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August 19, 2021

L’Haute Couture di Valentino incontra
lʼarte di Luca Coser

Stefania Santoni

La magnifica sfilata di Valentino a Venezia, tra i riflessi d’acqua alla luce del crepuscolo in uno spazio metafisico come quello de Le Gaggiandre, è stata una vera e propria esperienza immersiva e di dialogo fra gli atelier di moda e quelli dʼarte. Artisti e designer hanno saputo conversare e plasmare una nuova forma di bellezza che sa farsi portavoce di visioni, attitudini, emozioni. È stato come guardare un artista allʼopera, intento a riprodurre la sua ispirazione, a dare forma all’invisibile.

Ed è in questa tavolozza di colori dove i toni del tramonto si sono mescolati con quelli delle preziose stoffe che possiamo scorgere lʼarte di Luca Coser, artista visuale trentino che ho avuto il piacere di intervistare qualche giorno fa. 

Luca, mi potresti raccontare brevemente l’idea che c’è dietro al progetto creativo di Valentino “Des Ateliers”?

Una delle intuizioni di Pierpaolo Piccioli, direttore creativo di Maison Valentino, è che “la pittura sta all’arte contemporanea come l’Haute Couture alla moda”, da qui il desiderio di proporre un dialogo, uno scambio, un occasionale matrimonio tra la ricerca dell’Alta Moda e la pittura contemporanea, finalizzati alla realizzazione dell’attesissima Collezione Haute Couture autunno inverno 2021-22, collezione particolarmente importante per il mondo della moda in quanto la prima in presenza dall’inizio della pandemia e segnale di una forte e ispirata ripartenza del settore. Piccioli ha ideato il progetto e ha chiamato Gianluigi Ricuperati – noto intellettuale e scrittore italiano – come curatore e come significativo ponte di collegamento tra i due universi creativi e culturali. Insieme hanno selezionato un folto gruppo di artisti internazionali congeniali alla ricerca attuale di Piccioli, da una scrematura finale si sono definiti i 17 nomi scelti per la collaborazione, e tra questi il mio. La cosa mi ha sorpreso e subito entusiasmato.Ok1 2_1

In che modo la tua arte ha contribuito alla realizzazione di questo progetto?

Il primo contatto è avvenuto a Roma lo scorso inverno, nella sede romana di Maison Valentino a piazza di Spagna. Tutto il lavoro è partito da quell’incontro iniziale con Piccioli, dal dialogo intercorso, dalla condivisione delle nostre aspettative riguardo al progetto, dal conoscerci e conoscere i nostri grandi amori culturali. Abbiamo parlato di arte e moda, ma anche di cinema, di letteratura, di musica… abbiamo cercato delle affinità profonde, e le abbiamo trovate. Poi tutto è stato abbastanza facile, insieme abbiamo selezionato alcuni miei dipinti ed è iniziato il lavoro di “contaminazione”, in questo caso al di la di sviluppare il dialogo io ho fatto bene poco, l’ideazione e creazione del vestito sono state di Piccioli e dei suoi collaboratori. Osservare come nasce e come si concretizza un vestito di Alta Moda Valentino è stato entusiasmante, le competenze antiche e insieme contemporanee messe in campo dai designer, dalle sarte e dai sarti mi hanno fatto capire a fondo cosa significa “eccellenza italiana”.

Che cosa ti ha ispirato? E quali sono stati i materiali e supporti che hanno dato forma alla tua visione?

Inizialmente si era pensato ad un lavoro pensato appositamente per la collaborazione, ma poi ci si è accorti che la cosa più importante era “creare contaminazione” indagando più in generale la mia poetica. Da qui la scelta di alcuni dipinti già realizzati e presenti nel mio studio, che sono stati spediti a Roma e che sono stati esposti negli atelier nella fase creativa e poi nel momento della realizzazione. Ci sono delle fotografie dove tessuti pregiati già abbozzati a indumenti e dipinti si incontrano in quella che a mio avviso è un’autentica magia. ok2 2_1

Che cosa significa per te Haute Couture al femminile? E in che modo arte e moda possono dialogare per dar vita a nuovi immaginari di femminilità?

Non sono molto addentro al mondo della moda, e poco ne so anche di storia della moda, per me questa è stata un’esperienza unica e straordinaria. L’Haute Couture è il risultato massimo della ricerca nel mondo fashion, a mio avviso l’idea di femminilità che esprime ha qualcosa di astratto che la avvicina molto all’arte, anche se, come Piccioli sottolinea, la finalità del designer è quella di realizzare un prodotto che possiede uno scopo specifico e commerciale. L’idea di fondo, quella che ci ha accomunati, credo abbia a che fare con un’utopia di bellezza superiore, un sogno… La stessa bellezza che si è potuta ammirare durante la sfilata alle Gaggiandre dell’Arsenale di Venezia, dove tutto puntava a questo risultato: Venezia stessa, la struttura antica delle Gaggiandre, il contesto della Biennale di Architettura che ha ospitato la sfilata, la presenza professionale delle modelle e dei modelli, il connubio tra il lavoro degli artisti e quello dei designer, la musica suonata dal vivo e l’apparato tecnologico, l’attenzione “esatta” per ogni dettaglio… Uno spettacolo fuori dal comune, qualcosa di davvero speciale: la femminilità era in tutto questo.IMG_9841_1

Come è stato vedere la tua creazione prendere vita in uno spazio meraviglioso come quello dell’Arsenale di Venezia?

È stato emozionante. Non sono più un ragazzino e mi emoziono raramente per il mio lavoro, diciamo che prevale l’aspetto professionale… Ma questa volta è stato diverso, l’eccezionalità dell’evento e la sua perfezione scenica mi hanno commosso, ero elettrizzato, all’inizio mi sono sentito per certi versi a disagio, “insufficiente” come se il vestito che mi riguardava e che sfilava appeso alla bellezza di Raynara Negrine fosse un risultato dal quale venivo escluso. Un’insicurezza durata poco, poi ha preso il sopravvento la gioia, la soddisfazione e l’orgoglio. A fine sfilata il backstage è stato altrettanto entusiasmante, il dietro le quinte riprende il caos e la meraviglia e lo sfogo felice che spesso si trovano nei post-eventi artistici.. Tutti che applaudivano, modelle e sarte che urlavano felici, Pierpaolo Piccioli incontrastato e amato leader che correva e abbracciava tutti, fotografi che scattavano, poi le foto insieme delle modelle assieme agli artisti e alle sarte… Una serata fantastica, emotivamente carica sotto ogni punto di vista. Qualcosa che non si dimentica.

 

Foto opera: courtesy Luca Coser
Altre foto: courtesy Valentino  

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