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July 4, 2024
Ripido Festival spegne la terza candelina: ritorna a Brunico il festival dedicato all’illustrazione
Claudia Gelati
In Val Pusteria a luglio ci si va per scappare dalla città e dallo smog, barattando la frenesia con l’aria buona; ci si va per godere dei panorami mozzafiato e sospirare alla vista di albe e tramonti incantati, così assurdi che sembrano usciti da un libro delle fiabe. E poi si va in Val Pusteria a Luglio, per rimpinzarsi di Knödel, tenerissima carne di mucche ben più felici di quelle delle pianura, rosette farcite di profumato speck e godurioso formaggio di malga, e poi ancora fettazze di Strudel, Sacher, Schwarzwälder, Linzer che sicuramente il dietologo non approverebbe; Kaiserschmarren burrosi e poi Krapfen e Strauben belli fritti per non farsi mancare niente, magari in qualche folkloristica sagra di paese perchè, si sa, anche l’occhio vuole la sua parte e non solo la panza. Tiè.
Insomma in Val Pusteria ci vai sostanzialmente prima per mangiare quanto sopra e poi per smaltire tutte quelle prelibatezze, ma con una vista decisamente più bella di quella della palestra. Eppure, tralasciano le avventure culinarie e naturalistiche della maggior parte dei turisti che approdano in Val Pusteria, Giulia Neri, illustratrice bolognese di nascita ma assolutamente pusterese d’adozione, ha osato provare a creare un diversivo: portare la grande illustrazione italiana fin quassù, ai piedi delle Dolomiti lontano dalle grandi città dove si concentra solitamente il turismo artistico-culturale.
Nasce così, nel 2022, Ripido Festival, il festival dedicato al mondo dell’illustrazione con autori e autrici di caratura nazionale ed internazionale che si prepara ad inaugurare la terza edizione, il prossimo 6 Luglio. Diamo un po’ i numeri: 16 illustratrici e illustratori protagonisti con le loro opere all’interno di 4 differenti mostre per un totale di 450 opere, esposte in 4 spazi del centro di Brunico esposizione. Ad esse, si aggiunge anche la mostra di Annual 2024, che vede esposti i lavori di 28 illustratori premiati da Autori di Immagini, l’associazione che dal 1980 tutela il lavoro dei professionisti e artisti dell’illustrazione, del fumetto dell’animazione italiana.
Tra i protagonisti: Giulia Neri, Nicola Magrin, Andrea Calisi, Giulia Pastorino, Luca Calfapietra, Nicolò Canova, Isabella Conti, Cinzia Franceschini, Lorenzo Gritti, Maniaco D’Amore, Marco Marella, Yoshi Mari, Gianni Puri, Shut Up Claudia, Fabio Consoli e Elisa Vendramin. Le mostre saranno visitabili gratuitamente fino al 31 Agosto – turisti, siete tutti avvertiti!
Il Festival è organizzato da Associazione Culturale Il Telaio, Marco Pellizzari, con la direzione artistica di Giulia Neri, Federico Caso Correa, Roberto Balocco, Camilla Mineo e in collaborazione con MyGiclée, Caracol Art Gallery, Illustration.
Noi lo abbiamo possiamo dire di averlo visto nascere (ne avevamo parlato qui) e ora abbiamo incontrato Giulia Neri per farci raccontare questa terza edizione ricca di novità.
Ripido Festival ha portato i grandi nomi dell’illustrazione italiana nella verdissima Val Pusteria e ora giunge alla sua terza edizione consecutiva. Cara Giulia, tu e i tuoi compagni di avventura vi immaginavate un tale successo tre anni fa?
Allora io ho sempre avuto grande fiducia in questo progetto, sopratutto perchè si trattava di un qualcosa di nuovo e inedito per Brunico. L’illustrazione, poi, è un linguaggio universale che riesce a parlare e ad arrivare a tutti, bambini, giovani e anziani. Per la mia esperienza poi posso dire che la Val Pusteria è molto attenta a questo genere di iniziative legate al mondo dell’arte; il festival è piaciuto e ci è stata data la possibilità di organizzarlo per il terzo anno consecutivo e speriamo per altri anni ancora.
Oltre che essere preparati e abili professionisti nei vostri settori, siete anche tre non-locals: tu sei originaria di Bologna, mentre i tuoi compagni di avventura Camilla Minneo e Federico Cano Correo, arrivano rispettivamente da Parma e dal Piemonte. Avete incontrato delle difficoltà nell’organizzare inizialmente il festival e cosa vi ha dato la spinta per proseguire e progettare un evento di tale portata?
Questa è una domanda difficile perchè dopo tanti anni che abito qui io mi sento quasi come una “local”. Dopo quasi sette anni, posso dire di capire bene la mentalità dei Sudtirolesi: cosa gli piace, cosa pensano, come si comportano e come interagiscono, e anzi mi ci ritrovo molto.
Mi trovo sempre più a mio agio nella comunità locale e qui ho imparato ad approcciarmi in maniera diversa alla vita e questo mi aiutato moltissimo. Sono stata fortunata perchè mi sono integrata con facilità nonostante la barriera linguistica, e qui ho conosciuto alcuni tra i miei più cari amici. Va da sé, che se posso fare qualcosa per Brunico e per chi ci abita, se posso “restituire” qualcosa, lo faccio sempre molto volentieri.
Certo, i miei compagni di avventura arrivano da grandi città e, nonostante siano professionisti del settore, non avevano idea di come relazionarsi con le amministrazioni e le associazioni locali e organizzare un evento del genere; in questo senso ho dovuto un po’ spiegargli come funzionano qui le cose e come promuovere attività culturali avendo piccole accortezze, diverse rispetto alle grandi città come Milano, Parma o Bologna dove apparentemente sembra tutto più facile.
Ad esempio, Brunico è una località molto molto turistica e quindi è necessario considerare che si dovranno aprire le mostre in determinati orari e magari tenere chiuso in altri momenti dove c’è una minore affluenza. La Val Pusteria, poi, è un luogo abbastanza lontano e raggiungerla con i mezzi pubblici può essere più difficile rispetto ad altre città dalla spiccata vocazione artistica; inoltre fermarsi e alloggiare qui un weekend non è particolarmente economico. Non è pensabile che una persona prenda il treno da Roma e venga a Brunico, in giornata, solo ed esclusivamente per visitare le mostre di Ripido Festival, come al contrario si fa per visitare un mostra o un museo a Milano, ad esempio. Il pubblico a cui si rivolge il festival è necessariamente quello dei turisti locali, ad esempio di altri valli o dal vicino trentino, e dei moltissimi turisti già presenti in zona.
Ecco, nell’organizzazione del festival abbiamo dovuto tenere in considerazione questi aspetti e assestarci un po’, ma per il resto non abbiamo trovato nessuna altra problematica particolare.
Con quale spirito ti stai preparando a questa terza edizione e in quali ultimi preparativi sei impegnata?
Io quest’anno sono davvero impegnatissima e passo le mie giornate a mettere a posto le due gallerie. Ho appena terminato di allestire la mia mostra personale, che raccoglie circa 90 illustrazioni, ovvero il lavoro di una vita diciamo; e contemporaneamente mi sto occupando anche di allestire i cento e più acquerelli di Nicola Magrin. I miei colleghi, invece sono impegnati in lavori di comunicazione, grafica, preparazione di curatela delle altre mostre che devono essere preparate e incorniciare.
Stiamo lavorando tutti al massimo per ultimare il tutto e siamo davvero grati dell’aiuto e del supporto che ci sta fornendo l’Associazione Culturale Il Telaio, che si occupa principalmente della parte burocratica e dei permessi. Sono persone fantastiche e quello che stanno facendo è pazzesco… e per giunta a titolo gratuito. Posso tranquillamente dire che senza di loro non esisterebbe Ripido Festival.
Torniamo a questa terza edizione. Cosa possiamo aspettarci? Quali illustratori saranno presenti?
Quest’anno abbiamo cercato di invitare illustratori molto diversi tra di loro: per esempio c’è l’acquerellista Nicola Magrin, e avere opere ad acquerello originali in mostra è già in qualcosa di inedito per Ripido Festival. Per quanto riguarda le mostre personali, oltre a Magrin, troveremo anche le tavole ricche di dettagli e storie di Andrea Calisi, i colori accesi di Giulia Pastorino, i raffinati collage digitali di Elisa Vendramin e lo stile concettual-ironico di Fabio Consoli. Gli illustratori presenti sono davvero tanti, ciascuno con uno stile personalissimo e unico. Rispetto alle precedenti edizioni, non ci saranno più i talk perchè abbiamo deciso di investire tutto per realizzare mostre e spazi ancora più belli. E poi, l’inaugurazione si svolgerà solo in un giorno anziché in due. Chissà magari l’anno prossimo sarà ancora diverso, ma per quest’anno abbiamo deciso così.
Casa Ragen, la Vecchia Palestra, il Café Atelier Pinta Pichl e il nuovo spazio rinominato Ripido Gallery: le location delle mostre sono sparpagliate per il centro storico di Brunico. Per i turisti un modo per scoprire la città e per i locals un modo per guardare con occhi nuovi la propria città.
Si, è vero! Nella nuova Ripido Gallery (di cui ti racconterò a breve) saranno esposte le mie opere e quelle di altri tre grandi nomi dell’illustrazione italiana: Nicola Magrin, Andrea Calisi e Giulia Pastorino. Dal digitali ai pastelli ad olio, passando per l’acquerello, il pubblico si troverà davanti a quattro stili e quattro modi di raccontare il mondo completamente diversi.
La Vecchia Palestra accoglierà Visions, una mostra collettiva in cui cinque illustratrici e cinque illustratori dagli stili molto diversi offriranno attraverso le loro opere più recenti una visione più ampia sul mondo dell’illustrazione, aperta a nuovi codici creativi. A Casa Ragen, abbiamo allestito due mostre: una è la raccolta di opere dei vincitori del 2024 di Annual, una delle pubblicazioni italiane più autorevoli dell’immagine illustrata in Italia ed Europa realizzata ogni anno dell’Associazione Autori di Immagini; e poi la personale di Fabio Consoli, un illustratore siciliano dallo stile pulito e caldo, appassionato di montagna, boschi e natura. Infine al Café Atelier Pinta Pichl, la mostra personale di Elisa Vendramin con i suoi particolarissimi collage digitali che racchiudono intuizioni e memorie di immagini dal sapore astratto e personale, in un equilibrio tra complessità compositiva e lo spazio vuoto del foglio.
La popolazione estiva altoatesina si divide in turisti che approdano nelle Valli in cerca di frescura e meraviglia e di locals forse un po’ annoiati, in attesa delle tante agognate ferie. Le diverse mostre rimarranno visitabili fino al 31 Agosto e quindi, in certo senso, possiamo dire che Ripido Festival si rivolge un po’ ad entrambi i gruppi. Qual’è stata negli anni l’accoglienza del festival da parte di locals e turisti? Sono curiosa: in che modo si avvicinano e vivono l’illustrazione i non-addetti ai lavori, i non-creativi, il turista? Hai avuto qualche esperienza o hai qualche aneddoto a riguardo?
Come ti dicevo, quest’anno sono stata molto impegnata con l’allestimento degli spazi e quindi devo dire che diverse persone passano, mi riconoscono e si fermano volentieri a fare due chiacchiere. Tanti sono i turisti, gli habitué di Brunico e della Val Pusteria, che mi raccontano di aver partecipato con entusiasmo alle precedenti edizioni, e ora aspettano in trepidante attesa l’inaugurazione delle mostre di quest’anno. Nei mesi scorsi, alcuni mi hanno anche contattato sui social network per chiedermi se ci sarebbe stata questa terza edizione e per avere qualche anticipazione. È bello conoscere così tante persone e poi magari ritrovarle all’inaugurazione.
Anche tra i locals, c’è stata una bella accoglienza calorosa, sempre disponibili e pronti a darti una mano. Attorno al festival si è creata una bella rete ed è proprio questo il bello di vivere in uno posto dove ci conosce quasi tutti e ci si aiuta vicendevolmente. E poi, ripeto, l’Associazione il Telaio fa tanta pubblicità a questo evento durante l’anno e ci aiutano molto con la promozione sul territorio.
Lo abbiamo più o meno anticipato poche righe fa, ma quest’anno c’è un altra novità: insieme a Ripido Festival inaugurerai la tua Galleria di Illustrazione a Brunico. Raccontaci.
É vero, ormai non è più un segreto: aprirò una mia galleria di illustrazione qui a Brunico e sono contenta di comunicarlo qui su franzmagazine! Il 6 Luglio inaugurerò solo la mia mostra personale, mentre ci sarà modo di festeggiare ufficialmente l’apertura della galleria a Settembre. L’idea è nata un po’ così, per caso: parlando con una mia amica le confessavo che mi sarebbe piaciuto aprire una mia galleria in uno spazio da condividere insieme ad un architetto o uno studio di architettura, un qualcosa di assolutamente nuovo e inedito per la città. Già me lo immaginavo: l’illustrazione che incontra l’architettura, uno spazio ampio, con orari flessibili e sempre aperto, anche in mia assenza e mentre gli architetti sono al lavoro. Fortunatamente, grazie a questa mia amica, ho conosciuto Ulla Hell di Studio Plasma, uno studio di architettura internazionale, che segue progetti bellissimi non solo in Italia ma anche a Pechino, Singapore, Vienna e Berlino. Anche lei condivide il mio entusiasmo e la voglia di “regalare” a Brunico questo spazio innovativo. Anzi, sono già molto curiosa di vedere quale sarà la reazione della gente, se saranno intimoriti vedendo le persone al lavoro o se si lasceranno trasportare dall’illustrazione.
Tornando alla mia mostra personale, ho trovato questo spazio bellissimo e volevo sin da subito allestire qualcosa qui, forse la mostra con mie opere più grande che ho mai realizzato, una sorta di mio ringraziamento a Brunico per questi tre bellissimi anni di Ripido Festival. Brunico è una città piccola ma è ricca di musei: abbiamo l’Eck Museum of Art per l’arte moderna e il Lumen per la fotografia, ma mancava ancora qualcosa per l’illustrazione, e mi piace pensare di poter regalare qualcosa di artistico alla città che chiamo casa e che mi ha dato moltissimo.
A settembre alla galleria si aggiungerà anche il mio compagno, Andrea Uncini, anche lui illustratore; non ospiteremo altri illustratori per il momento ma siccome entrambi produciamo molto, le opere esposte cambieranno spesso. Come dicevo ci sarà modo di festeggiare con lui a anche con gli architetti di Studio Plasma a Settembre.
L’ultima volta che ti abbiamo incontrato virtualmente su franzmagazine (qui) erano mesi ricchi di novità e avvenimenti: stavi per inaugurare “Blue”, la tua mostra personale al Lumen Museum sul Plan de Corones e poi ti apprestavi ad aprire una galleria di illustrazione insieme al tuo compagno Andrea Ucini a Helsingør, in Danimarca. Raccontaci qualcosa di queste due esperienze diverse, ma immagino entrambe emozionanti.
Ecco, credo che esporre le proprie opere al Lumen penso sia il sogno nascosto di qualsiasi artista che ha visitato il Lumen. È stato un onore, non solo perchè la struttura spettacolare, ma anche perchè prima di allora il Museo della Fotografia di Montagna non si era mai occupato di illustrazione. E poi sentirsi così accolta dalla città e vedere tra il pubblico persone salite apposta per l’inaugurazione per sentirmi raccontare le mie opere, la mia storia è stato fantastico e anche molto emozionante.
L’esperienza in Danimarca è stata anche quella significativa ed è stato molto bello lavorare insieme al mio compagno perchè siamo migliori amici e siamo una squadra. La Danimarca mi ha sicuramente insegnato come aprire e gestire una galleria, ma si è trattato di una parentesi, perchè il nostro sogno condiviso è sempre stato quello di aprire un nostro spazio in Italia. Ora possiamo dire di essere davvero felici e non vediamo l’ora di aprire ufficialmente le porte della nuova galleria a Brunico.
Illustrazioni: (1 – cover) Andrea Calisi, (2) Giulia Neri, (3) Fabio Consoli, (4) Nicola Magrin, (5) Yoshi Mari / Ripido Festival
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