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August 16, 2024

Books, I’ve never read: “La Montagna”, Andrea Antinori x Fatatrac

Claudia Gelati

La mia infanzia tra fine anni ’90 e inizio anni 2000 è stata sicuramente costellata di fiabe, racconti e classici Disney. Ma le storie che ancora oggi ricordo con simpatia sono quelle che mia mamma si inventava di così, sul momento, a partire da un dettaglio apparentemente insignificante. Molto fantasiosa e con la tendenza ad umanizzare più o meno ogni oggetto inanimato di casa, ricordo che quando mi rattristavo per l’avvicinarsi della fine delle scuole causa pausa estiva, si era inventata che anche gli oggetti all’interno della scuola erano tutti tristi e mogi perché i loro piccoli amici umani non avrebbero riempito con le loro voci i corridoi durante i lunghi mesi estivi. E così banchi, seggioline e libri avevano tutti una voce ed io speravo che fosse davvero così, speravo di mancare alla scuola tanto quando la scuola mancava a me. Tranquilli, la passione per gli edifici scolastici è decisamente crollata con l’approdo alle scuole medie. 

 E vi racconto questo, per constatare che spesso le storie più belle sono quelle senza parole, quelle che nascono dalla fantasia e dall’impeto del momento. Il libro che (non) leggiamo per voi questa volta, permetterà ai genitori più attenti e fantasiosi, di inventare storie avvincenti, viaggiando di montagna in montagna, attraverso illustrazioni immersive ed iper dettagliate. 
Stiamo parlando di La Montagna di Andrea Antinori, un albo illustrato che di strada ne ha fatta parecchia. L’edizione originale, infatti, è quella edita dalla casa editrice cilena Ediciones Liebre nel 2021, mentre l’edizione italiana è uscita lo scorso Novembre per Fatatrac. Il libro appartiene ad un serie di Ediciones Liebre dedicata alla scoperta degli ambienti naturali, tra cui il mare e il bosco, oltre alla montagna appunto. Andrea Antinori, è un illustratore bolognese nato però a Recanati nel 1992 e formatosi tra l’ISIA di Urbino e l’Escola Massana di Barcellona. Dal 2013 collabora come illustratore per diverse case editrici italiane e straniere. Il suo stile unico viene riconosciuto e premiato in numerose fiere di settore e premi dedicati all’editoria e all’illustrazione: nel 2017, ad esempio, vince insieme alla casa editrice Biancoenero Edizioni e all’autore Vincent Cuvellier il premio Andersen per la categoria “Miglior libro 6/9 anni”. Nel 2019 il suo libro La grande Battaglia (Corraini Edizioni) viene scelto come “ Best International Illustrated Book” alla fiera del libro di Shangai. Più recentemente, è stato premiato come miglior illustratore alla Fiera di Bologna 2023 con le tavole di Una strana orchestra, sempre edito da Fatatrac

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FUORI – IL CONTENITORE

La montagna di Andrea Antinori con i suoi 28×35 cm è decisamente grande e grosso. Si tratta di un libro cartonato interamente illustrato che però, a differenza dei tanti bellissimi albi illustrati per bambini in circolazione, non è propriamente rilegato, non ha una vera e propria copertina e non ha pagine da sfogliare. Ma come? Dov’è la fregatura? direte voi… e invece no, signori, non c’è trucco e non c’è inganno: si tratta di un Leporello cartonato della lunghezza complessiva di quasi 3 metri. Per spiegarvi meglio, è come se le “pagine” fossero ripiegate su stesse, un po’ come una fisarmonica. Questa scelta, non solo influenza l’andamento della storia illustrata, ma anche la fruizione stessa del libro da parte dei più piccoli. Certo, lo si può sfogliare tradizionalmente per osservare ogni più piccolo dettaglio, ma ci si può anche distendere sopra, usarlo come una sorta di quinta teatrale o, perchè no, anche per abbellire e colorare le camerette dei più piccoli. 

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DENTRO – IL CONTENUTO E LA FORMA

Ecco, come forse avrete già intuito, le categorie che siamo soliti utilizzare per raccontarvi i libri da ogni punto di vista in questa rubrica editoriale, per questo libro forse non valgono. La montagna di Andrea Antinori, un po’ albo illustrato, un po’ gioco tridimensionale va oltre ogni categoria e solo dal vivo, forse, lo si può apprezzare completamente. Qui una simpatica anteprima video del libro. Trattandosi di un leporello, un’altra caratteristica fondamentale, è che non c’è un interno e un esterno, quanto piuttosto una lato A e un lato B (come nell’audiocassetta e nel vinile) e lo si può sfogliare come più si  preferisce partendo dalla copertina o dal fondo.  
Un libro dove non c’è una storia da leggere, ma c’è moltissimo da osservare; una vera festa per gli occhi dove sono proprio gli infiniti dettagli naturalistici (e non solo) a diventare la storia. Avete presente la celebre serie di libri illustrati “Where’s Wally?” nata negli anni ’80 dall’inglese Martin Handford, dove bisognava affinare la vista per trovare il simpatico Wally in maglietta a righe e berretto,  in mezzo a numero incredibile di personaggini spalmati su due pagine? Ecco, in maniera diversa, questo libro di Antinori funziona così: bisogna osservare con attenzione per cogliere tutti qui particolari che mirano a raccontare la montagna non solo dall’esterno, ma anche al suo interno. 

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Da un lato, infatti, vi attende un panorama di catene montuose che si estendono coraggiose superando confini e continenti: montagna aspre e vulcani innevati, cime verdissime con prati e campi terrazzati, fiumi e laghi blu, senza dimenticare gli abitanti di queste montagne. Lama, pinguini, orsi, marmotte ma anche alpinisti, eremiti e, per tornare alle montagna di casa nostra, persino alpini che suonano lunghissimi corni. 
Dall’altro lato, invece, sarà possibile addentrarsi all’interno di questo montagna ed osservare la vita che brulica sotto prati e rocce. Non mancano grotte, caverne e laghi sotterranei così come camere magmatiche e condotti vulcanici; e poi ancora miniere e pitture rupestri, funghi, pipistrelli e tante altre creature da scoprire un po’ per volta nascoste dietro le finestrelle apribili. 
Io naturalmente l’ho sfogliato per voi e lo trovo fantastico. Ogni più piccolo dettaglio può rappresentare, per genitori fantasiosi e creativi, un punto di partenza, un appiglio per una storia che chissà dove potrà andare a finire. Ecco una breve carrellata delle cose più bizzarre e divertenti che ho potuto osservare: una coraggiosa biondina che si lancia in deltaplano, zip-line e funivia, un omino che molto saggiamente misura l’altezza della montagna, campeggiatori in tenda e in igloo, un lama a bordo di pagoda indiana, indigeni sudamericani ma anche un monaco zen, nanetti che si gustano una pizza margherita, un dinosauro e un mammut e persino l’arcobaleno. 

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Per la sua particolare forma e per i tanti modi di lettura e utilizzo, La Montagna di Andrea Antinori è sicuramente un ottimo regalo per bambini curiosi a partire dai tre anni. In realtà, è un ottimo esercizio di osservazione anche per noi adulti, ma tanto lo sapete già che anche se parliamo di albi per l’infanzia ci rivolgiamo a tutti: quando un libro è bello, lo è per tutti e per ogni età. Appassionati incalliti di bella carta in primis. Quello che sicuramente insegna questa storia lunga tre metri, senza parole ma con tanti disegni, è che non solo non esiste un modo univoco di leggere, ma anche che non esiste un solo tipo di montagna e un solo tipo di abitante e di animale di montagna. Forse forse, la grande bellezza di questo nostro mondo strampalato, esausto e a volte ingiusto, risiede nella sua sconfinata e meravigliosa varietà di piante, fiori, animali, cibi, colori, costumi, culture, tradizioni ed essere umani. 

 

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