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August 31, 2024
La Libreria Alpe Colle: la prima libreria d’alpeggio in Italia
Francesca Fattinger
Già in altri tempi si diceva la collina come avremmo detto il mare o la boscaglia. Ci tornavo la sera, dalla città che si oscurava, e per me non era un luogo tra gli altri, ma un aspetto delle cose, un modo di vivere. Per esempio, non vedevo differenza tra quelle colline e queste antiche dove giocai bambino e adesso vivo (…).
Cesare Pavese
Non posso non cominciare questo articolo dal meraviglioso incipit de “La casa in collina” di Cesare Pavese. Questo per tanti motivi, tutti intrecciati, tutti che mi permettono di affondare nel vivo dell’esperienza che vi sto per raccontare: perché la Libreria Alpe Colle non è solo una libreria, la prima libreria in alpeggio in Italia, situata all’Alpe Colle sulle meravigliose Alpi Lepontine a quota 1238 metri, tra il Parco Nazionale della Val Grande e il Lago Maggiore, è un’esperienza. Un’esperienza che mette insieme i tempi, passato, presente e futuro, li mescola, li rallenta: così le radici diventano nuovi germogli e i germogli, verdi, teneri, appena nati, inedite radici. Ho infatti chiuso l’intervista a Marco Tosi, che potrei definire con poche, semplici e intense parole come “libraio di montagna”, padre della Libreria Alpe Colle, ma anche come “cercatore di libri”, volumi usati, prime edizioni e titoli fuori catalogo, e “creatore di relazioni inedite” tra i libri, le persone e l’alpeggio, con un’ultima domanda un po’ fuori tema. Fuori tema nel senso più bello del termine, perché è proprio lì, quando le briglie si sciolgono e ci sembra di aver perso la strada, che emergono le prospettive più intense e poetiche. La mia ultima domanda riguardava un libro o autore/autrice “bussola”: è così che Marco mi ha parlato de “La casa in collina”. Me lo sono immaginato con il suo libro tutto segnato, pieno di note e pieno di vita, in cui in varie pagine ha estrapolato delle frasi talmente poetiche da trasformarsi esse stesse in poesia. Eccolo nei miei occhi a passeggiare con lui nelle tasche, a contemplare in solitudine albe e tramonti, a ritrovarsi nelle parole di Pavese, in quel rifugiarsi in collina del protagonista, nel ritrovare i luoghi e i ricordi dell’infanzia, i ritmi lenti e le gioie di una vita semplice camminando “tendendo l’orecchio, levando gli occhi agli alberi familiari, fiutando le cose e la terra”.
Se Corrado, alter ego di Pavese, decide di rifugiarsi in collina, alloggiando presso la casa di Elvira, Marco ritorna invece alla sua baita di famiglia: un luogo che trattiene dentro di sé di per sé una storia fatta di passato, di resistenza e di radici, personali e storiche. La casa era stata infatti acquistata dal suo bisnonno nel 1933, poi rasa al suolo durante il periodo nazista, per ostacolare i partigiani che lì trovavano rifugio, ma ricostruita agli inizi degli anni ’50 dal nonno. È qui che dal 2014, Marco, che prima aveva anche una libreria in città, ha deciso di tornare, per andare contro corrente e ai continui “devi andare via in una grande città o all’estero per farti una vita e trovare lavoro” ha risposto semplicemente mettendosi in gioco, rischiando e accettando la sfida di restare e provare a immaginare un futuro nel luogo in cui è nato. Anzi ancora più in alto, in un luogo apparentemente ancora più complesso, che a causa dello spopolamento ha visto negli anni un progressivo abbandono, ma per questo terreno fertile per trasformazioni e innovazioni.
E se all’inizio era un sogno, fatto di piccoli primi tentativi e brevi aperture, adesso il sogno è diventato realtà e da due anni la libreria rimane aperta da aprile a dicembre presidiando l’alpeggio. Non sono gli eventi, che si sono sempre più diluiti dando soprattutto spazio a relazioni di valore con produttori locali e realtà del territorio, ma sono i libri, il territorio e le persone che lassù arrivano il centro dell’attività della Libreria Alpe Colle. “Non c’è nulla, ovvero c’è tutto”, così mi dice Marco, a sottolineare che non deve essere l’evento a stimolare le persone a raggiungere la libreria, ma proprio la consapevolezza di “riuscire così a ritagliarti un momento per te”, per sfogliare i libri, per leggere, per rallentare e conoscere qualcosa di nuovo. “Seminare libri mi affascina”: già perché Marco è proprio un “seminatore di libri”, non libri qualsiasi, ma che si trovano difficilmente e che lui va a scovare nella sua caccia settimanale di titoli antichi e di rarità, libri che incontrano persone che magari non ne avevano mai comprato uno, che erano all’Alpe per una passeggiata e che invece capitano lì e si vedono fiorire un libro in mano. Questa è la sua soddisfazione più grande, far intrecciare i due mondi dell’abitare la montagna, camminarci dentro, attorno, sopra e dell’abitare i libri e le loro meraviglie. In entrambi i casi non è la sete della conquista della vetta o del possesso, ma l’orizzontalità della montagna e dell’esperienza, come i pascoli e gli alpeggi insegnano nel loro sviluppo orizzontale, in cui è custodito da secoli un rapporto d’equilibrio tra uomo e natura, senza gesti estetici o sportivi. Tornare in montagna dunque per viverla nella propria genuinità, senza andarla a drogare di eventi o snaturandola, ma vivendola per quello che è e per tutte le meraviglie che può offrire, senza nemmeno proporne una visione edulcorata opposta alla città, ma anzi collegandole per nutrirsi a vicenda. Marco stesso, proprio in vista di questa relazione, nel suo sito indica anche varie idee per trekking ed escursioni tra il Parco Nazionale della Val Grande e il Lago Maggiore.
La Libreria Alpe Colle, quindi, come un luogo dove scoprire migliaia di libri, con un corner anche per bambini e bambine, in cui però non mancherà anche “la convivialità di ottimi aperitivi e merende in quota tra prodotti tipici, birre artigianali, dolci, caffè e tisane”. Una libreria e quindi un’esperienza che negli anni ha attirato una comunità sempre più trasversale e intergenerazionale, che in una comune libreria non sarebbe stato possibile attirare: giovani coppie, famiglie, adulti in giro per camminate o in mountain bike, persone più anziane, provenienti non solo dalle zone limitrofe ma sempre di più un po’ da tutt’Italia. E poi, come detto precedentemente, Marco da anni lavora nel campo dei libri fuori catalogo e antichi: la scintilla è scattata da quando all’università i professori indicavano titoli introvabili e lui ha cominciato ad appassionarsi a questa ricerca. Da sempre c’è stato il rapporto fondamentale con il cliente, un rapporto umano, di fiducia e di ascolto: per questo non esiste uno shop online, ma periodicamente il libraio invia dei brevi cataloghi per email ed è disponibile a ricevere richieste specifiche. Tutto coerente con la sua scelta di vita e di lavoro, per seminare libri e relazioni, per abitare l’alpeggio e la montagna e farsi abitare da loro.
Credits: (1-5) Marco Tosi_Alpe Colle
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