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April 5, 2024
La piccola Biblioteca del Bosco: un progetto di Anna Quinz e Studio Babai per Fiemme Tremila
Stefania Santoni
“Il bosco è la dimensione in cui la vita vegetativa delle forze di crescita agisce con immensa abbondanza. Si tratta di un luogo di confine tra mondo sensibile e mondo spirituale. Qui si cercano percorsi di evoluzione, ci si può perdere ma anche trovare la giusta via”.
Con queste parole Friedel Lenz, nel suo libro ‘Il linguaggio immaginativo delle fiabe’ ben definisce il potere trasformativo del bosco, un luogo in cui perdersi e ritrovarsi, inevitabilmente mutati. In ogni narrazione mitologica o fiabesca, il viaggio nel bosco rappresentava la metafora della crescita interiore dell’individuo. Era nel bosco che accadevano gli eventi più salienti (come l’abbandono, un incontro, il superamento di prove, la sopravvivenza e il ritorno) e questo perché è proprio lì, tra gli alberi e gli animali selvatici, che il personaggio poteva trovarsi faccia a faccia con le sue paure e aveva il compito di trovare le risorse per affrontarle e superarle.
La simbologia del bosco è stata molto usata in campo narrativo, religioso e filosofico e lo stesso è accaduto anche in ambito psicologico. Nella foresta la psicoanalisi individua l’area legata alla sfera inconscia e all’archetipo dell’ombra; un luogo precluso alla luce solare, costellato di allegorie e simboli iniziatici, teatro ideale delle fasi indispensabili all’individuazione: smarrimento, vagabondaggio, ricerca, incontro, ritrovamento, ritorno a casa.
Il bosco è sempre una forma di racconto. È custode di storie, miti, saperi antichissimi. E forse, proprio per questo, può trasformarsi in una biblioteca.
“La piccola biblioteca del bosco” è il progetto curato da Anna Quinz e Studio Babai per Fiemme Tremila che approderà al Fuorisalone 2024 dal 15 al 20 aprile. Un progetto dove immaginato e reale si fondono insieme creando uno spazio di senso elegante e selvatico insieme.
Anna, come nasce il progetto “La piccola biblioteca del bosco”?
Fiemme Tremila, azienda trentina che produce pavimenti biocompatibili, ha invitato me e Ines Ivkovic di Studio Babai a sviluppare un progetto per il Fuorisalone di quest’anno. Partendo dal forte legame dell’azienda con il suo territorio – la Val di Fiemme e i suoi boschi – e da una serie di riflessioni su questo ecosistema così speciale, è nata l’idea che il bosco possa essere una sorta di biblioteca vivente, un luogo in cui gli alberi, le foglie, i funghi, la terra vanno a costituire un racconto sfaccettato e pieno di vita. In questo senso è stato concepito il parallelismo tra il bosco e la biblioteca: in entrambi si entra in silenzio, con rispetto, in punta di piedi; entrambi contengono molte cose da imparare, da scoprire, da leggere. Così, partendo da questi pensieri, abbiamo immaginato una piccola biblioteca che verrà allestita all’interno dello showroom di Fiemme Tremila nel Brera Design District di Milano, durante i giorni del Fuorisalone.
Come avete immaginato l’allestimento?
In parte ci saranno dei libri reali: abbiamo raccolto una variegata bibliografia che tratta il tema del bosco, del legno, dell’architettura, dell’arte costituita dalla presenza di volumi che si potranno proprio maneggiare e sfogliare. Ma il lavoro principale che stiamo sviluppando è dedicato alla creazione di 100 libri immaginari: il nostro obiettivo è rappresentare gli elementi della natura in questi volumi “finti” realizzati a partire da pezzi di legno di scarto forniti da Fiemme Tremila, seguendo quindi un approccio di recupero. Su questi blocchi lignei verranno poi applicate le copertine dei libri che abbiamo inventato, che naturalmente non potranno essere fisicamente sfogliati, ma che daranno al lettore una serie di suggestioni legate agli elementi naturali. La biblioteca verrà presentata ufficialmente per la prima volta al Fuorisalone ma successivamente verrà spostata in azienda in val di Fiemme. Inoltre anche il profilo Instagram che abbiamo creato per questo progetto, si popolerà via via dei diversi volumi – reali e immaginari – che abbiamo raccolto, e sarà una piccola biblioteca, sempre consultabile online.
Che cosa raccontano questi libri immaginari della biblioteca del bosco?
Abbiamo lavorato su quattro strati. Siamo partite da quello radicale, quindi dalle radici, da ciò che accade sottoterra: i libri di questa sezione parleranno di terra, sassi, vermi, lombrichi. Poi si procede con lo strato del sottobosco, quindi con i funghi, i piccoli frutti, le fragoline di bosco, le pigne cadute, i muschi e licheni; in seguito si sale verso lo strato verticale che è quello dei tronchi e delle cortecce e infine si giunge allo strato aereo vale a dire quello delle foglie, dei rami, degli uccelli, di tutto ciò che accade in questa tensione verticale del bosco che guarda verso il cielo. Seguendo questa stratificazione mi sono dedicata all’ideazione dei titoli per i libri col fine di creare un senso evocativo e sognante rispetto al bosco. Studio Babai, invece, ha sviluppato le copertine con un linguaggio grafico ricco e colorato, cercando di esplorare altre cromie rispetto a quelle canoniche usate per descrivere il bosco (come il verde e il marrone). Facendo una ricerca visiva di tutti gli elementi della foresta abbiamo infatti scoperto una miriade di colori straordinari (da quelli dei fiori, ai funghi, ai licheni) e per restituire questa incredibile energia cromatica al bosco, abbiamo individuato una palette di sei colori, più o meno vivaci, che si alternano nelle copertine. Ogni libro ha un autore fittizio e la biblioteca del bosco ospita – come una vera e propria biblioteca – tanti generi narrativi differenti: ci sono manuali, romanzi gialli, trattati di filosofia e sul colore, romanzi rosa… Questo lavoro di immaginazione è legato a ciò che accade realmente nel bosco: un angolo di vita e ritiro, un ambiente di mistero e paura, uno spazio che conduce alla riflessione, un luogo dove si intessono infinite relazioni, più o meno complesse.
Puoi fare un esempio concreto sui libri che avete immaginato?
Quest’anno Fiemme Tremila presenta una nuova collezione di pavimenti in frassino. Per questa ragione ci saranno alcuni libri legati a questa specifica tipologia di legno. Il frassino è una pianta speciale non solo perché è legata al mito di Odino ma anche perché secondo la cultura popolare è l’albero che sostiene il mondo. Nei libri non mancheranno poi alcune suggestioni legate all’universo della val di Fiemme, come la celebre Foresta dei Violini: la nostra è sì una biblioteca immaginaria ma che al suo interno contiene riferimenti specifici e identitari del luogo di appartenenza dell’azienda e dell’universo alpino in cui viviamo.
visual by Studio Babai
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