Tante occasioni per aMARsi ancora

Lo Spazio MAR a Trento

Spazio Mar, © Elisa Vettori

Amami ancora, fallo dolcemente
Un anno, un mese, un'ora, perdutamente
Amami ancora, fallo dolcemente
Solo per un'ora, che sia per sempre
Giovanni Ferretti e Massimo Zamboni

Non potevo che cominciare questo articolo con questa canzone nelle orecchie, non potevo fare a meno di farlo, perché loSpazio MAR, in via San Martino 57, è uno spazio in cui poter ricominciare ad amarsi. Per amarsi però ci vogliono desideri, anche un po’ pazzi, meglio se apparentemente impossibili, come far arrivare il mare a Trento, un mare infilato tra le montagne che sa essere calmo e accogliente ma anche pieno di onde in festa, avvolgenti e danzanti. Un mare che a Trento sembra non esserci, ma in realtà “c’è stato e che, se evocato, può regalare sorprese, incontri e confronti. Un mare inteso come tante gocce ed elementi che portano vitalità ed ecosistemi eterogenei”. Ecco cosa si nasconde dentro un nome piccolo piccolo, ma pieno della meraviglia che solo le cose apparentemente piccole racchiudono, richiedendo attenzione, tempo e spazio e soprattutto le persone giuste attorno a sé. Per ricominciare ad amarsi ci vuole tutto questo! 

Spazio Mar, © Elisa Vettori

“C’era bisogno di uno spazio per stare” mi ha detto Elisa Vettori, una delle anime di questa avventura, cominciata a maggio di quest’anno. Le sue parole le porto con me intrecciate al mio maglione, tra i capelli, in mezzo alle ciglia, dondolano sui miei orecchini e non ne vogliono sapere di lasciarmi andare. In effetti avevo proprio bisogno di loro. Quanto è vero, abbiamo bisogno di spazi sicuri e accoglienti in cui poter stare, stare in silenzio, stare in dialogo, stare e basta. Per questo è nato “MAR uno spazio piccolo ma denso di significati, dedicato alla libertà d’espressione che alza il proprio volume quando amplifica la voce della parità, dei diritti per tutt, di chi ha meno possibilità di farsi sentire”. È uno spazio che nasce per volontà dell’Associazione Culturale Bottom Up (dal basso) che, nata nel 2013, continua la propria attività con un rinnovato gruppo direttivo – tutto al femminile – che da maggio 2024 si dedica proprio alla gestione di MAR, spazio laboratorio, il cui nome deriva dal femminile del toponimo del quartiere in cui si inserisce (Martina). 

Le socie si dedicano quotidianamente a far sì che quei 18 metri quadrati di mare siano culla di possibilità, interstizi in cui far germogliare il cambiamento, attraverso “lo sviluppo di percorsi laboratoriali proposti da numerose realtà, creativi e creative, artiste e artisti locali e connotati anche da impegno sociale e civile”. Tanto è passato, passa e passerà attraverso quello spazio: attività pubbliche e private, laboratori di cianotipia, performance poetiche e musicali, mercatino dell’usato, lezioni di violino, lezioni di fotografia… e tanto altro. Ricordo ancora quando a maggio, per uno dei primi eventi, sono entrata in questo spazio in occasione del “La voce della sirena”, una performance poetica di Eleonora Buselli, per leggermi attraverso le sue parole e la sua voce muta, per ricominciare da me, per ricominciare ad amarmi. Ho ancora impresso sotto pelle il ricordo della mia mano pronta a tritare una parte di me e a usare la stessa per ricominciare ad avere il coraggio di accarezzarmi. 

È bello sapere che ciò che ho provato in quel momento sia la struttura portante della missione di questo spazio e di queste persone che insieme lo creano nel luogo fisico e al di là di esso: perché spazio MAR vuole essere “una vetrina e un luogo adatto ad agganciare bisogni ed esigenze sia di quartiere, sia cittadine, sia di più ampia connotazione, non a caso è stato utilizzato anche per riunioni informali di giovani cittadine e cittadini e di residenti del quartiere”. L’intenzione è quella di essere un punto di riferimento, in cui si possono condividere conoscenze, informazioni, creare “tutte insieme le condizioni per ri-trovare l'amore per se stesse, per stare e vivere meglio nel proprio corpo, in famiglia, nella comunità.” 

Spazio Mar, © Elisa Vettori

È commovente ascoltare queste parole, è commovente scriverle, battere i tasti e percepire a ogni carattere la necessità di tutto questo: di prendere il testo della canzone di Giovanni Ferretti e Massimo Zamboni e rivoltarlo come un calzino, non l’amare al centro ma l’amarsi, “aMARsi ancora” e farlo dolcemente, perdutamente, per sempre. È proprio a questo fine che è stato progettato “aMARsi ancora”, un ciclo lungo 9 mesi, una vera e propria gestazione, 3 incontri al mese, su 8 temi, declinati in 4 tipi di attività, pensato per essere destinato a un pubblico variegato di donne e altre soggettività, di ogni fascia d’età, in cerca di informazioni e formazione informale su diversi temi legati alla sfera femminista e del femminile. Un progetto che per questi mesi è diventato il cuore pulsante di MAR, che pur proseguendo anche con altre attività, che potete trovare nel loro calendario e sul loro profilo Instagram, concentra però le proprie energie primariamente qui. 

Spazio Mar, © Elisa Vettori

A questo fine è stato costruito minuziosamente per “aMARsi” un partenariato, costituito da Bottom up, come capofila, Pane e Femminismi, Sanbaradio con Lunedìntro, Centro Antiviolenza - Coordinamento Donne ONLUS, UIL Trento, Bookique e libere professioniste, e che tiene insieme molteplici competenze, esperienze, sensibilità, reti territoriali di prossimità e cittadine che si occupano da anni, ciascuna a proprio modo, di iniziative finalizzate a promuovere la parità di genere. Le attività e gli incontri proposti sono moltissimi e tutti gratuiti (podcast, gruppi di lettura, workshop e sportelli tematici): “è stato fondamentale mettere insieme diverse realtà culturali e imprenditoriali, che insieme assicurano l'eterogeneità di approccio e le competenze necessarie alla realizzazione di questo piccolo ma prezioso percorso”. Al centro la lotta contro la violenza di genere, il carico mentale, l’imprenditoria femminile, le relazioni, l’autonomia finanziaria, i diritti, il lavoro, i corpi. 

Alcune proposte nate e sviluppate negli ultimi anni tra la Libreria due punti e lo spazio Virgolette, che chiuso a maggio ha visto nuova vita proprio grazie a MAR, come il collettivo di lettura Pane Femminismi, sviluppatosi come appuntamento mensile di lettura collettiva e condivisa intorno a temi di genere, si sposta a MAR con incontri informali e gratuiti rivolti a tutta la cittadinanza, sviluppati a partire da un libro scelto in condivisione. La riflessione viene poi guidata sul tema attorno a cui mensilmente si è sviluppato anche il resto delle attività di progetto. Ad esempio a gennaio si parlerà di “imprenditoria femminile”: il 13 gennaio uscirà il podcast di Lunedìntro, la puntata al mese dedicata alla narrazione dell'incipit del libro scelto da due punti e 2Pane e Femminismi, il 18 gennaio l’incontro libero del gruppo di lettura e discussione con la partecipazione della commercialista Nhu Dalsasso e il 24 gennaio gli appuntamenti su prenotazione con lo sportello informativo dedicato all’imprenditoria femminile sempre con Nhu Dalsasso.

Spazio Mar, © Elisa Vettori

Questa è solo una piccolissima parte di tutta la bellezza che anima le onde MARine grazie a Elisa Vettori, Margarete Juricich, Caterina Bonalanza, Nhu Nguyen Quynh, Martina Froner, Luca Bertoldi, Giulia Cutello, Federico Zappini. Tenete d’occhio la loro pagina e non perdete l’occasione di passare un po’ di tempo al MAR, ne abbiamo bisogno tutt, prendiamocene lo spazio, il tempo, la possibilità, pretendiamola, riconquistiamola e facciamolo insieme, ricominciamo ad aMARci!

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