Harry Thaler, Pressed chair, © Jäger&Jäger
Harry Thaler, Pressed chair, © Jäger&Jäger
Harry Thaler è una delle voci più riconoscibili del design contemporaneo altoatesino. La sua ricerca, radicata nella precisione dell’artigianato e alimentata da un linguaggio formale essenziale, reinterpreta con rigore e leggerezza le tipologie fondamentali del design. L’approccio progettuale di Thaler si nutre della sua formazione originaria come orafo, disciplina che ha affinato in lui una sensibilità estrema per il dettaglio, i materiali e i processi di trasformazione.
Dopo il diploma, il suo percorso ha preso una direzione internazionale: nel 2010 ha conseguito un Master in Design Products presso il Royal College of Art di Londra, uno dei più importanti incubatori di innovazione progettuale al mondo. Nello stesso anno ha aperto il suo primo studio nella capitale britannica.
Oggi Thaler lavora tra Londra e Merano, dove ha trasformato una vecchia torre silo industriale nel suo studio: uno spazio che è insieme laboratorio, archivio, rifugio creativo. Le sue collaborazioni spaziano tra ambiti e discipline, dal design di prodotto all’illuminazione, dall’arredo alla mobilità sostenibile, fino all’architettura di interni ed esterni. Tra i brand con cui ha collaborato figurano nomi come Nils Holger Moormann, Pulpo, Davide Groppi, Monocle, Leaos e Olev Light.
La sua poetica progettuale è segnata da una costante tensione tra semplicità e sofisticazione tecnica: forme pulite, materiali industriali lavorati con maestria artigianale, oggetti che cercano sempre un equilibrio tra leggerezza visiva e solidità funzionale. In ogni progetto, Thaler indaga la relazione tra spazio, oggetto e contesto, lavorando con un’estetica minimale e al tempo stesso emotiva.
Esposto in numerosi contesti internazionali e vincitore di diversi premi, Harry Thaler è stato anche docente della Facoltà di Design e Arti della Libera Università di Bolzano dal 2016 al 2019, contribuendo alla formazione di una nuova generazione di progettisti.
Tra i progetti più iconici di Harry Thaler, la Pressed Chair per Nils Holger Moormann rappresenta un perfetto manifesto della sua poetica progettuale: essenziale, ingegnosa e profondamente radicata nei processi produttivi.
Presentata per la prima volta alla Fiera del Mobile di Colonia nel 2011, la Pressed Chair è realizzata da un singolo foglio di alluminio da 2,5 mm, modellato in un’unica operazione di pressatura. Le linee di piega e le curve stampate non solo ne definiscono la forma, ma forniscono anche la resistenza strutturale necessaria, trasformando un materiale sottile in una seduta stabile, funzionale ed esteticamente raffinata.
La produzione è affidata a un fornitore dell’industria automobilistica in Baviera, a testimonianza di un approccio che combina artigianato, tecnologia industriale e attenzione al dettaglio. La sedia è leggera, impilabile e adatta sia ad ambienti interni che esterni, grazie alla resistenza dei materiali e alla sua costruzione estremamente efficiente. Con la Pressed Chair, Thaler non solo reinterpreta la tipologia della sedia, ma dimostra come sia possibile unire sostenibilità, innovazione tecnica e forza poetica in un oggetto quotidiano.