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June 30, 2022

Pergine Festival 2022: tra iIbridazione e transdisciplinarietà

Maria Quinz

Sempre più ibridi, sempre più plurali, sempre più transdisciplinari”.

È con questo motto che il Pergine Festival 2022 ci accompagna alla scoperta del programma di eventi che quest’anno tornerà ad animare l’estate trentina dal 1 al 16 luglio. Si evoca e si riafferma, con queste parole, la natura multidisciplinare del Festival, che da diversi anni a questa parte – siamo oggi alla 47° edizione – unisce sotto l’ala di un unico “meta-evento”, differenti discipline, dal teatro alla danza, dalla performace alla musica e ai new media, in una pluralità di contributi e voci e con la partecipazione di artisti e autori di varia provenienza e formazione, che portano in scena i loro lavori più attuali, non di rado in anteprima e site-specific, specchio della loro personale visione sulla contemporaneità.  

Eventi in cui l’ibridazione e la commistione dinamica di linguaggi, tecnologie, narrazioni, prospettive sono materia fondante e che in quest’edizione in particolare – dopo i due anni segnati dalle restrizioni della pandemia – tornano nuovamente a far pulsare di vita i luoghi: i teatri, le piazze e le vie, fuori e dentro, Pergine.  E tornano “sempre più” – come viene ripetuto per ben tre volte nel motto che fa da apripista al festival – perché lo slancio verso il futuro, con il desiderio di fare, di sperimentare, intersecare sguardi, esperienze ed emozioni, è oggi potenziato all’ennesima potenza, dopo le chiusure subite dall’intera collettività, che hanno, in particolare, fortemente penalizzato – come tutti ben sappiamo – il settore dell’arte e dello spettacolo. E questo in virtù di una visione dinamica della cultura e dell’arte, come risultato della coesistenza di diversi linguaggi “ibridati” in uno spazio culturale comune. In quest’ottica, più affollato e variegato sarà lo spazio culturale, più sarà denso e complesso il sistema originato da esso e accurata la sua rappresentazione del mondo che ci circonda. ©Giulia_Lenzi_02

Così spiega la direttrice artistica Carla Esperanza Tommasini: «Con il 2022 si inaugura un nuovo percorso artistico triennale, che si incentra sul rilancio della cultura, sul sostegno agli artisti e ai processi di ricerca. Il festival si fa promotore di pratiche che riflettono sulla società contemporanea attraverso produzioni e progetti che rispecchiano la realtà artistica nazionale e internazionale con un focus sulla nuova drammaturgia, la multidisciplinarietà dei linguaggi, la creazione per lo spazio pubblico e le nuove forme per il teatro. L’obiettivo di Pergine Festival è creare un’offerta culturale unica e trasversale, favorendo la crescita di un pubblico curioso, aperto alla contemporaneità e a esperienze artistiche insolite».

Pergine torna così “all’ordinaria straordinarietà” abitando lo spazio urbano, portando i suoi linguaggi, colori e luci in contesti pubblici e privati, che cambiando statuto, si trasformano in luoghi dello spettacolo, tra questi: l’Ex rimessa carrozze, Palazzo Gentili Crivelli, Palazzo Hippoliti, il Teatro Comunale, il Teatro Don Bosco e Piazza Fruet, dove sorgerà una sorta di “oasi urbana”: spazio temporaneo e hub del Festival, corredato con sdraio e un punto bar – il Festival Bar con orario 19.00-00.00 (chiuso lunedì e martedì) – e che diventerà palcoscenico di una serie di eventi gratuiti aperti alla cittadinanza, tra cui concerti, dj-set e interventi artistici.

Ma veniamo al Festival e alla carrellata di eventi. Si parte con “Eutopia” di Trickster-P, un mix di performance, installazione e game design che invita il pubblico a esplorare un nuovo modo di “fare insieme”. La performance verrà replicata l’1 e 2 luglio alle 18.30 e domenica 3 luglio alle 18.30 e alle 21.30. La serata di venerdì 1° luglio è invece dedicata a Martina Badiluzzi con lo studio di “Penelope”: in uno spazio vuoto, una donna riflette sulla sua prima storia d’amore, osserva se stessa in relazione a un uomo e ne deduce d’essere stata una Penelope. A seguire, in piazza Fruet, la musica degli UnderlegginsLorenzo Morandini_© Giulia Lenzi (3)

Sabato 2 luglio, dopo la replica di Trickster-P, tocca a Lucia Calamaro: alle 20.30, porta in scena al Teatro Comunale il suo “Darwin inconsolabile”, la storia di una donna sola che simula la propria morte (così come fanno alcuni animali) per conquistare l’attenzione dei figli distratti. Chiude la serata in centro storico dj Violenzo Psichedelico.

Domenica 3 luglio, la giornata di Pergine Festival inizia al mattino con il trekking di Luca Stefenelli/Montanamente. La prima tappa di “S-velare paesaggi” ci porterà alla scoperta del Conoide di Susà, alle pendici della Marzola. Alle 20.30, Fabrizio Saiu è invece all’Ex Rimessa Carrozze per il debutto nazionale di “Métron extended”, un concerto-performance che fonde musica, movimento e tecnologia. Chiudono la prima settimana del festival i Toolbar in piazza Fruet.

La seconda settimana di Pergine Festival si apre mercoledì 6 alle 20.30 con l’anteprima di “Giacomo”. Teatro dei Borgia porta in scena il discorso politico di Giacomo Matteotti, mettendo a confronto due dei suoi interventi in Parlamento.

Giovedì 7, comincia la restituzione di “Soft skills but strong”, il percorso fatto di incontri e scambi dell’artista ElisabettaConsonni con persone e gruppi del territorio alla ricerca di pratiche e competenze. Repliche il 7, 8, 9 e 10 alle 18.30, 20.00 e 21.30. Sempre giovedì 7, alle 20.30, Filippo Porro e Simone Zambelli sono all’Ex Rimessa Carrozze con “Ombelichi tenui. Ballata per due corpi nell’aldilà”, una riflessione in danza sui temi dell’allontanamento e dell’avvicinamento. La serata si chiude con Degrado da radici & Bianca a partire dalle 21.30 in piazza Fruet.DARWIN_INCONSOLABILE-DARWIN_INCONSOLABILE (2)

Venerdì 8 luglio alle 18.30 e alle 19.45 arriva in piazza Municipio Sauf Le Dimanche con “Harvest”: i tre performer del collettivo hanno trascorso una settimana in residenza a Pergine, chiedendo agli abitanti della città di donare loro un gesto. Alle 20.30, MopStudio presenta “Augmented Me”, spettacolo che mette insieme danza, musica e nuovi media. La musica in piazza Fruet è invece quella indie-alternative rock dei Cosmetic.

Sabato 9 luglio, Nana Francisca Schottländer è alle 10.00 in Sala Maier per la partenza di “Heavy Kinship # 9: Water, Flesh and Rock”, un incontro intimo tra corpi umani e corpi minerali, tra roccia e carne (replicato il giorno successivo alla stessa ora). Alle 20.30, Bluemotion/Giorgina Pi propone “Tiresias”, tratto dal testo “Hold your own” di Kae Tempest. La piazza è invece tutta per dj Remo’o, fra world music, house e funk.

Domenica 10 luglio si apre con le repliche di Nana Francisca Schottländer ed Elisabetta Consonni. Alle 20.30 segue Malmadur con l’anteprima di “Bildung”, uno spettacolo sul tema dell’imparare come unico modo per diventare se stessi, e alle 22.00 Lorenzo Maragoni con quella di “Questa cosa che sembra me”, un monologo poetico con tracce comiche.

Mercoledì 13 luglio alle 19.00, “La Möa” di Lorenzo Morandini inaugura la terza settimana di Pergine Festival. “La Möa”, che nel dialetto della Val di Fiemme indica un piccolo specchio d’acqua, è uno spettacolo itinerante di danza nato al termine del primo lockdown. A seguire, alle 20.30 al Teatro Don Bosco, arriva Teodoro Bonci del Bene con “Dati sensibili: New Constructive Ethics”, spettacolo presentato a Genova all’interno del G8 PROJECT.

Giovedì 14 luglio (e in replica il 15 e il 16) c’è Neja Tomšič con l’anteprima di “Tea for five: Opium Clippers”, una performance ispirata alla tradizionale cerimonia cinese del tè. Alle 20.30, va invece in scena in anteprima nazionale al Don Bosco la “Poetica” di Franco Arminio e Tindaro Granata, una mappa “umanografica” dei paesi italiani. A seguire, in piazza Fruet, i Cacao.Macarena Recuerda Shepherd_Watching Machine

Venerdì 15 luglio, dalle 10.30 alle 13.30 e dalle 14.30 alle 17.30, workshop sull’accessibilità culturale a cura dell’associazione Fedora in collaborazione con Maria Chiara Ciaccheri. In serata, arriva al Don Bosco Macarena Recuerda Shepherd con la prima nazionale di “The Watching Machine”, performance che gioca sulle illusioni ottiche. Chiude la giornata la musica di Johnny Mox.

Sabato 16 luglio, ultimo giorno di Pergine Festival 2022, si apre con la seconda parte di “S-Velare paesaggi” di Luca Stefenelli/Montanamente, questa volta sul percorso che da Nogarè conduce alla località Buss. Indaga la natura nel suo rapporto inscindibile con l’essere umano anche lo studio “La Buca” di Leonardo Delogu/Dom-, performance itinerante con partenza alle 18.30 dal Teatro Don Bosco. Dopo la replica di “Tea for five”, gran finale alle 21.30 in piazza Fruet con Bim Bum Balaton, progetto del dj bassanese Tobia Fiorese. 

 

Immagini: Nana Francisca Schottländer; © Giulia Lenzi; Lorenzo Morandini © Giulia Lenzi; Darwin inconsolabile; Macarena Recuerda Shepherd Watching Machine

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