Josef > More

June 10, 2021

SUPER JOSEF secondo OZ.
Intervista a Olimpia Zagnoli

Maria Quinz

Il profilo del bosco è un tratto seghettato, che procede regolare e ondeggiante, stagliandosi con le punte aguzze verso l’alto. La montagna, dal disegno deciso, ha il colore della panna che si contrappone al fucsia del cielo e all’arancio del bosco. Due stelle alpine, dalle linee affusolate, in primo piano, ricordano quei bottoni in osso, che – più o meno tutti noi, nati o cresciuti in Alto Adige – ci siamo ritrovati ad appuntare su qualche camicetta a quadri o su qualche maglione nodoso, lavorato dalla nonna o da una lontana zia. In lontananza, si scorge una “casetta piccolina”, tratteggiata con pochi colori giustapposti, ma così limpida e invitante che viene immediatamente voglia di rintanarsi lì e incontrare il mondo luminoso della nostra prima infanzia, vissuta tra i monti.

Con un disegno lineare e semplice (solo all’apparenza) e una manciata di colori pieni e vitaminici, oltre che piacevolmente inverosimili, eccoci immediatamente trasportati nella personale visione che l’illustratrice Olimpia Zagnoli, ha del paesaggio e dell’immaginario altoatesino e che, in questa immagine, come in altre sei illustrazioni, ha creato espressamente per SUPER JOSEF, il nuovo insider’s travel book firmato franzLAB dedicato all’intero Alto Adige (dopo le edizioni di Bolzano, Merano e Trento), che sarà presto in stampa. 

Olimpia, detta anche OZ, vive a Milano ma conosce molto bene l’Alto Adige, dove assieme a sua madre, l’artista Emi Ligabue e alla famiglia, ha trascorso tante estati della sua infanzia. Il suo è un percorso creativo travolgente che l’ha portata a sperimentare molteplici mondi, dall’editoria alla moda, dalla comunicazione all’arte, dando vita a tantissime immagini piene di fantasia – sempre coloratissime. Le illustrazioni di Olimpia Zagnoli campeggiano, giocose e brillanti, sui cartelloni pubblicitari in giro per il mondo, come anche sulle copertine di libri e riviste, abiti, oggetti. Numerose sono le collaborazioni prestigiose di Olimpia: ha lavorato per alcune delle più importanti testate giornalistiche in Italia e nel mondo come “The New Yorker”, “The New York Times”, “The Guardian”, “The Washington Post”, “The Wall Street Journal”, “Repubblica”; disegna copertine per case editrici come Penguin Books, Taschen, Feltrinelli, Salani. Ha collaborato a campagne pubblicitarie di aziende come Google, Sephora, Air France, Barilla e ha creato illustrazioni per case di moda come Fendi, Hermes, Ballantyne, Prada, Dior. Insieme a suo padre ha disegnato una linea di oggetti “birichini”, chiamata Clodomiro, che comprende piatti, t-shirt e sciarpe. Ha realizzato un grande murales per la metropolitana di New York.  olimpia zagnoli 4

Ho avuto il piacere di chiacchierare con Olimpia in un’intervista, che vi propongo qui, in attesa di lasciarci trasportare dalla suggestione delle sue immagini, realizzate per SUPER JOSEF. Scoprirete come lo sguardo vivace di Olimpia e il suo disegno sinuoso e pulito, che non esita a stravolgere completamente le carte della vero, sia capace di toccare differenti corde, anche molto profonde, risvegliando, in chi osserva, molteplici immaginari familiari, dalla cultura di massa agli oggetti d’affezione, dal passato al presente, dalla realtà al sogno. Ecco perché – mi pare – che nel “caleidoscopico” mondo di Olimpia ci sia posto per ogni cosa, anche per un sottile accenno di nostalgia. Così come c’è posto per quella casetta piccolina, lì in fondo, sul limitare del bosco.olimpia 10

Olimpia, sei cresciuta in una famiglia di artisti, respirando la creatività, come nasce la tua passione per l’illustrazione? Quanta infanzia c’è nel tuo lavoro e quali sono stati i tuoi principali “maestri”? 

Ho sempre amato disegnare come forma di comunicazione con l’esterno, ma anche di introspezione. I maestri e le maestre sono state tante, ricordo mia mamma che disegnava seduta al tavolo nello studio, una scultura di Mirò alla Fondazione Maeght, alcuni disegni di Dubuffet che mi facevano ridere, i libri tattili di Munari. Della mia infanzia mi auguro di aver conservato la curiosità. 

Esistono altri mondi della creatività – penso per esempio, al design, al cinema, alla pubblicità, alla moda – che ti hanno ispirato maggiormente e verso cui guardi con maggiore curiosità?

Sì, tutti quelli che hai citato. Aggiungerei la natura e la musica.olimpia zagnoli 2

Nei tuoi lavori colpisce, da una parte, la scelta cromatica, dall’altra la “pulizia” del disegno, che fa intuire un lavoro “a togliere”. Qual è il tuo procedimento creativo? Viene prima il disegno, il colore o altro ancora?

Comincio da un’idea sommaria, un piccolo bagliore mentale. Poi sento il bisogno di visualizzarlo, così faccio uno schizzo veloce a penna o matita su un foglio. Dopodiché comincio a ragionare alla costruzione, l’inquadratura, la struttura del disegno. Pulisco, rifinisco, elimino, sostituisco e poi, quando tutto mi sembra al suo posto, mi dedico al colore.

Si riconosce – sfogliando i tuoi lavori – una predilezione per la figura umana e in non poche illustrazioni, pare di riconoscerti. Quanta fusione c’è tra “arte e vita” nel tuo lavoro? E, se è vero, dove nasce la predilezione per la figura umana?

Credo che la tendenza dell’essere umano a rappresentare e cercare sé stesso sia ancestrale. Basta pensare alle pitture rupestri e al perché continuiamo a visitarle dopo tutti  questi anni, non è la tecnica o il colore ad attrarci, ma l’elemento umano nel quale ci riconosciamo. Il corpo è una traccia del nostro passaggio. olimpia 9

Pur essendo molto giovane, hai alle spalle esperienze professionali importanti sulla scena internazionale e committenti di prestigio in diversi ambiti, dall’editoria alla moda. Come vivi la dimensione della committenza, in rapporto alla tua libertà espressiva? 

Quando ho scelto di provare la strada dell’illustrazione sapevo che la maggior parte dei lavori che avrei fatto sarebbero stati su commissione ed è uno dei motivi per cui ho fatto questa scelta. Mi piace l’idea di poter lavorare a diverse cose tutti i giorni, da un pacchetto di fazzoletti a un murales, una copertina di un libro o una scatola di cioccolatini mischiando i linguaggi e i livelli. Non credo che questo limiti la mia libertà, anzi. olimpia zagnoli 6

Olimpia, siamo felicissime che tu abbia illustrato il nuovo SUPER JOSEF, esprimendo la tua personalissima visione del nostro territorio. Che legame hai con l’immaginario della montagna e delle Dolomiti? 

Fin da piccola le Dolomiti sono state la mia “montagna”. Nella mia famiglia le altre montagne non sono mai state prese in considerazione, se non per derisione. Sono cresciuta con il culto della contemplazione, della panchina davanti al panorama, dell’acqua ghiacciata dalla sorgente, del fazzoletto con le stelle alpine legato in testa e del Kaiserschmarrn nella Stube.olimpia zagnoli 7

Hai dei lavori in corso di cui ti piacerebbe raccontarci? E guardando al futuro, hai particolari sfide professionali, con cui ti piacerebbe confrontarti?

Al momento sto lavorando ad una mostra ed è da poco uscito un libro con lo stesso titolo: “Caleidoscopica”. La mostra aprirà a settembre a Reggio Emilia, la mia città natale, e si svilupperà in sette sale affrescate all’interno dei chiostri di San Pietro. Il libro pubblicato con la casa editrice Lazy Dog Press, lo trovate già in libreria: è una raccolta del lavoro fatto negli ultimi dieci anni, tra commissioni, progetti personali, bozzetti e fotografie. Per quanto riguarda i progetti futuri, mi piacerebbe continuare ad esplorare la relazione con lo spazio, attraverso, per esempio, opere di arte pubblica. 

Per concludere, se dovessi scegliere una frase per rappresentarti, quale sceglieresti?

È una domanda davvero difficile, quindi mi limito a riportare il principio di una poesia di Ferlinghetti che ho sotto gli occhi: “The Pennycandy store beyond the El is where i first fell in love with unreality. Jellybeans glowed in the semi-gloom on that september afternoon.”

olimpia zagnoli 8

Illustrazioni: Olimpia Zagnoli
Ritratto: Jason Fulford

Print

Like + Share

Comments

Current day month ye@r *

Discussion+

There are no comments for this article.