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May 30, 2024

Un festival per scoprire un’altra montagna, la Val Tartano, e le magie del colore: ecco Kids meet Alps

Claudia Gelati

A volte succede che le persone che intervisti e di cui scrivi, dopo diversi mesi ti contattino per suggerirti altre persone, altri progetti, altre cose belle che hanno bisogno di essere raccontate, così che altre persone ancora possano conoscerle, partecipare e a loro volta divulgare. Un passaparola, uno scambio continuo, un modo di imparare qualcosa di nuovo ogni giorno. Altro che intelligenza artificiale…
È successo proprio così. Poche settimane fa le ragazze di Marameo Lab, lo studio di grafica e illustrazione bolzanino spesso impegnato in progetti che riguardano educazione e bambini, mi contattano via email per parlarmi del progetto Kids meet Alps (@kidsmeetalps_), ideato da una studentessa del Master Unibz Design for Children (di cui abbiamo già parlato qui), dove loro sono assistenti di progetto. 
Faccio così la conoscenza di Chiara Basilico, classe 1991 originaria della provincia di Sondrio, mamma di quattro bambine, già diplomata in Decorazione presso l’Accademia di Belle Arti di Brera e ora attualmente iscritta al Master. Capisco subito, che la missione di Chiara è analoga a quella che franzmagazine porta orgogliosamente avanti da molti anni con il suo granitico e inossidabile #morethanapplesandcows: raccontare una montagna più contemporanea, oltre i classici stereotipi (mele, mucche & compagnia cantante), cristallizzati non solo nell’immaginario collettivo ma anche, spesso e tristemente, nelle amministrazioni locali. Secondo Chiara, infatti, nelle altre Alpi, fuori dal microcosmo dorato altoatesino, si assiste a un costante impoverimento demografico e di servizi al cittadino, una scarsità di proposte innovative e una riproposizione continua di tentativi maldestri di offerta turistica, sempre e soltanto legate all’enogastronomia, spesso non locale. Qualcosa che anche nella mia piattissima pianura padana, e molto probabilmente in tutta quella zona grigia che è la provincia italiana, succede costantemente, nel silenzio di cittadini a amministrazioni. È come se, all’apatia e alla mancanza di servizi e di progetti indipendenti e nuovi, alla fine ci si abituasse.Kids meet Alpsi metto subito in contatto con Chiara per scoprire qualcosa in più su questo interessante progetto che, se non altro, si presenta già come un ponte tra le montagne dell’Alto Adige –dove Chiara studia– e quelle delle sue origini, in alta Lombardia. 

Kids meet Alps, il festival in programma il prossimo 2 Giugno a Tartano in provincia di Sondrio, è un progetto educativo sviluppato in collaborazione con la Facoltà di Design e Arti della Libera Università di Bolzano, che nasce sì come progetto di fine corso del master condotto da Giorgio Camuffo, ma con la volontà di portare in montagna la gioia e il fermento degli eventi contemporanei, un qualcosa che normalmente appartiene più alle città. Come sentenzia Chiara un modo per “liberare il locale dal localismo”. E perchè proprio la Val Tartano, un luogo sperduto, in cui si contano 100 abitanti stabili e almeno un paio di frane o smottamenti all’anno? Beh, facile: Chiara Basilico, è originaria di qui. A far da cornice al festival è dunque una valle alpina di straordinaria bellezza, ricca di storia e cultura, nel cuore del Parco delle Orobie Valtellinesi. 

Dal racconto di Chiara, scopro che la Val Tartano è urbanisticamente speciale e che a differenza delle Alpi dei versanti italiani meridionali, non presenta un unico centro ma tante contrade sparse, espressione del susseguirsi di popoli che hanno stazionato nella valle, tra cui Celti e Walser.  Di qui l’idea di valorizzare il giro delle contrade in maniera originale attraverso quindici installazioni diverse, dal design moderno e in apparente dicotomia con il paesaggio, ma in realtà capaci di instaurare un dialogo profondo con il territorio. Una sorta di museo fuori dal museo, con attività individuali e collettive, per favorire il gioco e la sperimentazione, spaziando dal design all’architettura, passando attraverso l’arte, la performance e la fotografia. 
Il filo conduttore di questa prima edizione del festival è il colore, una tematica non complessa, plastica e di facile adattamento. Scomposizioni e composizioni luminose, sintesi cromatica, percezione dei colori, ombre e regole armoniche: il colore, offre molti spunti progettuali e risulta particolarmente appetibile, interessante per diverse fasce di età. Già ad Aprile, infatti, Chiara ha avuto modo di testare alcune delle attività e dei laboratori che saranno presenti in modalità affine o analoga al festival, a circa quattrocento bambini dell’Istituto comprensivo Giovanna Gavezzeni di Talamona (SO). Inoltre, quando si organizza un festival partendo da zero, scegliere una tematica che possa semplificare il duro lavoro di project managing, assicurandosi una via di fuga,  un’alternativa se il budget risulta troppo stretto o qualche partner è assente, denota anche un grande consapevolezza progettuale.WebTornando al festival, il percorso completo è un anello di 5 km con solo 150 metri di dislivello, un sentiero di facile percorrenza, decisamente a prova di bambini e famiglie. Kids meet Alps è un progetto educativo in cui collaborano artisti, designer, divulgatori e professionisti dell’educazioni. Lungo il percorso, infatti, alcune installazioni sono curate e realizzate dalla stessa Chiara Basilico o da alcune compagne di corso, altre progettate dai creativi invitati e altre ancora gentilmente offerte dai partner del festival. Curiosi? Ecco qualche esempio: caleidoscopi giganti realizzati in collaborazione di Kaleidograph Toy Design (USA), stazioni di gioco per cimentarsi nelle costruzioni con giocattoli open-ended di Grapat (Spagna) e Grimm’s Spiel und Holz Design (Germania); ma anche un laboratorio di stampa tipografica tradizionale con Officina Typo (Modena), un’attività laboratoriale curata dai Ludosofici (Milano) e molto altro. A fine percorso, anche un piccolo stand con numerose proposte di lettura in collaborazione con Spazio B**K, una libreria indipendente con annesso laboratorio nel quartiere Isola di Milano. 

Kids meet Alps è dunque una mostra-gioco per conoscere o approfondire tutto ciò che riguarda il mondo del colore e, sebbene l’evento sia rivolto principalmente ai bambini tra i 3 e i 12 anni, anche per gli adulti sarà un’occasione per imparare qualcosa di nuovo o forse di riscoprire qualcosa di dimenticato, oltre che godere dell’aria buona di montagna. “Per testare le miei idee, ho raccontato alcune installazioni ai miei amici e ai miei genitori, e loro stessi non conoscevano alcuni dei concetti su cui si basano appunto le installazioni. Ad esempio, la differenza tra RGB e CMYK, o ancora la distinzioni tra colori primari, secondari e terziari o le teorie del cerchio di Itten” — racconta Chiara.to è a libero accesso e gratuito, e si concentrerà in un’unica giornata dedicata alla sperimentazione, all’interazione e al dialogo. In caso di maltempo (incrociamo le dita per il sole), l’evento verrà posticipato al 9 Giugno con le stesse modalità.

Certo da mattina a sera e con l’aria di montagna poi, è probabile che venga un certa fame… Ecco, con un occhio sempre alla sua Valle e alla circolarità, Chiara ha pensato proprio a tutto: Kids meet Alps è convenzionato con gli alimentari della Valle e presso questi esercizi si potrà ritirare un pranzo al sacco, prenotandosi entro il 31 Maggio. In alternativa, in tutta la Valle ci sono numerosi ristori e a circa metà percorso, in Località Arale, si trova una struttura ricettiva. Kids meet Alps

Come nasce il festival, cosa ci si può aspettare… Tutto bello, direte voi, ma come si arriva fin quassù? Per darvi giusto un’idea, Tartano dista 128 Km da Milano e 105 km da St.Moritz. Per chi vuole fare anche una scelta sostenibile, è comodamente raggiungibile con i mezzi pubblici: da Milano in un’oretta e quaranta minuti si arriva in stazione a Morbegno, e da qui c’è un bus diretto a Tartano. Per chi arriva invece in macchina dal fondovalle, si salgono i dodici tornanti della SP11, si supera l’abitato di Campo e si continua fino al centro di Tartano. Per qualsiasi altra informazioni che non ha trovato spazio qui, si può visitare il sito ufficiale dell’evento kidsmeetalps.com  In chiusura non ci resta che sperare che l’inizio di Giugno sia baciato dal sole, e poi fare un grande in bocca al lupo a Chiara per questa prima edizione di Kids meet Alps, perchè ci vuole tanto amore per la propria terra e anche una bella dose di coraggio per costruire un festival da zero, dal concept iniziale alla sua realizzazione, in una piccola località di montagna.hoto Credits: Kids meet Alps/Chiara Basilico

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