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April 15, 2022

Wunderkammer: dare spazio a moda e creatività sostenibili a Trento

Francesca Fattinger

Wunderkammer, o stanza delle meraviglie, è un termine che nasce nel Cinquecento e indica lo spazio in cui i collezionisti usavano raccogliere, collezionare ed esporre oggetti bizzarri e curiosi, da elementi naturali ad artefatti, che raccolti in giro per il mondo sapessero stupire, incuriosire ed essere appunto fonti di meraviglia.

Sono le 9 di mattina e mi preparo per bussare alla porta di una boutique che da qualche mese sta trasformando la strada di casa: “Wunderkammer @TheGoldenCircus” si staglia sulla vetrina al numero 124 di via del Suffragio a Trento. È una sensazione strana quando uno spazio vuoto della via che percorri diverse volte al giorno e su cui puntualmente ti cadeva distrattamente l’occhio si riempie di meraviglia, di colori, di stoffe, di oggetti e di una luce che li accarezza e dà voce alle loro storie, storie che vengono da lontano e ti sussurrano tutta la loro forza. 

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Incontrare Sonia Spampinato nel suo spazio è davvero come farsi accompagnare mano per mano a ripercorrere un viaggio appassionante che è un intreccio continuo di tempo, di cura, di materiali, di città, di persone e di storie: da Milano a Berlino, da New York al Giappone, dalla Francia fino in Messico. È un viaggio talmente entusiasmante che quando superi la soglia del suo negozio ti sembra di perdere la cognizione del tempo e di fermarti in una bolla profumata, una parentesi di vita che è un luogo accogliente in cui poter rallentare e davvero so-stare. Mentre chiacchieriamo di come è nato Wunderkammer, l’attuale progetto locale di The Golden Circus, la conversazione è puntellata di parole chiave importanti che ci accompagneranno fino al momento finale del saluto: creatività sostenibile, lotta alla cultural appropriation, economia circolare e partecipata, persone e storie da raccontare.

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Sonia, da una laurea in Scienze forestali a una in Sociologia, passando per anni di esperienza come fashion buyer e ricercatrice di tendenze, è una treasure hunter, una ricercatrice di tesori. 
Dal 2010 li cerca, li colleziona e li vende. Il progetto The Golden Circus è nato a Berlino più di una decina di anni fa volendo dare vita a uno spazio di vendita per la sua collezione che non fosse statico ma un vero e proprio spettacolo itinerante, una realtà che fermenta ed evolve dando continuamente spazio allo stupore. È un inno a una moda che può essere sostenibile e divertente, colorata, originale e accogliente. 

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The Golden Circus data la sua anima fluida e dinamica ha preso un nuovo nome appena si è trovato a fermarsi nel centro storico di Trento, un nome che potesse parlare alla comunità del luogo e ne potesse assorbire delle caratteristiche per adattarsi e rinnovarsi al contempo: e così è diventato Wunderkammer. Pensate anche a voi e al vostro nome, vi rappresenta ancora o sarebbe l’ora di cambiarlo? Come sarebbe bello essere un po’ come The Golden Circus e poter viaggiare e trasformarsi mantenendo sempre i propri punti saldi e perché no cambiare nome per rispecchiare queste novità? 

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Il vintage nella Wunderkammer è selezionato da Sonia capo per capo, in una ricerca costante che dura da più di 10 anni; la cosa straordinaria è che interrogata su ogni pezzo ti sa dire da dove proviene e te ne racconta la storia: ecco una parola già usata più volte nell’articolo e che tra le labbra e negli occhi di Sonia si colora di sfumature nuove e importanti. Le storie sono quelle che sente quando va alla ricerca di nuovi tesori e li compra per la sua boutique o quando una persona entra in contatto con un pezzo e lo arricchisce delle proprie o quelle di chi entra e le racconta della propria vita o della propria giornata attirata da un oggetto esposto o quelle che sente scivolare attraverso la vetrina di chi passando si sofferma su un dettaglio. Le storie sono le reazioni dell’incontro tra un capo d’abbigliamento o un oggetto di design e le mani o gli occhi delle persone che ne sono attirate: tutto si gioca in quell’attimo, in quell’incontro, in quel contatto. Ed è per questo che oltre a vendere abiti e oggetti vintage il suo spazio accoglie anche oggetti di designer contemporanei a cui Sonia offre, oltre a uno spazio di esposizione e di vendita, anche assistenza nella creazione di una collezione unica e rispondente alla propria identità: cosa succede se questi oggetti vengono inseriti nella dinamica quotidiana della città? Tra gli orecchini a clip vintage ad esempio possiamo trovare anche ceramiche di design, anelli e collane di ottone e argento riciclati e saponi bio, che possono venire anche dall’altra parte del mondo. 

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Se dovessi sintetizzare in poche righe cos’è per me Wunderkammer vi direi che è l’occasione per comprare e quindi indossare abiti con la consapevolezza del valore del lavoro nascosto in ogni tessitura e della forza delle storie che l’hanno accompagnato fino ad incontrarmi. Ma anche la presa di coscienza che un giorno il viaggio di quegli abiti potrà proseguire ancora e ancora conservando traccia della mia vita e perché no… girare la pagina per continuare la scrittura del loro racconto che è ormai un po’ anche il mio!

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Trovate informazioni ulteriori sul progetto di Sonia sul suo sito e sulle pagine Facebook e Instagram dedicate: sbirciate tra le foto, sono sicura che non vedrete l’ora di andarla a trovare e di farvi rapire dai suoi meravigliosi kimono per un intraprendere viaggio senza tempo attraverso una sola carezza.

Foto di Elisa Vettori

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