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August 12, 2022

Until it rains: gli artisti Noguchi e Wierer allo spazio CUT

Maria Quinz

 Il tema del rapporto uomo-natura è sempre più attuale e stringente, soprattutto oggi, alla luce dei cambiamenti climatici in corso, che – è cronaca di questi giorni – stanno interessando anche il nostro territorio e vanno dal surriscaldamento globale allo scioglimento dei ghiacciai, dalla carenza d’acqua all’esaurimento delle risorse energetiche. Le prospettive dispotiche, inquietanti e pessimistiche, da una parte, non mancano nei più differenti ambiti di riflessioni, come anche le ricerche, gli avanzamenti tecnologici, “le agende” di intenti e i tentativi di intervento per correre ai ripari, prima che sia troppo tardi, dall’altra. Che direzione prenderà la relazione precaria tra uomo e natura? È possibile riporre, nonostante tutto, una sana fiducia nell’uomo e nelle sue risorse di adattamento, oltre che nelle sue capacità ideative e tecnologiche? E la natura, a sua volta, potrà nuovamente seguire il suo corso rigenerativo? Sarà forse la creatività umana, in sinergia con la natura, a generare un nuovo mondo?

Anche la ricerca artistica, così come altre discipline che scavano e indagano la realtà, dal cinema al design, dalla letteratura alla fotografia, non è estranea a tali interrogativi, alle analisi e alle riflessioni sul tema, attraverso la potenza dei suoi mezzi espressivi, comunicativi e concettuali. A Spazio CUT è in corso la mostra until it rains, curata da Maximilian Pellizzari e Leonardo Cuccia, che vede affiancati i due giovanissimi artisti Masatoshi Noguchi e Alexander Wierer e che si propone di affrontare tramite un progetto artistico site-specific il complesso rapporto uomo -natura: la mostra mette infatti al centro delle sue opere la condizione contemporanea di instabilità che contraddistingue tale rapporto e la necessità di sostegno reciproco nel contesto delle ecologie umane. Lo spazio CUT – per chi non lo conoscesse – si trova all’interno del parrucchiere Salone Cocò a Bolzano e promuovere le discipline artistiche e le forme di espressione contemporanee, presentando artisti locali e internazionali in mostre ed eventi. La mostra rimane visitabile fino al 31 agosto, dal lunedì al venerdì, in via della Rena 17 (dalle 10 alle 17).Noguchi e Wierer allo Spazio Cut

Masatoshi Noguchi (Tokyo, 1988) è un artista che vive e lavora a Berlino dal 2013. Le sue opere sono state esposte al Magma Maria di Offenbach am Main (DE) nel 2021, al Ranzan Studio di Saitama (JPN) nel 2019, al FuturDome di Milano (IT) nel 2019, al Ventilator di Berlino (DE) nel 2018, al Namisagashitekkara di Kyoto (JPN) nel 2016 e all’HKW di Berlino (DE) nel 2014. Alexander Wierer (Bressanone, 1989) è un artista che vive e lavora a Sarns/Sarnes (IT). Le sue opere sono state esposte alla Stadtgalerie Brixen (IT) nel 2021; a Villa Messner (IT) nel 2020; al Kunstmuseum Gelsenkirchen (DE) nel 2019; alla Cité Interna-tionale des Arts Paris (FR) nel 2018; al Teatro Poliziano, Montepulciano (IT) nel 2017 e al CAFA, Beijing (CHN) nel 2015.

L’esposizione until it rains raccoglie una serie di assemblaggi realizzati da Noguchi e Wierer con “objet trouvé” e readymade naturali che si fondono in opere processuali – quindi non statiche. until it rains – ci dicono infatti  i curatori – è intesa come un sistema in cui le singole parti si sviluppano in relazione l’una all’altra e possono cambiare o scomparire durante il periodo della mostra. Ne emerge una visione in cui l’interdipendenza tra i due mondi, umano e naturale si rivela come un processo trasformativo, di reciproco adattamento e integrazione: un processo aperto e in divenire e quindi vitale.Noguchi e Wierer allo spazio CUT

È interessante sapere che le opere in until it rains sono state create contemporaneamente dagli artisti e presentano diverse contaminazioni tra loro: elementi e materiali di Noguchi ritornano nell’opera di Wierer e viceversa. La scelta del titolo evocativo della mostra vuole fornire due prospettive sulla precarietà della relazione tra uomo e natura, mostrando diverse visioni sull’interconnessione della sfera dell’agire umano con altre specie e la natura – come ci dicono i curatori: “se da un lato la pioggia può causare un’inondazione, allo stesso tempo rappresenta la nostra dipendenza dalle risorse naturali. “Finché non piove”, l’essere umano continuerà ad agire, determinando nuovi equilibri o disequilibri con il sistema vivente”.

Credits. foto 1,3 Tiberio Sorvillo; foto 2 Martino Stelzer

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