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May 25, 2022

Livre d’Or 14. Zirmerhof

Anna Quinz
Livre d'Or - il "libro degli ospiti" secondo la lingua francese - è una mappa emotiva dei luoghi dell'accoglienza altoatesina. Un racconto - di hotel in hotel - scritto per fermare tutto ciò che qui è stato visto e sentito, un diario di viaggio, una testimonianza di passaggio, una dedica personale e sentimentale a tutti quegli hotelier visionari capaci di creare luoghi di sospensione ed evasione - magari anche fugace e momentanea - dal valore inestimabile.

La prima cosa la casa del prato. Ospitale pagoda nel verde, apre le sue porte al nostro arrivo e ci avvolge nel profumo intenso del legno che la riveste in ogni centimetro.

La forma circolare asseconda il nostro arrivo, impossibile non fermarsi e poi girare in tondo su noi stessi per lasciare che ogni dettaglio, dentro e fuori dalle ampie vetrate, arrivi a fondo nello sguardo e nel respiro. La mano dell’architetto e designer che ha immaginato questo spazio è discreta presenza nelle vene vive del legno, nelle lampade che illuminano la sera, nelle texture dei tessuti che rivestono tappeti, poltrone e divano. Che questa mano esperta sia anche e sopratutto sensibile e generosa è subito chiaro, che ami questi luoghi e questa natura da replicare e rispettare in arredi e decori, lo è altrettanto. A noi sembra di vederlo, l’architetto visionario con la sua barba lunga e gli occhi gentili, mentre nel prato ancora vergine può già intravedere queste presenze nascere e crescere, come materia viva e organica, nuova parte integrante del morbido paesaggio di questa piccola silenziosa montagna. Con i nostri occhi nei suoi occhi, provando a vedere ciò che anche lui ha visto, ci lasciamo finalmente riposare, a piedi nudi e felicemente accoccolati nella delicata ninna nanna del cirmolo.Zirmerhof2020_6446

Dal letto, il mattino dopo fa la sua apparizione attraverso la grande vetrata, come la scenografia di un teatro montano perfettamente orchestrato da mente umana e cuore naturale.

In primo piano il prato selvatico, dietro la collina boscosa e dietro ancora le linee aguzze delle cime lontane. Infine, come immenso fondale, il cielo, che da quassù sembra ancora più grande. Il sipario si apre su un nuovo giorno e il nostro spettacolo privato ha inizio. Fiori e fili d’erba sono precisi ballerini che volteggiano all’unisono in perfetta sincronia. Prima inclinano tutti il capo a destra guidati dal vento impeccabile direttore d’orchestra. Poi, nel ritmo imbastito con precisione dai grilli, tornano a raddrizzarsi e a piegarsi a sinistra, continuando la loro corale coreografia incuranti di noi muti spettatori.

Con la cupola della nostra pagoda a guardarci le spalle, vorremmo star qui per sempre, ad ascoltare questa silenziosa mattinata danzante, respirando forte tutta l’aria e la luce che i polmoni possono contenere.

Ma c’è ancora tanto da scoprire qui intorno. Non solo montagna e panorama, Dolomiti e borghi tascabili. Dobbiamo allungare i passi e perlustrare ancora il resto della casa, antica ed elegante creatura alpina che della nostra accogliente casa nel prato è l’ospitale progenitrice.

leseeckeImmersa in un nulla pienissimo di cielo, di foglie, di alberi e del profumo inebriante di bosco e di prato, la casa del cirmolo è passato nel presente, è storia dell’accoglienza montana che fu e di quella che è ancora.

Tra vecchie Stuben perfettamente conservate e angoli riservati pieni di libri e piccoli oggetti da osservare uno ad uno, ogni passo è scoperta e curiosità, è voglia di perdersi nella deliziosa nostalgia dei villeggianti arrivati molto prima di noi e che, come noi, qui hanno trovato calma e ristoro, calore e sollievo. Ci attardiamo in biblioteca sfogliando antichi volumi e scoprendo la storia di famiglia della casa che ci ospita, risaliamo lungo le scale tra le discrete piccole porte che nascondono ritiri amorevoli e privati, saliamo fin quasi in cima dove ci aspetta una veranda piena di piante, silenzio e luce infinita. Osserviamo l’orto rialzato e contempliamo il lentissimo crescere di erbe, fiori e piccole delizie che forse incontreremo ancora durante il nostro soggiorno.blumennische_MG_9422

Restiamo all’aperto e torniamo nel verde infinito che circonda la casa. Un piccolo tavolino solo per noi, un lettino slanciato verso l’orizzonte, un piede a mollo in piscina… quanta bellezza c’è da vivere qui, mentre l’aria fresca  pizzica appena la pelle e rincuora anche la più torrida giornata d’estate.

Quando la sera arriva, è la Stube più regale ad aspettarci per cena. Il legno qui è chiarissimo, la luce morbida e squisitamente romantica.

Zirmerhof (14)Le sedie, ognuna con la sua particolare personalità, sono piccoli gioielli di intarsio e fantasia e il grande affresco racconta leggende misteriose: non serve altro, mentre gustiamo la raffinata e confortante cucina di montagna che lentamente ci accompagna, piatto dopo piatto, verso la notte.

Ritirarci nuovamente nella nostra casa nel prato è una gioia, il legno ci aspetta e ci accoglie con grazia, la luce si fa sempre più fioca, il sonno migliore arriva, mentre l’ultimo filo d’erba là fuori fa il suo inchino e si ritira nel buio. Ma noi non possiamo rendere omaggio al suo meritato commiato. Nel silenzio assoluto e nel letto più morbido, ormai, dormiamo già.

Grazie. Siamo stati bene qui,

Anna Quinz

 

Zirmerhof
Redagno di Sopra 59
39040 Redagno – Aldino
zirmerhof.com

 

Foto: Max Rommel

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