Contemporary Culture in the Alps
Contemporary Culture in the Alps
Since 2010, the online magazine on contemporary culture in South Tyrol and beyond in the Alpine environment.

Sign up for our weekly newsletter to get amazing mountain stories about mountain people, mountain views, mountain things and mountain ideas direct in your inbox!

Facebook/Instagram/Youtube
© 2025 FRANZLAB
Design

L’imperfezione rende unici

Incontro con Andrea Windegger e le ceramiche di Dolcevita studio

09.09.2025
Claudia Gelati
L’imperfezione rende unici

Andrea Windegger; © Anna Tröbinger

Andrea Windegger; © Anna Tröbinger

La lentezza dei gesti artigianali al posto della frenesia del nostro tempo; l’elogio dell’imperfezione nell’epoca dalla performance ad ogni costo; recuperare piuttosto che comprare. La rotta ormai è stata invertita e nell’aria c’è una nuova consapevolezza che, seppur lentamente e in determinate aree piuttosto che in altre, torna a premiare l’unicità, la qualità e l’originalità del prodotto fatto a mano, ancora meglio se locale. Ne sono una testimonianza i tanti mercati e pop-up store di giovani artigiani intraprendenti, ma anche la riscoperta del vestire vintage e second-hand tra i più giovani o ancora i flohmarkt sempre più cool e sempre meno effetto svuota-cantina della zia. Sempre più giovani, poi, tornano ad interessarsi a lavori e pratiche artigianali e manuali, per disconnetersi online e connettersi di persona. È questo il caso anche di Andrea Windegger, giovane ceramista altoatesina che, con uno stile contemporaneo e minimale, è riuscita a trasformare la sua inaspettata passione per la ceramica in un secondo lavoro, proponendo anche eventi dal format innovativo come le sue Good Company Pottery Class.

Andrea, come nasce l’interesse, la passione per la ceramica? 
Dopo la maturità all’Istituto tecnico commerciale ho lavorato per un periodo alla scuola di sci di Carezza. Con l’arrivo della pandemia, la scuola ha dovuto chiudere e da allora collaboro nell’azienda di famiglia. La mia passione per la ceramica è nata quasi per caso: volevo regalare a un’amica una tazza fatta a mano e, vedendo i prezzi online, mi sono detta: “Perché non provarci io stessa?” Ho frequentato un corso, imparato le basi da un’amica di Nova Ponente e, col tempo, ho comprato un forno e iniziato a dedicarmi sempre di più a quest’arte. Un suo consiglio mi accompagna ancora oggi: “Non mollare mai – nella ceramica può andare storto di tutto: nella fase di asciugatura, durante la cottura e in tanti altri momenti. L’importante è non perdere mai la gioia e la pazienza”. E aveva ragione: è proprio questo il bello, imparare dagli errori, non scoraggiarsi e alla fine tenere tra le mani un pezzo creato con le proprie mani.

Da un post sul tuo account Instagram, leggiamo che per te “dolce vita” non è una semplice frase, ma uno stile di vita. Raccontaci. 
Dolce Vita per me significa vivere la vita con consapevolezza. Negli ultimi anni ho capito quanto sia prezioso prestare attenzione ai piccoli momenti, apprezzarli e goderne appieno. Che sia un’alba, una bella conversazione o la gioia di bere il caffè del mattino in una tazza fatta a mano. Quando la passione per la ceramica è cresciuta, poi, ho capito che era necessario avere uno spazio tutto mio: si accumulano grandi quantità di argilla, colori e strumenti, e le creazioni devono asciugare con calma prima di poter essere lavorate ulteriormente. Per questo ho creato il mio spazio – il mio studio – a Nalles, dove posso lavorare indisturbata e tenere tutto in ordine.

Alcune creazioni di Dolcevita Studio; © Andrea Windegger

Tazzine, vasetti, porta bijoux: il tuo stile è minimale, candido. Dal bozzetto alla pittura finale, qual è il processo creativo dietro le tue creazioni? 
Niente è perfetto – ed è proprio questo che rende ogni pezzo in ceramica speciale.  Preferisco lavorare con le engobbi piuttosto che con gli smalti colorati, perché mi piace uno stile discreto, per poi decorare ogni pezzo con piccoli accenti di colore. Motivi, colori, frasi: nel tempo libero ogni dettaglio può essere d’ispirazione motivi e la sera, poi, cerco di trasformare queste idee nelle mie creazioni. La costruzione dei miei pezzi in argilla inizia con la modellatura e la preparazione della forma. Successivamente lascio asciugare i pezzi all’aria per circa due settimane e poi li lavoro delicatamente con spugna e acqua, in modo che siano perfettamente lisci. Dopodiché li decoro e li cuocio in due fasi: prima il Bisque-Firing e poi il Glaze-Firing. Solo dopo questi due processi di cottura il pezzo è completato.

Dove trovi l’ispirazione? 
Le mie idee nascono soprattutto dalla vita quotidiana – dalle piccole osservazioni, da giornali, da contributi online o da momenti che attirano la mia attenzione. Cerco sempre di seguire una linea chiara, in modo che le mie creazioni abbiano un loro stile riconoscibile. Col tempo ho sviluppato il mio personale approccio: forme discrete, tipografia minimale e tocchi di colore mirati caratterizzano ormai quasi ogni pezzo che realizzo.

Le tazze di Dolcevita Studio; © Andrea Windegger

Nello scenario iperconsumista in cui viviamo, analogamente al fast-fashion, anche nell’oggettistica spesso si portati a rincorrere le mode o i prezzi apparentemente più convenienti, piuttosto che valutare la qualità di un prodotto. Come ti relazioni a queste tematiche e, da artigiana, quali comportamenti adotti per acquistare in modo sostenibile? 
Per me è importante consumare in modo consapevole e prestare attenzione alla qualità. Quando si acquista un pezzo fatto a mano, non si compra solo l’oggetto in sé, ma anche il tempo, i pensieri, gli esperimenti e la gioia che ne hanno fatto parte. Cerco di apprezzare davvero le cose fatte a mano e di riconoscerne il valore. Come artigiana cerco di lavorare in modo sostenibile. I residui di argilla o l’argilla seccata possono essere facilmente riutilizzati per creare nuovi pezzi. Anche quando sbaglio nella decorazione, posso correggere senza sprecare materiale. A casa uso esclusivamente le mie tazze fatte a mano, che possono presentare piccoli difetti o minuscole crepe, ma che non ne compromettono l’uso. In questo modo si genera poco spreco e ogni pezzo viene utilizzato con consapevolezza. 

Nei mesi scorsi hai proposto anche degli eventi innovativi, come le Good Company Pottery Class. Ci racconti come nasce l’idea e come è stata l’accoglienza?
L’idea della ‘Good Company Pottery Class’ è nata perché spesso, la sera, mi ritrovavo a passare ore da sola nel mio studio a lavorare con la ceramica e ho pensato che sarebbe stato bello farlo in compagnia. La classe non è un corso tradizionale, ma un momento conviviale, dove si può modellare la propria ceramica, seguire le basi e, soprattutto, godersi la serata insieme. A questa serate possono partecipare dalle due alle cinque persone massimo, così c’è spazio per chiacchiere, creatività e momenti piacevoli insieme. La risposta è stata ottima: i posti sono sempre prenotati, e la cosa più bella è conoscere nuove persone – amiche, coppie, madri con figlie – e trascorrere piacevoli momenti di conversazione insieme. Sull'account instagram di Dolcevita Studio pubblico regolarmente il calendario delle date e al momento sono già aperte le prenotazioni per Ottobre.

Good Company Pottery Class; © Anna Tröbinger
About the authorClaudia GelatiMi chiamo Claudia e sono quella con la frangetta, gli occhiali tondi e le calze a pois. Qualcuno [...] More
Oltre a questo hai partecipato anche Pop Up Market in collaborazione con altre realtà locali.
Si, tutto è iniziato quest’anno con un pop-up market nell’ambito di un mercatino delle pulci, il cosiddetto ‘Dolce Vita Warehouse’, che ho organizzato insieme a tre amiche  e che ha avuto un grande successo. Ho invitato altri artigiani a esporre i loro prodotti fatti a mano nel nostro magazzino, alcuni anche provenienti da lontano e così si sono create molte nuove conoscenze e amicizie. Pochi giorni dopo, una dipendente di un’azienda vinicola che aveva visitato il nostro Warehouse mi ha chiesto se potevo esporre le mie ceramiche durante uno dei loro eventi serali estivi e contemporaneamente offrire un corso di ceramica. Nelle prossime settimane sarò presente ad altri mercati, tra cui il ‘Wohlleben Event’ (13/09) presso la cantina Tiefenbrunner e gli Yoga Days al Plan de Corones (27/09). La cosa più bella è lo scambio con le persone presenti. La maggior parte dei mercati è accompagnata da musica, DJ e food truck, creando un’atmosfera rilassata e vivace. Inoltre, noto con piacere che l’idea dei pop-up market e dei prodotti fatti a mano sta suscitando sempre più interesse in Alto Adige e questo mi rende davvero felice.

E infine, Andrea, dove si possono acquistare le tue creazioni? 
Il mio studio non è un negozio dove si può semplicemente acquistare. La maggior parte dei miei pezzi li realizzo su commissione: basta inviarmi idee o foto e li creo su misura. Inoltre, ho sempre a disposizione alcuni pezzi già pronti, perfetti come idee regalo, e naturalmente è possibile acquistare le mie ceramiche anche ai mercati a cui partecipo.


SHARE
//
ARCHIVE