Alla ricerca della sincerità
Torna a Merano Docu.emme, la rassegna dedicata al cinema documentario contemporaneo
Anche in questo inizio 2025 ho atteso con curiosità l’uscita della prima programmazione dell’anno di Docu.emme, la rassegna di documentari d’autore, organizzata dalla cooperativa Mairania 857, con la curatela di Daniel Mazza e Emanuele Vernillo e che da alcuni anni a questa parte presenta al pubblico di Merano e dintorni una serie di opere documentaristiche di pregio, italiane ed internazionali, che indagano differenti mondi e tematiche di particolare interesse culturale, politico e sociale della contemporaneità. C’è sempre maggiore bisogno di verità e sincerità di questi tempi, in cui si vive in un costante bombardamento di immagini e notizie che si sovrappongono in flussi ininterrotti, tanto che è diventato sempre più complesso discernere il vero dal falso, così come il sostanziale dall’apparente.
Il cinema non è un dono, ma una vocazione. I registi sono i santi del nostro tempo: danno la loro vita affinché la verità sia detta su pellicola.
Ecco perché l’arte del documentario può venirci in aiuto, offrendoci delle opere che sono ancora capaci di aprirci a visioni inusitate e dimensioni di autenticità. Il cinema di documentario richiede grande cura, riflessione critica ed impegno da parte dei suoi autori. Implica solitamente una lunga e complessa pratica di ricerca ed indagine da parte di quest’ultimi e del loro team, ma anche un lavoro di scavo profondo per entrare in empatia con l’universo e la vicenda narrata, così come con le persone coinvolte. I progetti documentaristici sono preziosi per tutti noi ed è un peccato, quando possibile, non concedersi del tempo di qualità per scoprire gli sguardi affilati di questi registi dall’originale stile narrativo e le loro incursioni e sprofondamenti nella complessità dell’oggi e dell’animo umano.
Non è sempre facile, tuttavia, per noi spettatori identificare tali opere ed accedere alla loro visione in sala o sulle piattaforme in streaming. Ecco quindi che la rassegna di documentari Docu.emme, con l’accurata ed esperta programmazione dei suoi due curatori, ci viene incontro in tal senso, con la proposta di un cartellone sempre nuovo e stimolante di film documentari, proiettati ogni mercoledì sera, alle 20.30, presso il Centro per la Cultura di Merano, con ingresso libero. La rassegna in partenza nei mesi invernali di quest’anno si tiene dal 12 febbraio al 26 marzo 2025. I film saranno introdotti in sala di volta in volta dalla regista altoatesina Martine De Biasi.
Si parte mercoledì 12.02.2025 con No Other Land di Basel Adra, Hamdan Ballal, Yuval Abraham e Rachel Szor, in lingua originale con sottotitoli in italiano. Basel Adra, un giovane attivista palestinese di Masafer Yatta, combatte fin dall’infanzia contro l’espulsione di massa della sua comunità da parte dell’occupazione israeliana. Nel dramma, Basel incrocia il suo cammino con Yuval, un giornalista israeliano che si unisce alla sua lotta.
Si prosegue il 19.02.2025 con Vienna Calling, in tedesco, un emozionante viaggio nella Vienna pop e underground firmato dal regista Philipp Jedicke.
Il 26.02.2025 verrà proiettato, in dialetto sudtirolese con sottotitoli in italiano, Immer verzeihen di Davide Grotta e Gabriele Borghi: la storia di Cristina Bernhard, moderna Cenerentola, la cui infanzia da fiaba circondata da monti e prati rigogliosi viene bruscamente interrotta dalla morte della madre e dall’arrivo della matrigna.
Le proiezioni proseguono per tutto marzo. Mercoledì 05.03.2025 è la volta di Copa 71 di Rachel Ramsay e James Erskine, in lingua originale, in inglese, con sottotitoli in italiano. È l’incredibile storia della prima Coppa del Mondo femminile non ufficiale: disconosciuto dalla FIFA e da tutte le federazioni calcistiche nazionali, il torneo è stato completamente cancellato dalla storia.
Besuch im Bubenland è il film successivo, proiettato il 12.03.2025, in tedesco. Girato da Katrin Schlösser, è un’indagine sugli uomini e la mascolinità.
Mercoledì 19.03.2025 sarà invece la volta di Tempo d’attesa, con cui Claudia Brignone ha raccolto le riflessioni, i dubbi e le paure di alcune donne che si preparano a diventare madri.
La rassegna si chiude infine il 26.03.2025 con la versione in italiano del film La canzone della Terra della regista Margreth Olin, una maestosa sinfonia per il grande schermo dedicata alle bellezze naturali norvegesi.