Opening

Stranieri ovunque-Foreigners everywhere, a cura di Adriano Pedrosa, Biennale Arte 2024, Venezia. Fotografie di Ivo Corrà, parole di Michele Fucich

09.12.2024

Pubblico, Riva dei Sette Martiri © Ivo Corrà

Opera di WangShui, Arsenale © Ivo Corrà

Il fotografo Ivo Corrà ha documentato i tre giorni dell’inaugurazione, fra le sedi storiche dei Giardini e dell’Arsenale, ma anche scorci di una città che della manifestazione raccoglie e amplifica l’eco. Dopo la Galerie dedicata a questo lavoro nell’ultimo numero di Kulturelemente, (The lost opening), franzmagazine pubblica un nuovo estratto del suo reportage.

(1) Pubblico, Giardini © Ivo Corrà; (2) Riflessi dell'installazione “stranieri ovunque” di Claire Fontaine, Arsenale © Ivo Corrà; (3) Pubblico, Arsenale © Ivo Corrà;
(1) Opere di Jeffrey Gibson, Padiglione degli Stati Uniti, Giardini © Ivo Corrà; (2) Opera di John Akomfrah, Padiglione della Gran Bretannia, Giardini © Ivo Corrà; (3) Pubblico, Giardini © Ivo Corrà; (4) Opera di Maurizio Cattelan sulla facciata della Casa di Reclusione Femminile di Venezia- Giudecca, Padiglione della Santa Sede © Ivo Corrà; (5) Opere di Maria Taniguchi, Giardini© Ivo Corrà;

Conoscitore profondo e da anni osservatore partecipe della scena dell’arte contemporanea, Corrà rinnova la sua attenzione per la dimensione dell’opening come evento prismatico e performativo a diversi livelli, nel quale opere, spazi e persone divengono attori di un unico happening.
Opening, nel caso della biennale veneziana, significa il contemporaneo apparire, sovrapporsi e confondersi di estetiche e stili, messaggi esibiti o criptati, espressioni identitarie e del sé di partecipanti dai più svariati background; e, altrettanto, di volti e corpi dal portato politico, simboli ed echi di scenari più vasti.

(1) Cesare Pietroiusti, artista © Ivo Corrà; (2) Gregor Schneider, artista © Ivo Corrà; (3) Massimo Bartolini, artista © Ivo Corrà; (4) Pubblico, Arsenale © Ivo Corrà;

Corrà scivola dentro questo spazio-tempo d’eccezione con l’occhio ed il fiuto dello street photographer, ma anche dell’esploratore mosso da un coinvolgimento concettuale: sa che l’evento è rivelatore di un tempo. Il suo sguardo non persegue distinzioni prefissate né gerarchie fra “status” delle persone o dei gruppi ritratti; tantomeno fra opere, spettatori ed ambienti.
Cattura gesti, configurazioni e posture che - con o senza intenzione, quasi sempre nello spazio di un attimo - aggiungono segni ed immaginari a quelli già predisposti: sovrappiù di senso, ulteriore spettacolo nello spettacolo.

(1) Inaugurazione Partecipazione Bolivia nel Padiglione della Russia © Ivo Corrà; (2) Gabriella Carlucci inaugura il Padiglione della Serbia, Giardini © Ivo Corrà; (3) Opera di Katya Buchatska, partecipazione Ucraina, Arsenale © Ivo Corrà;

Dietro la funzione documentaria, le sue immagini sembrano rivelare lo stato quasi onirico di un mondo che si mette in scena attraverso un evento apicale del sistema dell’arte, ma che del mondo è anche spia. Con tutto quel che comporta di ironico ed esagerato, elegante o pop, erotico o provocatore. Talvolta originale, talvolta stereotipo. Perturbante sempre.

Inaugurazione del Padiglione Italia © Ivo Corrà
Pubblico, Giardini © Ivo Corrà
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