Food
June 27, 2024
Estate al chiosco: laboratorio di piadina romagnola + aperitivo con Dispensa Magazine
Maria Quinz
C’è un’amicizia di lunga data che lega Martina e Livia. Entrambe vivono a Faenza ed entrambe condividono un legame forte con la loro terra d’origine: la Romagna. Un territorio affascinante, abitato notoriamente da persone gioviali e calorose e contraddistinto da una straordinaria cultura culinaria e da un fascino unico e sottile, tra il nostalgico e l’onirico, come ci hanno saputo raccontare le bellissime fotografie di Luigi Ghirri o alcuni indimenticabili film di Fellini. Un’amicizia che è anche una forma di sorellanza e un sodalizio tra Martina e Livia, basato sul supporto reciproco nel portare avanti progetti ed esperienze condivise attorno alla passione comune di entrambe: il cibo.
Martina Liverani è giornalista e autrice, fondatrice del bookazine semestrale collezionabile Dispensa, fondato nel 2013. Una pubblicazione cartacea estremamente raffinata sia nell’estetica che nei contenuti, sempre originali (un genere alimentare anch’essa: infatti la carta utilizzata è prodotta con gli scarti di cibo), fatta di storie raccontate con un registro doppio di parole e d’immagini, di “Generi umani” e di “Generi alimentari”, come recita la testata. Ogni numero affronta un tema diverso e contiene ispirazioni, itinerari, racconti, prodotti, persone, invitando i lettori a una lettura lenta e partecipata.
Livia De Giovanni è cuoca da 30 anni. Da 19 anni lavora per un tour operator scozzese, Flavours Holidays, tenendo corsi di cucina tradizionale in varie regioni d’Italia (Emilia Romagna, Toscana, Umbria). Dal 2013 lavora come ricercatrice per Pasta Grannies, un Canale YouTube inglese di successo. Insieme a Vicky Bennison, food writer inglese, Livia ha realizzato questo canale che ha l’ambizione di creare una vera e propria enciclopedia di video delle paste tradizionali di tutta l’Italia. Ad oggi in rete ci sono 510 video, registrati in tutte le regioni d’Italia, nel corso di 10 anni. Il primo libro di Pasta Grannies ha venduto più di 300.000 copie. Il sapere della tradizione è dunque il suo pane quotidiano e come sottolinea Livia “imparare dalle nonne è molto importante, per me e Martina che siamo orgogliosamente romagnole lo è ancora di più e ovviamente la piadina, per noi, è un piatto fondamentale”.
E la bella notizia è che entrambe saranno presenti a Bolzano, condividendo le loro abilità, conoscenze ed esperienze, giovedì 11 luglio 2024, per una serata speciale organizzata da franzLAB, per il primo evento del ciclo “Estate al Chiosco – franz brings italian summer to the Luna Kiosk”, presso il chiosco Luna nella splendida scenografia del giardino di Parkhotel Mondschein. Si parte con un workshop di preparazione della tipica piadina romagnola assieme a Livia De Giovanni, tra le ore 17.00 e le 19.00; seguirà poi un aperitivo aperto a tutti (con assaggio delle piadine realizzate) in compagnia di Martina Liverani, che racconterà in modo informale la sua esperienza nel meraviglioso mondo del cibo, su carta e nella vita.Per scoprire un po’ più a fondo le speciali esperienze di Martina e Livia in relazione al cibo, vi propongo qui una breve intervista ad entrambe. A tutte e due ho rivolto inizialmente la stessa domanda, perché mi sembrava interessante scoprire per ognuna di loro, come fosse nata la loro fascinazione e dedizione alla cultura del cibo.
Martina, da anni ti occupi di cibo, dove affonda questa tua passione?
La mia passione principale è la scrittura, che ho sempre praticato sin da giovanissima. Poi con il tempo ho scelto di occuparmi di cibo perché in realtà il cibo è un linguaggio che ti permette di parlare di molto altro: il cibo è cultura, natura, territorio, persone. In pratica, intendo il cibo come una lente per guardare il mondo. E in questo modo interpreto il mio lavoro in maniera molto varia e inclusiva.
E invece nel tuo caso Livia, come è nata questa passione?
La passione per il cibo è dovuta al legame con le mie origini. Sono nata e vivo da sempre a Faenza, nel cuore della Romagna. Nonostante le tante opportunità di lavoro all’estero, ho sempre scelto di rimanere qui. Mi sento davvero parte di tutto quello che l’essere romagnolo comporta. Il cibo è ciò che rende ancora più speciale questo luogo.
La semplicità e bontà che caratterizza quello che mangiamo ogni giorno, è la caratteristica principale. Ho sempre apprezzato le mie radici. Forse da bambina non mi rendevo conto che le tagliatelle al ragù che nonna Maria mi preparava quasi ogni giorno per pranzo erano davvero buone. Ho iniziato ad apprezzarle ancora di più crescendo e viaggiando in paesi dove quelle tagliatelle erano un sogno! Io e Martina apprezziamo nello stesso modo il nostro territorio, proprio per questo vorremmo far capire quanto un piatto semplice come la piadina contenga invece tanta storia e la socievolezza che, da romagnole ,ci accomuna!
Torno da Martina. Nell’era del digitale, con Dispensa, hai scelto la carta stampata per raccontare un mondo così complesso e affascinante come quello del cibo, che interseca persone, storie e tante cose buone provenienti dalla terra. Cosa motiva questa tua scelta?
Dispensa è nata nel 2013, ed è nata in un periodo in cui mi stavo interrogando moltissimo su che cosa un appassionato del mondo del food avesse voglia di leggere: io stessa, per esempio, mi ero trovata ad acquistare parecchie riviste indipendenti cartacee che stavano nascendo in quel periodo all’estero, rendendomi conto che in Italia non c’era nulla di tutto ciò. C’è da dire che io sono sempre stata affezionata alla carta. Ho iniziato a scrivere proprio sulla carta, e avevo voglia di fare qualcosa di nuovo, innovando questo mezzo antico ma dal fascino contemporaneo. Una specie di antidoto all’abbuffata digitale, alla velocità e superficialità di certi contenuti e che trattasse le notizie in un modo un po’ diverso da quello che leggevo. In realtà, quello che Dispensa ci permette di fare, non è raccontare qualcosa per primi, ma di raccontarla nel modo più incisivo possibile.
Sono innamorata della dicitura “generi alimentari”, perché sono nata in un negozio di generi alimentari, una bottega e ho ben chiaro che contiene più “generi umani” di quanti noi possiamo immaginare. “Generi alimentari e Generi umani”, è anche ciò che si trova dentro Dispensa: non ci sono ricette, non ci sono recensioni, non c’è pubblicità; ci sono solo storie.E hai qualche altro progetto particolare in vista di cui ti piacerebbe raccontarci?
Di progetti in vista ne ho sempre tantissimi, è la parte più entusiasmante del mio mestiere. In particolare, proprio perché come dicevo il cibo è un mezzo che permette di parlare di tante cose, sta per uscire un mio libro dedicato alla ceramica per la tavola.
In Italia ci sono più di 250 tipologie di pane tradizionale, circa 300 diversi formati di pasta, ben 487 varietà di formaggio e 57 Città della Ceramica. L’assortimento che ci caratterizza è l’evidenza di come la creatività si imponga senza freni. Così come siamo abituati a conoscere, difendere e condividere le nostre biodiversità alimentari, dovremmo farlo anche per i tanti e diversi stili, forme, decori di ceramica di cui l’Italia è piena. Ogni forma ha una storia, un’occasione e tanti modi di essere interpretata. Ogni decoro, in particolare quelli tradizionali, identifica un preciso luogo o lo stile di una manifattura. Mi sono così appassionatak a questi temi, che ne ho scritto un volume dal titolo: “Guarda dove mangi”.
Livia tu invece, oltre a lavorare come chef ed insegnante di cucina, ti dedichi anche al bellissimo progetto “Pasta Grannies”. Ce ne puoi parlare, raccontandoci in base alla tua esperienza, quali siano gli aspetti più interessanti e sorprendenti di questa iniziativa?
Nove anni fa ho conosciuto Vicky Bennison, una food blogger inglese, che aveva avuto un’ottima idea, quella di registrare video di signore che in casa preparavano ciò che da sempre erano abituate a cucinare per la loro famiglia: la pasta! Ho pensato che Vicky avesse avuto una idea grandiosa, registrare quei movimenti che sin da piccola avevo visto fare ripetutamente da mia nonna Maria!
Mia nonna è morta ormai da 20 anni e se solo avessi mai pensato di registrarla ora avrei accesso a quello che invece rischio di dimenticare! Perciò ho deciso di accettare la proposta di Vicky. Ogni mese viaggiamo in una regione italiana e filmiamo signore di vari paesi sperduti nella campagna che accettano di farci vedere il piatto più tipico che caratterizza la loro cucina: é un privilegio incredibile essere accolte nelle loro cucine! Questo mi permette di viaggiare, scoprire luoghi remoti che hanno un incredibile fascino, che molto probabilmente non avrei mai avuto modo di visitare.
Mi sento molto privilegiata: ho potuto di incontrare signore incredibili che finora non avevano avuto l’occasione di trovarsi al centro dell’attenzione, pur avendo così tanto da raccontare! Abbiamo raccolto circa 520 video in 9 anni. Montiamo un video a settimana, ne esce uno nuovo ogni venerdì sera. Il video non è solo la ricetta per la realizzazione di quella pasta tipica, ma anche la storia di quella signora, con tutto quello che ci può insegnare!
Se desiderate imparare come si cucina la vera piadina romagnola con Livia De Giovanni, respirando un po’ della magica atmosfera della riviera romagnola ed ascoltare gli affascinanti racconti su “Generi umani” e “Generi alimentari” di Martina Liverani, prenotatevi al più presto entro il 4 luglio 2024, via whatsapp al numero +39 377 2222192. Costo di partecipazione al workshop: 25 € (inclusi materiali, ingredienti e un drink durante l’aperitivo). Numero massimo di partecipanti: 15.
Se la piadina volete solo assaggiarla, alle 19 venite a bere un aperitivo a bordo piscina con Livia e Martina.
Credits (c): (1) Pasta Grannies ; (2) Livia De Giovanni, Pasta Grannies; (3) Martina Liverani, Dispensa magazine.
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