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March 4, 2022

Il mondo colorato di Bric Collection tra design e moda

Francesca Fattinger

briciola: (s. f.) derivato dal latino brisiare “rompere”, piccolissima quantità di qualcosa; anche figurale; briciolo, frammento, frantume, granello, minuzzolo, pezzetto, pochino, scheggia, zinzino. 

Immaginate di avere le mani colme di briciole di ogni forma, granelli colorati, pezzetti tutti diversi tra loro, schegge di un tutt’uno più grande di cui mantengono la struttura ma che parlano anche una lingua tutta loro; immaginatele di nuovo queste briciole e immaginatele fatte di materiali diversissimi tra loro, dalla stoffa al PVC, dal cemento al legno; ora pensatele in movimento tra le mani di Elisa Vinciguerra, graphic designer e artigiana trentina, vicepresidente di Spazio Off e mamma di Bric Collection, che dalle sue “bric-iole” crea nuovi mondi da utilizzare, da indossare, da abitare. 

- PVC 01

La sua idea è proprio questa: che da un’unica idea iniziale possano nascere tanti progetti diversi, come briciole che danzano nell’aria e che si mescolano di nuovo dando origine a loro volta a nuove contaminazioni. Ecco che la prima delle parole chiave che guida Elisa nella sua ricerca è proprio “contaminazione”, come risposta alla necessità di non chiudersi in se stessa e limitarsi alle sue idee, ma aprirsi a collaborazioni con altri e altre artiste e artigiani. È solo facendo dialogare mani e menti che le idee si moltiplicano e fioriscono! Idee che nascono innanzitutto dalle sue mani che si muovono, cercano, toccano, tagliano, cuciono, stampano, che essenzialmente sperimentano in continuazione. Un bisogno di “sperimentazione” che nasce dal fatto che nella sua formazione da grafica al DAMS di Bologna la sua manualità ha un po’ sofferto. Proprio per mantenere viva questa sua parte manuale a casa ha cominciato a cucire. È stato durante il suo successivo percorso formativo in Alta Formazione Grafica che ha poi avuto la possibilità di recuperare striscioni pubblicitari in PVC e con questi materiali di unire le sue due passioni di grafica e di cucito. Sono nati così i porta tabacco, uno dei suoi cavalli di battaglia, insieme alle buste, agli svuota tasche e alle tovagliette per la colazione.  

abat jour in cemento

Quest’anno il marchio Bric Collection compie undici anni; in questi anni si è trasformato evolvendosi anche a seconda dei bisogni a cui Elisa sentiva la necessità di rispondere. Ecco perché “creatività” è la terza parola-guida del suo lavoro. Essere creativi significa proprio questo: sapersi modificare, trasformare e colorare in continuazione di nuove sfumature. In questo arco di tempo Elisa ha sperimentato vari materiali, essendo sempre stata attratta dall’aspetto materico e dal riuscire a farsi guidare dalle caratteristiche intrinseche del materiale per creare nuovi oggetti: è lui che parla e lei non fa altro che dargli voce modellandolo. 
È passata quindi dal legno lavorato con il taglio laser, per la realizzazione di spille, anelli e orecchini, al cemento, con cui ha creato una linea di gioielli e lampade, fino all’incisione e a varie tecniche di stampa.

timbri in incisione

Queste ultime sono state anche protagoniste di un laboratorio di stampa botanica allo Spazio Piera di Trento, un’occasione per mettere in atto sia la “contaminazione” che la “sperimentazione” in un dialogo libero, aperto e giocoso con le persone che vi hanno preso parte. Tenete d’occhio le iniziative di Spazio Piera, perché verrà riproposto nei prossimi mesi, quale più bella occasione per immergersi nel mondo di Elisa?

calamite_gioeilli_in cemento e legno

 

Nel 2020, durante la pandemia, l’attenzione per i materiali di recupero è diventata sempre più centrale nel suo lavoro: tutto è partito grazie a un progetto di volontariato, per cui da t-shirt e abiti vecchi, recuperati tramite una call, ha realizzato mascherine, il cui ricavato è andato al Punto d’incontro per i senza fissa dimora. Dopo questa iniziativa Elisa si è avvicinata al mondo della Fashion Handmade, dando vita al sogno, restato troppo a lungo nel cassetto, di creare una linea di moda griffata Bric Collection.

collezione vintage_ph_StefanoPradel_model_BeatriceElenaFesti

I suoi vestiti rispondono allo stesso processo creativo messo in atto con gli altri materiali: qui è la stoffa a parlare e lei a rispondere, assecondandola e assecondando le necessità dei corpi che l’andranno ad abitare. Per questo le taglie dei suoi abiti sono uniche e possono potenzialmente stare bene a tutte e tutti, inoltre sono adattabili con una rifinitura su misura su chi decide di acquistarli. 

collezione vintage_ph_Waldenphotostudio_model_ElinaChristodoulaki

Le sue creazioni sono acquistabili su Etsy, contattandola direttamente sulla sua pagina Instagram o ai mercatini a cui partecipa periodicamente: ricordate che ogni pezzo di abbigliamento, siano abiti o accessori, sono pezzi unici. Ancora una volta un’attenzione particolare va all’aspetto materico e alla sua storia, soprattutto perché Elisa non acquista stoffe nuove a metraggio ma le va a scovare nei mercatini o da chi si vuole liberare di vecchi abiti. Vecchie stoffe che vengono riconvertite in qualcosa di nuovo ma che accarezzate raccontano ancora tutte le storie di chi le ha indossate e del mondo attorno a loro.

Turbante_ph_StefanoPradel_model_BeatriceElenaFesti

Elisa adesso sta lavorando alla nuova collezione estiva, con una serie di canotte con dettagli presi da foulard vintage; io non vedo l’ora di sbirciare tra le sue creazioni per colorare la mia primavera e la mia estate, e voi? 

Foto: turbante e collezione vintage di Stefano Pradel_modella Beatrice Elena Festi (1, 6), foto di Bric Collection (2-5,8), foto collezione vintage di Walden Photo Studio_modella Elina Christodoulaki (7)

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