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10 buone ragioni per vivere in Alto Adige #02

21.11.2011
Anna Quinz
10 buone ragioni per vivere in Alto Adige #02

Le dieci ragioni per cui anche la settimana scorsa (14-20 novembre 2011) è valsa la pena di vivere a Bolzano:

1. Perché sabato sera al Pippo.stage, mai così pieno, ho sentito suonare la band bolzanina The Little White Bunny[1], in occasione dell’uscita del CD Hole. Un concerto da brivido, perché i conigli bianchi sono bravissimi e bellissimi. Bellissimo Mike al basso con il suo pizzetto, Tomoski alla chitarra coi suoi dreadlocks, il batterista dei Bunny già solo per il fatto di essere il batterista dei Bunny, e Yomo, che con piglio da vera star tiene il pubblico attaccato ad ogni nota. Bravissimi, perché coinvolgono sul palco tanti musicisti di altre band bolzanine, a dire che la musica è una, e perché se non sfondano loro, chi?
2. Perché sempre sabato, sempre al Pippo.stage, la geniale Piccola Orchestra Felix Lalù (talmente piccola, che è composta dal solo scoppiettante Felix Lalù)[2] ha stregato tutti con le sue canzoni demenziali, ma intelligentissime, che strappano risate e applausi scroscianti. La cover “Io sono della Val di Non”[3] è un vero piccolo capolavoro, che merita un passaggio su youtube. E consiglio di guardare prima anche l’originale dei Valium Band[4].
3. Perché dopo anni dal diploma, sono tornata nell’ufficio del preside del mio Liceo. Qui ho scoperto che la scuola oggi, come ieri, è piena di persone appassionate davanti e dietro alla cattedra, e che il tanto agognato bilinguismo, tra i banchi di scuola non è solo un’utopia ma una strada possibile. I primi passi sono già stati fatti, tanti si stanno facendo, e così forse, proprio a partire da qui, le cose cambieranno. In meglio.
4. Perché a “La Classe dell’arte”[5] ho conosciuto e ascoltato Paolo Rosa, mente e anima di Studio Azzurro. E ho capito che la tecnologia non è nemica, né dell’arte, né mia.
5. Perché nella gloriosa Biblioteca Civica, ho partecipato ai racconti di due “Scrittori precari”[6], e non mi sono sentita sola.
6. Perché ho avuto per le mani una splendida collana creata dalla bravissima Federica Pallaver[7], e mi sono ricordata di quanti talentuosi artisti, artigiani, designer, fashion designer ci sono nella nostra Provincia. L’Alto Adige non è l’ombelico del mondo della moda, ma a noi fashion victim, qualche piccola soddisfazione la può proprio dare.
7. Perché nell’alternativo premio indetto dagli artisti Artbrothers Kraxentrouga[8], anche Franz era in nomination.
8. Perché all’improvviso è spuntato il Natale. Che piaccia o no, resta il fatto che le luminarie scelte quest’anno a Bolzano, sono talmente brutte e kitsch, che per una volta sembra di essere in una città “qualunque” e non nella capitale mondiale delle renne di Jingle Bells di Babbo Natale e Gesù Bambino. E così forse ci si potrà rilassare un po’ e bere un vin brulè semichimico senza ansia da prestazione natalizia altoatesina.
9. Perché da Walther’s in Piazza Walther ho scoperto una delle migliori pizze della città. E forse presto nel menù, anche la pizza Franz.
10. Perché in poco più di mezz’ora si arriva a Trento, dove si può visitare la bella Galleria Civica[9], e il tanto discusso Padiglione Italia – Trentino Alto Adige di Sgarbi. Ma non fate come me, che nel soleggiato week end me la sono presa con calma, partite per tempo, tutto chiude alle 18.

[1] Per conoscere i The Little White Bunny (e la cosa, merita): http://www.franzmagazine.com/category/franztv/item/stasera.html
[2] Felix Lalù dice di se: “nasce e cresce nelle valli trentine, suona e canta e si scrive le canzoni, produce video. Fa laboratori, crea manifesti, quadretti, libretti e pubblicazioni, scrive su un blog, registra dischi in salotto, scrive cori di montagna e colonne sonore per documentari, fa arte artigianale e murales. Non investe e da grande vorrebbe giocare a bocce coi vecchi al parco”. Il suo blog: http://felixlalu.blogspot.com/
[3] http://www.youtube.com/watch?v=RNDB0F9YYNQ
[4] http://www.youtube.com/watch?v=eJ5tbNpKuIA
[5] La Classe dell’arte, appuntamenti per raccontare l’arte: storie, persone, opere e tecnologie, è un progetto a cura di Paola Tognon. L’ultimo appuntamento si svolgerà al Centro Trevi il 30 novembre. Per sapere cosa pensa dell’arte Paolo Rosa: http://www.franzmagazine.com/category/arts/contemporary-arts/item/paolo-rosa-l-arte-ha-una-missione-risensibilizzare.html
[6] Il blog degli scrittori precari: http://scrittoriprecari.wordpress.com/
[7] Federica Pallaver è una gioielliera bolzanina, che crea con i materiali più disparati, collane, anelli, orecchini… di rara bellezza e originalità. Per scoprire tutti i suoi lavori: http://www.federicapallaver.com/
[8] Per saperne di più, sugli artisti e sul premio: http://www.franzmagazine.com/category/views/people/item/alternativer-buergerpreis-silberne-kraxe-vergeben.html
[9] La Fondazione Galleria Civica di Trento, diretta da Andrea Viliani, è uno dei migliori luoghi per l’arte contemporanea della Regione. Attualmente ospita la mostra di Nedko Solakov. Più info: http://www.fondazionegalleriacivica.tn.it/it/

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