Culture + Arts > More
September 27, 2021
MalefiQa. Dissidenze Femministe Queer:
un festival itinerante a Trento
Francesca Fattinger
Sta per arrivare, sta per arrivare! “MalefiQa. Dissidenze Femministe Queer” è alle porte! Tirate fuori l’agenda, perché questo primo fine settimana di ottobre (1-2-3 ottobre) avrete una bella scusa per venire a Trento.
Sì, perché MalefiQa non è soltanto un festival itinerante che animerà la città con musica, laboratori, reading, brunch, presentazioni di libri, giochi di ruolo, ma è innanzitutto un’occasione per scoprire la città e noi stessǝ con nuovi occhi, per viverla e viverci, abitarla e abitarci, con l’aiuto di parole e storie di diritti e rivendicazioni LGBTQI+ e del femminismo intersezionale.
E non abbiate paura se queste parole vi sembrano un mondo lontano, un mondo che volete magari approfondire, ma di cui sapete poco, questo è un festival per tutti e tutte, per giocare, riflettere, ascoltare, ballare guidate da artistǝ, autorǝ, formatorǝ che ci accompagneranno alla scoperta di istanze e rivendicazioni comuni che hanno segnato le genealogie e il cammino dei diritti.
Questi tre giorni vogliono rappresentare davvero l’occasione per la creazione di spazi plurali e intersezionali e per la riscoperta di questi stessi spazi anche in noi, come qualcosa che ci portiamo dietro e dentro magari inconsapevolmente.
MalefiQa nasce proprio dalla volontà di fare di questi spazi un’occasione di incontro e scambio di storie, pratiche e relazioni. Fin dalla sua organizzazione grande è stato l’impegno per renderlo accessibile in termini culturali, economici, spaziali e linguistici, includendo esistenze e diversità altrui.
Il Festival, con il sostegno del Comune di Trento nell’ambito Piano Giovani di Zona 2021, nasce da un’idea del FuoriOrario Femminista in collaborazione con Associazione Te@, Glow e Sportello Antidiscriminazioni Trento, impegnati a vario titolo, sul territorio trentino, nel combattere le discriminazioni e nella promozione della parità di genere, della parità dei diritti per le persone LGBTQI+ e delle tematiche femministe.
Ne ho parlato con Carla, Serena e Alessia, voci del FuoriOrario Femminista, uno spazio informale di dialogo aperto, orizzontale e co-costruito sui temi del femminismo intersezionale e queer, che mi hanno permesso una prima immersione negli incontri multicolori di questo festival itinerante: quello che hanno voluto fare organizzando questo festival è stata la creazione di eventi che avrebbero voluto esserci nel loro territorio per non fare sentire nessuna e nessuno escluso. Secondo me questo è un meraviglioso punto di partenza, voi che dite?
Un’agenda ricca con temi che si toccano e si intrecciano, parole come corpo, identità e sessualità consapevole, sono solo alcuni dei fili che si intrecceranno e ci abbracceranno in questa tre giorni di workshop, arti performative e musica.
Si comincia venerdì 1 ottobre, 17:00-18:30, presso Pannoliamo, con il laboratorio su corpo e sessualità “Genital panik: alla (ri)scoperta della vulva”, dove Chiara Paoli, ostetrica e sessuologa, farà attraversare quello spazio di incontro/scontro con il proprio corpo, per ricostruire nuove geografie e narrazioni.
Sempre venerdì, ma dalle ore 19:15, a Palazzo Thun ci sarà l’inaugurazione ufficiale del Festival con il reading “STAR (Azione Travestite di Strada Rivoluzionarie)”.
Attraverso la musica della compagnia La Burrasca e gli interventi di Antonia Caruso, editrice di Edizioni Minoritarie e attivista transfemminista, e Alessia Tuselli, attivista femminista e queer e sociologa, attiva al Centro Studi Interdisciplinari di Genere e all’Università di Trento, verranno ripercorse le storie di Sylvia Rivera e Marsha P. Johnson, protagoniste della rivolta di Stonewall del 1969 e tra le fondatrici del movimento LGBTQI+ negli Stati Uniti.
Sabato 2 ottobre la giornata comincia alle ore 10:00 preso Pulk, con il workshop “Zinister portraits, laboratoria di esplorazione autobiografica con fanzinette” a cura di Elia Nadie, artista non binariə e con disabilità: grazie al collage, al disegno e alla parola Elia ci guiderà alla realizzazione di una zine personale per ragionare sul concetto di mostruosità, a partire dalla propria esperienza personale. Porta quello che desideri ritagliare: riviste, mappe, quotidiani, carta da parati, glitter e libri di ricette della nonna o del nonno si trasformeranno nel tuo personale zine!
Alle ore 15:00 partirà invece da palazzo Thun la caccia al tesoro LGBTQI+ “Riscopri la tua f(e)rocia”: un giretto per le vie di Trento attraverso sei tappe per sei personaggə nazionali, internazionali, storiche o contemporanee per celebrare la genealogia del movimento.
La giornata di sabato sarà conclusa alle 19:30 con il concerto dei Queen of Saba – duo elettronico astro-veneziano con appendici cyborg e anima analogica – che si esibiranno al Liber Cafè di Piazza Dante.
Domenica ci sarà l’ultima giornata e per chiudere in bellezza il festival ci aspettano due incontri.
Alle ore 10:30 a Palazzo Thun sarà il momento del brunch vegano e della presentazione del libro “Marina: noi, gli altri, gli animali”: con l’autrice Lucia Calzà dialogano alcune voci dal gruppo Fuoriorario Femminista: Serena Naim, antropologa, attivista femminista e queer, co-fondatrice dello Sportello Antidiscriminazioni di Trento, Carla Maria Reale, giurista e attivista femminista e queer, e Caterina Montani, neuroscienziata e attivista femminista e queer. I temi da discutere insieme saranno l’antispecismo, la sostenibilità ambientale e il femminismo.
Nel pomeriggio, il festival verrà chiuso con “Stonewall 1969 – A war story”, un gioco di ruolo a singola sessione. Stefano Burchi, creatore del gioco, e Silvia Libardi, giocatrice, attivista femminista e queer, ci condurranno alla scoperta della notte della rivolta di Stonewall del 1969, attraverso la vita di alcunǝ personaggǝ di finzione.
Per partecipare agli incontri è necessaria la prenotazione singola ad ognuno, ad esclusione del concerto. Per iscrivervi potete cliccare al seguente link: forms.gle/D1gPUbPui7rxQvtT9.
Trovate le informazioni sui canali Facebook e Instagram di Fuoriorario Femminista o potete contattarlǝ all’indirizzo fuoriorario@bruttocarattere.org
Foto: (1) Libro Star, foto credit: edizioni minoritarie ; (2) Queen of saba, foto ufficiale, (3) Compagnia LaBurrasca, reading musicato di “STAR”, foto credit: Paolo Realdon – Circolo fotografico Tina Modotti
Comments