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May 4, 2023

VIELÄUGIG OCCHIUTO #04: Rispetto e attivismo

Elisa Barison

Was ist ein Museum? Eine Frage, die nicht selten von den falschen Menschen gestellt und instrumentalisiert wird. Dabei könnte es so einfach sein: Was wollen wir denn eigentlich von einem Museum?

Ok, ganz so einfach ist zweitere Frage nun auch nicht, jedoch ist sie zukunftsorientiert, nicht an Altbewährtem festgeklammert. Sie reflektiert und agiert in der Gegenwart, schaut sich um und hält auch mal den Spiegel vor. Sie organisiert sich von unten nach oben und wird nicht umgekehrt diktiert. Sie versucht Platz für alle zu schaffen, nicht nur welchen für einige zu reservieren.

Im Rahmen des MUSEION Art Club Forum versuchen aktuell neun unabhängige, junge und kreative Personen an der Seite einiger Mitarbeiter*innen von MUSEION eben dieser Frage nachzugehen. Dafür sind sie in drei Gruppen unterteilt: Content, New Audiences und Public Program.

Während sie alle ihren Berufen und Tätigkeiten nachgehen, reflektieren sie – gemeinsam und alleine – und agieren – gemeinsam – in Form des MUSEION Art Club, welcher laufend spannende Formate und Projekte umsetzt, die allesamt der oben erwähnten Fragen nachgehen (und noch viel mehr Fragen generieren).Opening the Pill @ Museion 17.11.2022 (c) MuseionWir haben hier bereits über Geschichten und Wahrheiten gesprochen, ebenso, haben wir uns gefragt, wie viel Raum und Bildung es für die Kultur (in Südtirol) braucht. Dieses Mal widmen wir uns zwei Themen, die aktueller nicht sein könnten und dennoch immer en vogue sein sollten.

>>> AKTIVISMUS / ATTIVISMO 

Im November letzten Jahres organisierten die Mitglieder des Museion Art Club Forum eine mehrtägige Veranstaltung in Zusammenarbeit mit der biblioteca pirata, welche sich mit volksnahen, gehackten, geraubten, kopierten und hybriden Texten und Büchern beschäftigt und kollektive Lesungen vorschlägt, um Wissen zu dekonstruieren und zu demokratisieren. Dabei weist der Name bereits mit Stolz darauf hin, dass es sich um Piraterie handelt. Wie sollen Verhältnisse und Macht heutzutage wirklich gerecht verteilt werden? Braucht es dafür Menschen, die (menschenkonstruierte) Regeln überschreiten?

Fängt mensch am besten bei sich selbst an? Welche Mittel braucht ein Zweck?Thomas Hofer VIELÄUGIG OCCHIUTO - MUSEION art club forum (c) Sarah Mair franzmagazineThomas Hofer (Mitglied der Gruppe Public Program, Leiter der Dienststelle der Gemeinde Brixen, engagierter Jugend- und Kulturarbeiter):
Man selbst scheint mir als das geeignetste Mittel für jeden Zweck, den man verfolgt. Also kann man ruhig bei sich selbst anfangen. Ein guter Zweck braucht auch gute Mittel. Orientiert sich der Zweck an einem übergeordneten Ziel, sind geeignete Mittel auch redlich. 

È meglio iniziare da sé? Quali mezzi servono per raggiungere un fine?Ada Keller VIELÄUGIG OCCHIUTO - MUSEION art club forum (c) Sarah Mair franzmagazineAda Keller (membro del gruppo New Audiences, designer presso insalatamistastudio e produttrice di attività socioculturali):
Iniziare da sé è spesso considerata cosa buona e giusta, ma per mia personale esperienza, difficilmente ci riusciamo senza imbatterci negli altri. Iniziare da sé stessi è un quindi un primo passo importante, ma altrettanto essenziale per poter crescere sono la fiducia, il sostegno, la curiosità e una continua trasformazione che spesso si sviluppano nel momento in cui costruiamo una comunità e interagiamo con il mondo che ci circonda.

Cristina Ferretti (Group Leader del gruppo Public Program e Head of Marketing, Sales and Business Development presso MUSEION):
L’attivismo è sempre un atteggiamento soggettivo, che ha però come fondamento l’aggregazione di persone e pensieri per attuare il cambiamento, che sia politico, ma anche sociale. L’attivissimo oggigiorno non è solo protesta, ma è soprattutto cambiamento, è cooperativo e porta in sé valori sociali ed etici che lo rafforzano nel suo svolgimento.
Nessuna società può prescindere dall’attivismo di pochi o molti se essa non si occupa di contenuti fondamentali alla crescita della società stessa che rappresenta. Spesso è una controparte, una visione di una storia parallela. Pone il puntino su tematiche alle quali a volte la governance non vede oppure è distratta. Promuovere necessità e punti di vista diversi o integrativi ha fatto crescere e cambiare molte società. Stridiamo in Alto Adige in cui il benessere appiattisce la richiesta di cambiamento. Ma le nuove generazioni che operano aldilà dello status quo, trovano in esso il vero progresso.

>>> RESPEKT + WERTSCHÄTZUNG / RISPETTO + RICONOSCENZA

Im Rahmen der von Sara Cluggish und Pavel S. Pyś kuratierten Ausstellung KINGDOM OF THE ILL, welche am 30. September 2022 im Museion eröffnet wurde und zum Langzeitprojekt TECHNO HUMANITIES gehörte, organisierten die Mitglieder des Art Club Forum unter anderem ein Gespräch mit Sozialmediziner*innen, Soziolog*innen und Psycholog*innen zum Thema mentale Gesundheit und deren Versorgung. Wird derartigen Themen in der Gesellschaft genug Platz eingeräumt? Wie sieht es mit gegenseitigem Respekt aus?

Braucht es denn ein Dankeschön am Ende? Wie geht Toleranz mit Intoleranz um?Alex Giovanelli VIELÄUGIG OCCHIUTO - MUSEION art club forum (c) Sarah Mair franzmagazineAlex Giovanelli (Mitglied der Gruppe New Audiences, Poetry Slammer, Spoken-Word-Performer, Sozialpädagoge beim Forum Prävention):
Wertschätzung ist nicht zwingend notwendig, aber fühlt sich auf alle Fälle gut an. Auf Frage 2 lässt es sich leider weniger einfach antworten. Grundsätzlich höhlt stetes Wasser den Stein, aber man muss sich auch nicht alles gefallen lassen.

Serve un grazie alla fine? Come affrontare l’intolleranza con tolleranza?Eleonora Castagna VIELÄUGIG OCCHIUTO - MUSEION art club forum (c) Sarah Mair franzmagazineEleonora Castagna (membro del gruppo Public Program, direttrice Galleria Doris Ghetta, Assistente alla direzione e curatela Biennale Gherdeina):
Esprimere gratitudine può essere un’importante forma di rispetto e di riconoscimento per il contributo e l’aiuto che qualcuno ha dato. Tuttavia, in alcuni contesti, come ad esempio in relazioni informali tra amici o familiari, può non essere necessario esprimere un grazie ogni volta che qualcuno fa qualcosa per noi. Invece, l’apprezzamento reciproco può essere espresso in modi diversi, come attraverso l’amicizia, la comprensione e la disponibilità. 
Per quanto riguarda l’intolleranza, la tolleranza può essere un modo importante per affrontare le differenze e promuovere il rispetto reciproco. La tolleranza non significa necessariamente che siamo d’accordo con tutto ciò che gli altri dicono o fanno, ma significa che siamo disposti a rispettare il diritto degli altri di avere opinioni e comportamenti diversi dai nostri. Penso che questa domanda si possa ricollegare ad episodi che accadono costantemente in quanto con l’evolversi della società si incontrano sempre delle modificazioni necessarie di stereotipi imposti a cui si deve fare fronte con il dialogo e la tolleranza. Questo comporta la capacità di ascoltare le opinioni degli altri e di cercare di comprendere le loro ragioni e le loro motivazioni. Per promuovere la tolleranza, è importante anche evitare di giudicare gli altri in base a pregiudizi, e cercare invece di conoscere le persone in modo personale e di valutarle in base alle loro azioni e al loro carattere. Penso, ad esempio, che i movimenti di piazza o i dibattiti pubblici oggi debbano essere visti non tanto come manifestazioni fini a sé stesse ma come occasioni di dialogo e racconto di realtà che vivono nel quotidiano ma che ancora devono essere riconosciute e accettate: quindi queste occasioni sono strumentali al fine di promuovere una società basata sull’ascolto, l’apertura e dunque la tolleranza e l’inclusione.

Und perfekt getimt kommt dieser Hinweis: Am Freitag, 5.5.2023 steigt ab 20:00 das nächste, zweite OCCUPY MUSEION „The Sun’s Origin“ mit Anri (Yokohama / Berlin) und DJ Sodeyama (Tokyo), Visuals und Licht von Georg Ladurner, kuratiert von Philipp Kieser und Moko Sato.   

Illustrationen: Sarah Mair
Fotos: (1, 2) Opening the Pill @ Museion 17.11.2022 (c) Museion.

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