L’ottavo mare e suoi designer: parte 1

Alla scoperta di una prima ondata di designer selezionati da EDIT Napoli, in anteprima con le loro creazioni al Luna Kiosk di Parkhotel Mondschein a Bolzano.

27.06.2025
L’ottavo mare e suoi designer: parte 1

Luna Kiosk, Parkhotel Mondschein, © Marla Autschbach

Ne abbiamo parlato nelle scorse settimane, abbiamo fatto girare la notizia per mare e monti, tramite social, magazine, passa parola, piccioni viaggiatori e messaggi in bottiglia… ma ora, se non siete ancora approdati sui lidi dell’ottavo mare di Bolzano, è tempo di ammainare le vele e salpare verso il ventilato porto di Parkhotel Mondschein, per scoprire il prezioso carico di oggetti di design che dal 12 giugno fino al primo settembre 2025, troveranno ombra e asilo in un coloratissimo pop up al Luna Kiosk del parco.

Scoprirete cosa ha portato in città EDIT Napoli, la fiera internazionale del design editoriale e d'autore, che ad ottobre 2025 inaugurerà la sua settima edizione e che a Bolzano presenta una selezione di oggetti, selezionati da Domitilla Dardi Emilia Petruccelli, fondatrici e direttrici dell’evento partenopeo, tutti da ammirare ed acquistare: una carrellata di oggetti di design dal fascino del mari del Sud, realizzati da manifatture e artigiani d’eccellenza, ideati da designer affermati e giovani talenti emergenti sulla scena del design internazionale.

In mezzo alla piacevole frescura del parco vi stupirà l’esplosione di colore del chiosco: un caleidoscopio di oggetti seducenti, raffinati e versatili. Vedrete vasi in ceramica, vetro e metallo; candele, sculture, tessili per la tavola e per la casa, illustrazioni, illuminazione. Ma andiamo per ordine per scoprire più da vicino un primo gruppo di designer e brand, che hanno partecipato a questa speciale iniziativa e le loro creazioni in vendita al Luna Kiosk: sono Aina Kari, TRAMA Studio, Spazio Materiae, Aufgabe Null, Barbara Schweizer Edizioni, L’Arcolaio, BOI, LANIFICIO LEO e Marco Zelli. A breve seguirà un secondo articolo alla scoperta della seconda ondata di designer selezionati da EDIT Napoli.

Partiamo dalla scintillio della luce e da atmosfere avvolgenti e soffuse. Illuminano il chiosco una serie di candele raffinate ed originali, perfette per rischiarare le sere d’estate, ravvivando arredi e ambienti.

Il brand Aina Kari presenta una collezione di candele delicatamente profumate, dai nomi seducenti e dal design elegante, finemente lavorate in vetro di Murano, con differenti tecniche ispirate all’arte dei maestri artigiani veneziani della tradizione, ma rivisitate nelle forme, nei colori e nelle texture. La designer Marina Cighir, dopo aver lavorato per più brand di design di fama mondiale in Italia e all'esteroha intrapreso, con Aina Kari, un nuovo progetto creativo più personale nella sua amata Treviso. Grazie al rapporto diretto con gli artigiani locali e in particolare veneziani, Marina combina le sue diverse eredità, distinguendosi con creazioni dal design originale e ricercato.

© Aina Kary

TRAMA porta al chiosco Kandela: una collezione di candele modulari in cera d’apilavorate artigianalmente con criteri eco-sostenibili. La linea Kandela nasce da uno studio sulla candela comune e sul simbolismo legato al numero di fiamme accese. L’oggetto mette in discussione il classico rapporto tra candela e porta-candela, introducendo il concetto di modularità, approdando a forme nuove, scultoree, tratte da elementi geometrici ripetuti, come la curva e la linea verticale e che richiamano elementi architettonici come l’arco e la colonna. TRAMA è un brand di design e una rete multidisciplinare di professionisti nel campo della ricerca e del design. Il progetto è stato avviato da Tramastudio, fondato nel 2020 dalle designer Francesca e Manuela Pucciarini, il cui lavoro si concentra sulle connessioni tra design e artigianato, combinando riferimenti del passato e nuove tendenze, processi artigianali e tecnologie innovative. 

(1) Kandela 3Y design Tramastudio, © Studio Daniel&Valentina; (2) Kandela 2U e Kandela Y design Tramastudio,© Tramastudio, f&m pucciarini

Ora vi porto a scoprire altri oggetti di design dal tratto scultoreo, sorprendenti per forma, materialità e tecnica di realizzazione.


Spazio Materiae
 presenta il progetto Pietre Trovanti+Teresa Carnuccio: una serie di sculture, che incantano per la loro forma e matericità, nate dall’incontro tra la tecnica della cianotipia indagata da Teresa Carnuccio e un materiale pregiato come il marmo Palissandro, che con le sue venature crea cromie poetiche dalla fluidità marina. Teresa Carnuccio, di stanza a Napoli, è un’artista multidisciplinare con un background in architettura e fotografia. La sua ricerca più recente ruota attorno al rapporto tra uomo e natura, indagata con la fotografia, ma senza l’uso della macchina fotografica, ricorrendo alla tecnica della cianotipia in relazioni ad elementi naturali come il sole, la sabbia e l'acqua salata.

(1-2) Lunotte cianotipia, Pietre trovanti, Teresa Carnuccio, © Spazio Materiae; (3) Pietre trovanti, Teresa Carnuccio, cianotipia, pegaso, lunotte, © Spazio Materiae

Altro oggetto/scultura, ma anche seduta, dalla forma sorprendente, è Blau von Genua del duo di scultori Aufgabe Nul, che sfida lo sguardo dell’osservatore, con la sua texture, i cromatismi brillanti del blu e gli interrogativi sulla forma che ingenera. La pratica artistica di Hilaria e Nikita von Saldern, scultori di stanza a Berlino, è caratterizzata dalla curiosità verso le relazioni, dalla sfida ai modelli precostituiti e dall’ironia. I loro lavori sono osservazioni materiali della vita contemporanea tra funzionalità, design e ricerca artistica.

Blau von Genua - stool, 2024, L 35 x W 33 x H 45 cm, rubber granulate-polystyrene-resin, unique object, © Aufgabe Null

Altri oggetti a cavallo tra design, arte e funzione sono Code A, B, C di Barbara Schweizer Edizioni. La collezione presenta un serie di parallelepipedi in cemento e vetro che sembrano evocare lo skyline di una città immaginaria: le metropoli di Fritz Lang, le città invisibili di Italo Calvino o le città sognate da Marco Polo, ma anche città possibili e reali. Ognuno dei parallelepipedi, una volta scomposto, si trasforma in due vasi.
Barbara Schweizer ha iniziato il suo percorso creativo lavorando con le tecniche orafe fin da giovanissima, apprendendo a pratiche e processi che continuano a ispirare i suoi lavori. Barbara Schweizer Edizioni raccoglie una collezione di pezzi unici in edizione limitata, oggetti dai materiali preziosi, come vetro, metallo, pietra, lavorati con differenti tecniche artistiche. 

(1) Scanalature Bianco aperto, © Filippo Bamberghi; (2) LE 55 in fila orizzontale © Filippo Bamberghi

In questa carrellata vi conduco ora a scoprire morbidi e pregiati oggetti di design tessile, tutti ad opera di brand italiani, che si sono proposti di valorizzare lavorazioni artigiane di pregio, ereditate dalla tradizione, rinnovandole con un’estetica e un design contemporanei.

L’Arcolaio presenta una serie di plaid in lana: le collezioni Chevron e Stratos, realizzate con filati pregiati, lavorate con tecniche antiche ma dall'estetica contemporanea e anche dei runner in lino stampato, le collezioni Lunaria Cipressi e Lunaria Papavero.
Alla guida dell’Arcolaio ci sono Olga, Chiara e Mariana, terza generazione della storica tessitura familiare, fondata dai nonni negli anni ’50 in Abruzzo. La manifattura collabora con diversi designer italiani e stranieri e lavora esclusivamente fibre naturali, proprie della tradizione tessile abruzzese, come lana, lino e canapa.

(1) Chevron, © Paolo Ceritano; (2) Stratos V15 © Paolo Ceritano;

Altro brand di design tessile è BOI che presenta una serie di runner e tovaglie dalle forme e materialità innovative. Il brand BOI unisce la costante ricerca nell’arte della tessitura a maglia, unità alla sostenibilità. Guidato dal designer Goran Sidjimovski, con base a Berlino, il brand mira a sfidare l’immagine stereotipata dei tessili lavorati a maglia, ricorrendo all’uso sperimentale dei macchinari e delle tecniche, con la valorizzazione dell’errore, che può generare forme e texture nuove e originali.

(1) Table Runner, © BOI; (2) Table Runner, © Giulia Maretti;

LANIFICIO LEO porta al chiosco dei plaid/arazzi delle designer Serena Confalonieri Hanna Werning, ispirati a diverse suggestioni visive e sensoriali. La collezione PANORAMICA in maglia jaquard, di Serena Confalonieri, si ispira a ricordi e sensazioni legate al territorio che ospita il Lanificio, con più soggetti: quattro cartoline spedite nel mondo come souvenir di una vacanza. TRIP, sempre di Serena Confalonieri, è il nome di una collezione di plaid-arazzi che reinterpreta le visioni di Aldous Huxley e le alterazioni percettive di natura psichedelica, tra geometrie, colori vivaci e forme sinuose. La collezione ZING di Hanna Werning si ispira alla vista che si apre da una finestra di un appartamento di Stoccolma.
LANIFICIO LEO è la più antica manifattura tessile della Calabria. Fondato nel 1873, oggi è un hub di design contemporaneo dove il parco di macchinari storici si integra con tecnologie di ultima generazione, in una visione che unisce valorizzazione delle abilità artigianali tradizionali, innovazione e ricerca di nuovi linguaggi, in dialogo con le arti visive.

(1) Panoramica IV, Big Apple Milano, © Amir Farzad; (2) Serena Confalonieri, Burning Bright, Contemporary Cluster Apartamento,© Serena Eller Vanicher

Ho avviato quest’immersione nell’ottavo mare del design di EDIT Napoli partendo dalla luce delle candele e ora chiuderò questo freschissimo e colorato flusso di suggestioni visive e sensoriali di nuovo con la luce, con il progetto modulare NEFERTITI di Marco Zelli.

Marco Zelli, © EllerStudio

La luce NEFERTITI, realizzata in alluminio piegato/incollato, è concepita come un elemento modulare flessibile, assemblabile in più modi con dispositivi magnetici, o utilizzabile come luce indipendente. L'interazione tra geometria rigorosa e colore giocoso, la riflessione della lampada e il suo spazio sul pannello specchiato a 45 gradi fanno di Nefertiti un oggetto misterioso e aperto a molteplici interpretazioni. 
Marco Zelli è architetto e designer, di stanza a Zurigo. Attualmente insegna presso la cattedra di Progettazione e Costruzione all’ETH di Zurigo. Il suo lavoro esplora la tensione tra il permanente e il transitorio, articolandosi tra registri espressivi eterogenei — dall’ironico all’operativo — e attraversando diverse scale del progetto, dall’architettura al design. 

Vi aspettiamo all'ottavo mare!

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