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April 28, 2022

Guardando al futuro: i primi 70 anni
del Trento Film Festival

Maria Quinz

Il volto di una giovane donna seducente e misteriosa – novella Ondina – emerge da un lago scuro; poco oltre, un’imponente montagna dolomitica si rispecchia, algida e statuaria, in un squarcio luminoso tra le acque. Il manifesto della 70. Edizione del Trento Film Festival – Montagne e culture – è frutto del tratto inconfondibile del grande fumettista Milo Manara, che – forse non tutti lo sanno – è originario di Luson, in Valle Isarco. Un’illustrazione dove natura e immaginazione, bellezza e mistero, realtà e mito, convivono insieme: tutti attributi propri del linguaggio del cinema fin dalle sue origini, così come della montagna, luogo poliedrico e primordiale, che da sempre attrae scrittori e artisti, poeti e registi oltre che esploratori e studiosi di tutto il mondo, nel tentativo di raccontarne – e viverne – l’impenetrabile e sfaccettata essenza. 

Con il fiorire della primavera e il ritorno a una dimensione di vita più libera e aperta alla socialità, dopo due anni segnati dalle restrizioni della pandemia, il Festival ritorna ad animare Trento dal 29 aprile all’8 maggio e – finalmente – a richiamare in città e nelle sale, un vasto pubblico da tutto il mondo e di tutte le età, bambini compresi, con un’esplosione colorata e variegata di proiezioni in programma (con 120 film), più di 150 eventi in diverse location, tantissimi ospiti prestigiosi, tra cui: Brunello Cucinelli, Reinhold Messner, Hervé Barmasse, Tamara Lunger, Mauro Corona, Laura Rogora, Paolo Cognetti, Paolo Nespoli e i Marlene Kuntz.TORN_70 TFF_Alp&ism

Il Festival si rinnova e si reinventa nel festeggiare oggi i settant’anni della sua fondazione, riaffermando l’importanza di avere e – sentire – il proprio pubblico in presenza, in continuità con lo spirito che lo ha animato, fin dalle sue origini: un festival pionieristico dal respiro internazionale che era stato ideato nel 1952 come atto di rinascita dopo gli anni difficili della Seconda Guerra mondiale all’interno di una realtà piccola e periferica, ma fortemente fertile culturalmente e ricca di risorse umane e che oggi, nuovamente, rinasce nel segno della sua storia, rivolgendosi in particolare alle nuove generazioni e guardando avanti, al futuro, prossimo e lontano. 

Il Festival si apre con l’anteprima assoluta del restauro di “Italia K2″ (1955), con le riprese dell’alpinista e regista Mario Fantin – che ha partecipato per ben 22 volte al festival, e a cui verranno dedicati una serie di omaggi e proiezioni – realizzato dalla Cineteca di Bologna in collaborazione con il Centro di Cinematografia e Cineteca del CAI. Ad arricchire i festeggiamenti si unisce un’altra importante ricorrenza che riguarda proprio il CAI, Club alpino italiano -  tra i fondatori, oltre che protagonista, del Trento Film Festival fin dalle origini e che festeggia, a sua volta, i suoi settant’anni di vita, promuovendo da sempre, così con il festival, l’amore e la cura della montagna in tutte le sue forme e che porta in quest’edizione una serie di eventi e partecipazioni come la mostra: “Senza posa. Italia K2 di Mario Fantin. Racconto di un’impresa”.

Con un’altra mostra importante, “Scalare il tempo, 70 anni di Trento Film Festival”, allestita negli spazi de le Gallerie di Piedicastello, curata dalla Fondazione Museo storico del Trentino e del Trento Film Festival, verrà proposto un percorso espositivo affascinante e ricco che racconta la storia della kermesse trentina dal 1952 ad oggi, mettendo a confronto tre mondi comunicanti tra loro – la montagna, il Festival, il cinema – con una serie di installazioni visive e sonore che rievocano le magiche atmosfere del passato, ma anche rarità di oggi e di ieri, come oggetti e cimeli e spezzoni di pellicole, pietre miliari della storia del cinema di montagna. La mostra sarà inaugurata il 22 aprile e rimarrà aperta fino al gennaio 2023.DARK RED FOREST_70 TFF_Concorso

Se quest’edizione del Festival “guarda al futuro”, riportando alla luce la storia e le tante e fruttuose esperienze e sinergie del passato, non poteva mancare in cartellone un’ampia proposta di eventi dedicata ai più giovani tra il pubblico. T4 Future è la sezione del Festival che raccoglie al suo interno tutta una rosa di manifestazioni dedicate alle nuove generazioni, per le scuole e le famiglie: si va dalle proiezioni ai laboratori, dalle attività creative alle presentazioni di libri – come il “Manuale per giovani stambecchi”(Salani e Cai Editore) e “Il pianeta di Greta” (Einaudi)  – vincitore della sezione “Libri per ragazzi” del Premio ITAS del Libro di montagna 2022 - e agli incontri di approfondimento con esperti su tematiche come lo sviluppo e gli stili di vita sostenibili, la cittadinanza attiva e la salvaguardia dell’ambiente. Gli eventi saranno ospitati negli spazi del MUSE – Museo delle scienze di Trento; si parte sabato 30 aprile con lo spettacolo Open Air Circus a cura degli amici della scuola di circo Bolla di sapone, con esibizioni di acrobazie, equilibrismo e giocoleria.

Numerosi saranno anche gli appuntamenti che “lanceranno il pubblico” in un viaggio attraverso lo spazio, «che è, per eccellenza, la destinazione futura», come spiega Emilio Cozzi, giornalista, autore e divulgatore di cultura video-ludica e innovazione tecnologica, che condurrà due eventi di primo piano della sezione Destinazione… Futuro, in sinergia con il MUSE: “Donne oltre l’orizzonte”, con Marcella Salussolia, ingegnere che per Thales Alenia Space si occupa della progettazione del Lunar Gateway, la base in orbita cislunare che supporterà i prossimi pellegrini selenici e con Patrizia Caraveo, dirigente di ricerca all’Istituto nazionale di Astrofisica (INAF) e premio “Enrico Fermi” 2021; e “Astronave Terra”: il futuro del nostro Pianeta osservato da sopra il cielo con Paolo Nespoli, ex astronauta Esa, protagonista di tre missioni a bordo della Stazione spaziale internazionale, che racconterà la sua esperienza e il cambio di prospettiva su presente e futuro vissuto dalle “alte sfere”.FIRE OF LOVE_70 TFF_Concorso

Guardare al futuro significa anche preoccuparsi del pianeta: nella speciale serata evento Karma Klima: la fuga, Marlene Kuntz si esibiranno dal vivo con un’insonorizzazione si immagini e video a cura di Lorenzo Letizia. Karma Klima è un progetto al quale collaborano artisti e cooperative di comunità verso modelli di riqualificazione sostenibile. Per concludere ricordiamo che anche nel salotto letterario di Piazza Fiera si svolgeranno tantissimi eventi per tutto l’arco del festival nell’ambito di Montagna di libri, con incontri con autori e autrici in collaborazione con il Premio ITAS del libro di Montagna. Tra gli ospiti più attesi, Paolo Cognetti che parlerà del suo ultimo libro “ La felicità del lupo”.

Non potendo citare tutti i numerosissimi eventi e film del Festival, vi rimandiamo al calendario online sul sito trentofestival.it.

 

Immagini: Wild Man, Torn, After Antartica, Fire of Love

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