Music

June 22, 2021

Il suono della riconnessione al Pergine Festival 2021

Francesca Fattinger

E musica sia! Perché la musica è energia, è abbraccio di tutti i colori, è ascoltarsi e ascoltare, è ritmo che unisce, assale e calma, è linguaggio del corpo, è condivisione di un attimo che sembra infinito e fa cadere le barriere, le scioglie, le trasforma.
Dopo un periodo così complesso per tutti e tutte Pergine Festival vuole unirci in questo abbraccio collettivo, ripopolando le sale teatrali, ma anche fondendo le arti performative con lo spazio urbano e pubblico: la multidisciplinarietà e l’innovazione saranno gli ingredienti fondamentali! OASI_Ph Francesca Castellan (1)

A proposito di suono, condivisione e musica, quanto ci sono mancati i momenti di questo tipo? Pergine Festival lo sa bene e offre un calendario sfaccettato. Molte sono le iniziative in programma, tutte diverse tra loro: è ora di andare a prendere l’agenda e di riempirla!

Si parte all’insegna della musica con “OASI”, l’evento di apertura dell’edizione 46 di Pergine Festival: tre giorni di musica e cinema ospitata dalla meravigliosa cornice del Parco Tre Castagni. Un weekend lungo, da venerdì 2 a domenica 4 luglio, di tanta musica dal vivo e cinema cortometraggio. La cornice verde degli eventi trasformerà questi momenti di ritrovata condivisione in un ambiente fertile di incontro e in una parentesi di quieteBAIBA

Venerdì 2 luglio dalle ore 20 si parte con una serie di eventi di musica dal vivo: si esibiranno BAIBA, giovane musicista lettone che attualmente vive a Innsbruck e che fonde le sonorità pop ed elettroniche con le suggestioni della mitologia lettone; poi è il turno di N.A.I.P., acronimo di “Nessun artista in particolare”, progetto musicale di Michelangelo Mercuri, cantante e polistrumentista, tra cui batteria elettronica, synth, loop station e chitarra che spesso suona simultaneamente e che di recente ha attirato l’attenzione con la partecipazione all’ultima edizione di X Factor; infine ci sarà un tuffo nei ritmi tropicali e nei bassi profondi grazie ai Sisma Tumbao (Tobia Fiorese ed Emanuele Femia).NAIP_ph Bianca Burgo (1)

Sabato 3 e domenica 4 luglio si parte un po’ prima, dalle ore 19, con un mix coloratissimo di musica hip hop, rap, musica elettronica e giamaicana, jazz e molto altro.
Sabato 3 si comincia con i SinCensura, un gruppo hip hop trentino i cui brani affrontano tematiche sociali, per proseguire con Gabriele Casagrande, in arte Big House, musicista, rapper e producer che nei suoi lavori usa sintetizzatori e campionatori, mixati a batterie acustiche e breakbeats, per concludere con i Cacao Mental, in cui le atmosfere acustiche ed elettroniche si mischiano con i ritmi della cumbia, genere che dalla Colombia si è diffuso in tutta l’America Latina, e con Peetah e Bebo, con il progetto Yardie Groove, che vogliono far ballare il Trentino ai ritmi della musica giamaicana, conducendoci in un viaggio tra sottogeneri e contaminazioni.

Domenica 4 si parte con Bianca Giacomoni, giovane cantautrice altoatesina, vincitrice del contest euroregionale UploadSounds nel 2020 come migliore artista under 21, per proseguire con Panaemiliana, un gruppo composto da cinque musicisti, che vuole essere un crocevia di culture e tradizioni, da Bologna all’Emilia fino all’Italia intera (latin jazz, jazz, musica da camera, world, etnica e folk). 
Domenica, oltre alla musica, ci sarà spazio anche per il cinema di cortometraggio, con la proiezione dei migliori cortometraggi di Lago Film Festival e Perugia Social Film Festival, entrambi festival internazionali attenti al racconto del mondo reale, sociale e urbano, attraverso documentari, sceneggiature, innesti di generi diversi e attenzione a linguaggi innovativi.

Sabato 10 luglio alle ore 21:30 sarà il momento della prima regionale di “Rumori” di Martina Badiluzzi (drammaturgia e voce) al Teatro Don Bosco: una performance che intreccia narrativa, visual art e musica. Si tratta di una raccolta di racconti musicali ispirata alla periferia metropolitana nel momento del lockdown, dove tutto si fonde e si trasforma in puro rumore: le voci, i ritmi della vita nascosta nelle case, i suoni della strada e quelli della natura.

Kalakara_close up_Ph. Piotr Gamdzyk (1)

“Close up” di Kalakara, con la sua prima assoluta, ci aspetta venerdì 16 luglio alle ore 20:30 al Teatro Don Bosco. Di che cosa si tratta? È innanzitutto l’invito a ripensare la relazione e il conseguente equilibrio tra essere umano e natura, qui rappresentato attraverso l’unione tra il corpo del musicista e lo strumento, tra il compositore e la creazione. Si assisterà a uno spazio sonoro in continua trasformazione in questa che è un pièce di teatro strumentale per violino, fisarmonica, voce, elettronica e movimento. Kalakara (Anna Sowa, Margherita Berlanda e Dorota Jasinska) è costantemente in bilico tra composizione musicale e teatro e qui porta in scena, attraverso la musica e il movimento delle due musiciste-performer, il rapporto di conoscenza tra essere umano e l’ambiente intorno a sé.

Il giorno dopo, sabato 17 luglio, a Palazzo Hippoliti, Donika Rudi, compositrice kosovara, propone, grazie a In-Situ, un laboratorio di ascolto: “Sentire/Ascoltare”, un viaggio all’interno della sua musica acusmatica che, eseguita attraverso il sistema ottofonico, permette di percepire la sonorità dello spazio: la musica come una scultura spaziale. Che differenza c’è tra ascoltare e sentire? Questa esperienza vuole esserne un’esplorazione pratica. Mattia Airoldi

Sempre a Palazzo Hippoliti sarà visitabile dal 14 al 17 luglio (dalle 18.30 alle 22:30) l’installazione artistica multisensoriale “La stanza elementare” di Tia Airoldi, in collaborazione con l’Associazione Culturale Fedora. Si tratta di un’installazione ispirata ai quattro elementi, terra, fuoco, aria e acqua, e pienamente accessibile alle persone con disabilità. Si entra uno per volta, accostandosi in successione alle varie esperienze. Al centro, una pedana sensoriale permette l’interazione sonora anche a non udenti attraverso le vibrazioni. Un’occasione di reale riconnessione tra noi e il nostro patrimonio di memorie sonore condivise: un patrimonio che ci appartiene da sempre, ma di cui spesso non siamo consapevoli, e che ci lega intimamente al mondo che ci circonda.

Ce n’è davvero per tutti i gusti, ma, come detto precedentemente, forte è il filo rosso che lega ogni giornata: una spinta verso l’esplorazione, la contaminazione e soprattutto il ritrovato piacere di assistere a momenti musicali e teatrali e di vivere momenti di condivisione, contatto e reale riconnessione come solo la musica, il teatro e l’arte sanno creare!

 

Photo Credits @ Pergine Festival

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