che se anche ancora non ha risvolti concreti, vuole e deve averli. Per il bene di tutti.

In cosa consiste l’idea dei 4/4? Innanzitutto, si parte dal presupposto, marchiato a fuoco nelle menti di tutti i giovani bolzanini, che in città manca un luogo per la musica (ma non l’ennesimo centro giovanile, per adolescenti, come vorrebbe l’assessore Randi), un luogo (pensato per giovani, ma giovani dentro. Dai 20 ai 70. I 4/4 non escludono, per esempio, la possibilità di creare lì anche uno spazio per il liscio!) in cui proporre musica dal vivo con tutti crismi, tecnici e di fruibilità (data anche da orari non propriamente da educande come Bolzano ci ha tristemente abituato), un luogo di incontro, di scambio e di creazione culturale. Dunque, i 4/4 propongono oggi (ma in realtà è dal 2008 che l’associazione lavora silenziosa e perseverante, su questo fronte) alle istituzioni pubbliche, il comune in primis, un piano di gestione professionale ed efficace per quello che loro chiamano “il nuovo Kubo”. Un luogo fisico ancora non è stato individuato, dopo il fallimento dell’idea accarezzata a lungo da 4/4 di occupare (in senso buono) gli spazi dell’edificio Ex Anas in zona Santa Geltrude. Ci sono alcune ipotesi, ancora segrete, ma l’associazione vuole comunque oggi uscire allo scoperto, e rendere pubblico il tanto lavoro volontario e appassionato, fatto in questi anni, per la città, per tutti noi.

Hanno le idee chiare, il luogo che vorrebbero gestire, secondo un modello professionale, serio e di sicura efficacia, dovrebbe dunque essere un centro specifico per la musica, fornito di tutta l’apparecchiatura tecnica necessaria (sul modello dell’UFO di Brunico), ma anche con un info point dove prendere e fornire informazioni, un archivio rock che raccolga tutte le produzioni discografiche delle band locali, e un punto gastronomico. Anche questo ultimo punto sottolinea la serietà del gruppo, che non vuole creare un luogo dello sballo, ma un luogo dove vivere e fare cultura: il modello di bar proposto infatti è quello della “gastropedagogia”. Alcuni dei membri dell’associazione infatti lavorano in ambito sociale, e in sinergia con il forum prevenzione, vorrebbero creare un punto di ristorazione protetto, che garantisca una intelligente politica dei prezzi, e che sia attento alle normative e ai disagi più che noti riguardo l’abuso di alcool.

E in questo senso, un centro come quello che i 4/4 stanno delineando, diventerebbe un punto di ritrovo importante, in cui giovani e meno giovani possano ritrovarsi, liberando, ad esempio, piazza Erbe dal fenomeno del “disturbo” serale e limitando, auspicabilmente il massiccio consumo di alcool spesso legato alla noia. Se allora ancora manca un indirizzo, ci sono però le idee e la pro positività, la voglia di fare e di coinvolgere, e di non farsi scoraggiare dalle difficili trattative con le istituzioni. Perché si sa, di questo progetto si discute da anni, ma nessun passo concreto sembra venire dagli uffici pubblici, anche se i tavoli sono molti, il dialogo è aperto, e il Comune dovrebbe, salvo imprevisti, investire nel 2012 consistenti risorse a questo scopo. I 4/4 oggi hanno voluto dimostrare che stanno lavorando, anche se non li vediamo, che stanno smuovendo le acque, ma per farlo con ancora maggiore efficacia, hanno bisogno che tutti, anche noi media, appoggiamo la loro causa e supportiamo la battaglia. Noi di franz, ci siamo. Bravi ragazzi!

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There is one comment for this article.
  • Walter Eschgfäller · 

    Hallo Anna,

    vielleicht erinnerst du dich nicht mehr, aber noch bevor, die in deinem Artikel genannten Personen für die Musikszene bzw. für eine Veranstaltungshalle gearbeitet haben, gab es bereits vorher Personen, die sich für eine Halle in Bozen mit den Verantwortlichen herumgeschlagen haben. Damals und auch heute kämpfe ich (bin immer auf der Suche) um eine alternativen lösung.

    Begonnen hat alles schon in den 90er Jahren.
    Damals wäre die Möglichkeit gewesen, die Discothek Naphta in der Ind. Zone (hinter der Metro, heute Showgirl, ) anzukaufen. Da die Disco sehr groß war und den erfolderlichen Sicherheitsauflagen gerecht war, (war ja bis wenige Tage vorher in Betrieb), hätte man fast nichts ändern müssen. Wäre wirklich alles vorhanden gewesen.
    Der Kaufpreis damals: 2,4 milliarden Lire, mit samt der gesamsten Einrichtung.
    Man hätte eigentlich nur mehr aufsperren müssen.
    Das gesamte Projekt wurde im Gemeinderat behandelt. Doch die Grünen, Wally Rungger an vorderster Front sowie Rudi Benedikter, haben sich mit Händen und Füssen gewehrt, bis der Bürgermeister kalte Füsse bekommen hat und der Ankauf fallen gelassen wurde. Leider…

    Später habe ich mit den Verantwortlichen um das Kubo gestritten. Die Ideen die die damals Verantwortliche mit dem Kubo hatten, war für uns eine Faust aufs Auge.
    Eine leere Halle, nicht mal eine Küche, keine Bar, etc. wäre geplant gewesen.
    Die Mängelliste die ich damals dem Bürgermeister noch vor der Einweihungsfeier geschickt habe, wurde leider nicht berücksichtigt.
    Meinen damaligen schriftlichen Hinweis, dass der Kubo, wenn er so gestartet wird, wie er geplant wird keine Überlebungschance hat, wurde einmal mehr ignoriert.
    Die Mängelliste sowie das Schreiben, indem ich dem Kubo max 5 Jahre gegeben habe, sind natürlich einsehbar.
    Und fast genau so ist es eingetroffen.

    Für weitere Informationen stehe ich selbstverständlich zur Verfügung.

    MfG

    Walter Eschgfäller