
Andrea Lissoni, © Andrea Rossetti
Andrea Lissoni, © Andrea Rossetti
La capacità di leggere il presente attraverso linguaggi diversi, mettendoli in relazione e lasciando che si contaminino, è uno dei tratti distintivi del lavoro di Andrea Lissoni, PhD, oggi Direttore Artistico della Haus der Kunst a Monaco. Una visione curatoriale che rifugge le categorie rigide e si fonda su un approccio transdisciplinare e transgenerazionale, in cui arti visive, cinema, suono, performance e pratiche sociali dialogano in modo continuo, dando forma a programmi complessi ma profondamente accessibili.


Dopo esperienze fondamentali come Senior Curator, International Art (Film) alla Tate Modern di Londra (2013–2020) e come curatore di HangarBicocca a Milano (2009–2014), Lissoni ha inaugurato ad aprile 2022 una nuova fase per la Haus der Kunst, aprendo l’istituzione a una riflessione ampia sul ruolo dell’arte contemporanea nel mondo attuale.
Il suo percorso si è articolato a partire dalle residenze di suono e musica TUNE, per poi svilupparsi attraverso una serie di mostre in dialogo serrato, da Fujiko Nakaya a Dumb Type, da Carsten Nicolai a Christine Sun Kim, Tony Cokes e Karrabing Film Collective. Un programma che ha continuato a crescere con progetti espositivi come Inside Other Spaces, For Children. Art Stories since 1968 e numerose personali, tra cui quelle di Meredith Monk, Rebecca Horn, Pussy Riot e Philippe Parreno.

Questa visione aperta e radicale sarà al centro del 18° Moontalk, il format ideato da franz per il Parkhotel Mondschein, che vedrà Andrea Lissoni come ospite speciale il 12 gennaio 2026 alle 19.00.
Un appuntamento che conferma il Moontalk come spazio di pensiero e confronto, capace di mettere in dialogo cultura, creatività e territorio.
Il talk sarà moderato dalla curatrice Lisa Mazza co-fondatrice insieme a Simone Mair di BAU, istituto per le arti contemporanee e l'ecologia, che guiderà la conversazione esplorando temi come la curatela oggi, il ruolo delle istituzioni e la necessità di immaginare nuovi modelli culturali.
Un incontro pensato non solo per addetti ai lavori, ma per chiunque sia interessato a comprendere come l’arte possa ancora essere uno strumento critico, inclusivo e profondamente contemporaneo.
