Culture + Arts

October 25, 2023

ELLA – Woman on stage 2023:
Alla scoperta delle arti delle donne

Stefania Santoni

 Che essere meraviglioso sei, o donna./ Hai posto le tue fondamenta nel sole/ e hai conquistato la terra.

Ildegarda di Bingen

“ Perché non ci sono state grandi artiste?” Così recita il titolo del celebre saggio di Linda Nochlin che s’interroga sul vuoto femminile nella storia dell’arte (ma più in generale nella storia dell’umanità). Si riscontra ancora oggi un sostanziale vuoto femminile nella nostra cultura: sono molteplici le donne filosofe, artiste, architette, scienziate, letterate e filantrope omesse dai canoni, dai libri di scuola, dal pensiero unico patriarcale che invece – fino a non molto tempo fa – ha preferito etichettarle come pazze, isteriche, diaboliche. Come esseri mostruosi che incutevano timore e che per questo andavano tenute a bada attraverso la supervisione del raziocinio maschile, di quel logos di padri, mariti, fratelli che avevano il compito di controllarle e decidere cosa fosse meglio per loro. Perché tutte quelle donne che hanno cercato di fare la differenza sono sempre state messe a tacere o lasciate ai margini della narrazione della realtà. Basti pensare a che cosa è accaduto a Sibilla Aleramo, considerata anormale e per questo chiusa in un manicomio. E a Maria Montessori e Marie Curie, accusate di prendersi troppo spazio per affermare sé stesse. E ancora a Simone De Beauvoir e Hannah Arendt raccontate non attraverso il loro sapere, ma mediante i loro compagni Heidegger e Sartre.

Non possiamo sapere come la storia sarebbe cambiata e quale strada avrebbe intrapreso se fosse stata anche una storia delle donne («avremmo evitato di trovarci sull’orlo del disastro sanitario, climatico e umano?»), ma ciò che possiamo fare qui e ora è agire nella concretezza, contribuendo a mettere in atto pratiche di trasformazione, così da far venire alla luce tutti quei talenti che per troppo tempo sono stati nell’ombra e lasciati ai margini. 

Tra le pratiche di trasformazione collettiva che possiamo sperimentare troviamo la realizzazione di festival dedicati ai talenti, ai saperi e alle arti delle donne. È il caso di ELLA – Women on stage 2023 rassegna del Comune di Bolzano – Ufficio cultura e ufficio donna dell’Assessorato Cultura e Pari Opportunità – dedicata al mondo dell’arte al femminile, che ritorna anche nell’autunno 2023. Nata da un’idea di Greta Marcolongo, direttrice artistica, l’iniziativa di ELLA si pone l’obiettivo di esplorare il mondo dell’arte; dalla musica alla danza, dalla pittura fino al mondo dell’editoria, con un unico comune denominatore: le donne come protagoniste. Questo festival vede la sua nascita tre anni fa con l’intenzione di riabilitare uno spazio d’eccezione, “la Bonbonniere” dell’Auditorium di Bolzano. ELLA_Clarice_Trombella (2) “Il nome ‘ELLA’ ha una duplice derivazione. La prima appartiene all’ambito musicale e omaggia Ella Fitzgerald, cantante che non ha bisogno di presentazioni e che sicuramente ha fatto la storia della musica; la seconda invece rintraccia l’antica illa, pronome determinativo latino che non significa solo ‘quella’ ma anche ‘colei che è illustre’. Un nome breve, intuitivo e molto efficace insomma” mi racconta Greta. Una rassegna che si propone di esplorare il molteplice attraverso argomenti che spaziano dai fiori, al movimento del corpo libero, al blues e al femminismo nero per farsi portavoce di messaggi di sorellanza, resistenza, indipendenza, impegno culturale e sociale. Un festival per tutti e tutte, per famiglie, ragazzi, ragazze, persone adulte e legato a diverse associazioni del territorio che si occupano di parità di genere, salute mentale, pratiche femministe. 

“ELLA non è solo performativa. Propone certamente delle performance, ma soprattutto crea una rete fra più temi che spaziano dal corpo delle donne, alla maternità, ai condizionamenti sociali e a quello che possiamo fare per il futuro delle bambine. In questo festival si parla attivamente e lo si fa insieme perché la dimensione collettiva è un aspetto fondante del nucleo di ELLA. Lo spazio suggestivo de “la Bonbonniere” permette di creare un luogo di cura e accogliente, insieme agli altri ambienti satellite del festival. Il fatto che “la Bonbonniere” sia senza palco denota ulteriormente l’approccio democratico e orizzontale dei contenuti condivisi: gli spettatori vengono accolti e nessuno si pone al di sopra dell’altro. Questo mi ha dato la possibilità di creare intimità grazie alla vicinanza che si genera tra l’artista e le persone ospitate nell’auditorium” aggiunge Greta. ELLA_Coro_Artemisia (2) Esploriamo ora più da vicino il ricco programma di ELLA. 

Il festival inizierà domenica 29 ottobre con tre eventi: un workshop mattutino, un vernissage pomeridiano e un concerto serale. Si parte con un laboratorio di collage tenuto dall’illustratrice Valentina Stecchi durante il quale verranno realizzati alcuni poster che presenteranno l’evento musicale della sera stessa. Le opere del mattino verranno poi esposte nel pomeriggio all’interno di WE Space. Alle ore 18.00, ELLA si sposta in “Bonbonniere” per il concerto tenuto della cantante Carmen Souza, un punto di riferimento della musica capoverdiana. 

Nel corso dell’evento di domenica 19 novembre, il pubblico potrà partecipare, dalle ore 11.00 nella Nuova Libreria Cappelli, a un dibattito e confronto sulle pagine e parole dell’attivista e scrittrice Michela Murgia, recentemente scomparsa. L’attrice Sandra Passarello leggerà e interpreterà una selezione degli scritti più intensi della scrittrice e dialogherà con Roberta Catania e con il pubblico presente. Alle ore 18.00, in “Bonbonniere”, un poetry slam femminista dal titolo “Lettere StELLAri”. 

Il terzo appuntamento di ELLA si terrà il 26 novembre. Per noi di franzLAB  sarà un evento molto speciale. In una location da sogno come il Parkhotel Mondschein – sarà protagonista un’inedita installazione floreale curata dalla nostra collaboratrice Elisa Barison. Da qualche tempo Elisa si dedica alla creazione di opere floreali. È lei stessa a coltivare molte specie di fiori nel suo giardino a Bressanone, li coglie ai bordi delle strade, li scova in proprietà abbandonate, dà giusta visibilità a quelli nascosti nel bosco. Le motivazioni di questa scelta di vita e quel che noi umani possiamo imparare da questi straordinari esseri viventi, sarà poi il tema della discussione tra lei e la nostra direttrice creativa Anna Quinz. Chicca tra le chicche sarà la possibilità di visitare una stanza dell’hotel, trasformata da Elisa e dai suoi fiori in un’intima Wunderkammer vegetale. Lo stesso giorno “la Bonbonniere” aprirà le sue porte a un talk e una performance dal titolo: Blues, memorie e femminismo nero. L’appuntamento è strettamente collegato alla ricerca artistica «Research as Vocality» condotta da un gruppo di lavoro di cui fanno parte i tre ospiti, Catarina de Jesus, Marie Moïse e Gianpaolo Chiriacò. ELLA_Emilia_Zamuner (3) ELLA si chiude il 10 dicembre con un’intera giornata dedicata al corpo: dalla pratica dello yoga con Giulia Manzato alla danza con la ballerina Giulia Tornarolli per poi passare a un confronto legato alle tematiche connesse alla consapevolezza e al rispetto del corpo femminile, al tema della salute mentale e della cura grazie al contributo dell’osteopata Silvia Camin e dell’attivista Silvia Pomella. La serata si concluderà con un DJ SET dal titolo “Italian dance wave” condotto da Giulia Gutterer, apprezzatissima dj italo-berlinese. 

Ora non resta che immergerci in questa pratica artistica tutta al femminile!

Credits: (1) Diletta La Rosa e Greta Marcolongo (2) Clarice Trombella (3) Coro Artemisia (4) Emilia Zamuner , foto di Asia De Lorenzi.

Print

Like + Share

Comments

Current day month ye@r *

Discussion+

There are no comments for this article.