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November 19, 2021

“In the blink of an eye 4000″ alla 00A Gallery di Merano

Francesca Fattinger

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Queste 400 x sono più potenti di qualsiasi parola e mi sembrano la citazione più adeguata per aprire questo articolo e parlare del progetto “In the blink of an eye 4000” di Alfredo Meschi e Massimo Giovannini che questo weekend, il 20 e 21 novembre, sarà ospitato alla 00A Gallery di Merano. 

Già semplicemente con l’azione di colpire per 400 volte la x sulla tastiera mi sembra di entrare nel processo che questo progetto vuole attivare, per comprendere come un segno così semplice possa nascondere livelli e riflessioni che dalla nostra finitezza inglobano questioni complesse e fondamentali e perché no l’infinito stesso.

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La prima domanda che probabilmente sorgerà spontanea è: per cosa sta la x? La x, ci ricorda Alfredo Meschi nel sito dedicato al progetto, è un segno semplice, lineare, una lettera neutra, la usiamo nelle nostre “to do list” quando finiamo qualcosa, per contarla o per ucciderla.
La x è un segno che Alfredo Meschi si è fatto tatuare 40.000 volte sul proprio corpo: come monito, come tentativo di restare cosciente, di non dimenticare, di non cadere negli episodi di amnesia che caratterizzano la nostra società, nemmeno per un secondo. 

40.000 animali, di cui la maggior parte marini, vengono uccisi ogni secondo nel mondo, solo per soddisfare il nostro palato. 40.000 migranti disperati hanno perso la vita in mare. 40.000 bottiglie di plastica contaminano ogni secondo l’acqua dell’oceano. E a Terra non va meglio, anzi il numero 40.000 continua a tornare e allungare la lista dei disastri ricordandoci la nostra precarietà.

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Alfredo Meschi con il corpo interamente invaso e ricoperto dalle sue 40.000 x si è trasformato, come artista contemporaneo e artivista, in un manifesto vivente contro la follia dell’Antropocene che purtroppo nel numero 40.000 può essere così tristemente sintetizzata. 

E non solo la sua pelle ne diventa messaggera, ma anche la pelle di chi ha deciso di entrare a far parte di questa comunità di artivisti. Sono più di 500 le persone che, fino ad ora, hanno deciso di diventare anch’esse messaggere, facendosi tatuare una o più x e lasciandosi ritrarre in un potente dittico fotografico in bianco e nero da Massimo Giovannini.  

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La sfida è ora quella di attuare un tour permanente in cui sempre più spazi d’arte contemporanea, musei, piazze e comunità vengano coinvolte. Per questo dopo la celebrazione al Macro di Roma il progetto viaggia e ha una sua tappa alla Gallery 00A di Merano 

Sarà qui che, durante una mostra evento, si potrà diventare parte integrante della performance e della comunità attraverso il tatuaggio live da 1 a 4 x sul proprio corpo, contribuendo in prima persona al raggiungimento di quota 4000, “per congelare sulla propria pelle il tempo della strage”. 

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Ogni partecipante che prenderà parte alla performance, facendo proprio il progetto “In the blink of an eye”, porterà le proprie personali motivazioni e aspirazioni, deciderà quante x tatuarsi e su quale parte del corpo, così come l’uso che ne vorrà fare e il significato più intimo che vorrà attribuire loro. 
Alfredo Meschi le disegnerà, un tatuatore professionista le trasformerà subito in tatuaggi permanenti e infine Massimo Giovannini catturerà l’espressione del viso e il dettaglio della nuova pelle.

Ma state attente e attenti: i posti per il tatuaggio sono limitati! Per avere maggiori informazioni e/o prenotarvi trovate i contatti in questa pagina.

Sarà un modo per entrare in quel “blink of an eye” e metterci la pelle e la faccia, per ricordarsi che non siamo altro che “one blink of an eye away from being fully awake” e che è proprio nel tempo infinitesimale di quei 100 millisecondi in cui sbattiamo le ciglia che 220 animali vengono uccisi.

Foto di Massimo Giovannini 

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