Notterna, an ethernal night
di arte a Don Bosco

Francesca Fattinger

Where has the art in our culture gone?
Vanished like under a wave of pandemic.
Where could one experience the forgotten value of creativity? Gather to relax, imagine, walk and talk.
Even by night, what can one feel?
Behind the corners that nobody sees?
Artists are here, when support is near.
Exploring ourselves, others, every being.
How does the surroundings affect to our feeling?
This is the Art of Caring, made for Sharing.
Notterna.

Tirate fuori il calendario e annotatevi questo appuntamento: questo venerdì 28 maggio dalle ore 19:45 il quartiere di Don Bosco ospiterà un’esperienza corporea di immersione nell’arte. Un viaggio a tappe, in tutto sette, che attraverso diversi media artistici, diverse voci e storie ci condurranno alla scoperta di opere d’arte di artiste e artisti per riflettere su una parola tanto complessa quando fondamentale: la cura.

Cosa significa per te prendersi cura? Di chi ti prendi cura? Chi si prende cura di te, delle tue necessità, dei tuoi desideri? Chi si prende cura delle artiste e degli artisti, chi degli spazi pubblici che appartengono a ognuno di noi, chi del patrimonio del quartiere e della sua integrazione sociale e culturale? Chi lo fa?

Chi si prende cura dell’arte? Che senso ha l’arte per noi, per la città, per il quartiere e per le persone che ci vivono dentro? E se fosse l’arte ad aiutarci a prenderci cura dei sogni e dei bisogni che abitiamo e che ci abitano ogni giorno?

Nata dalla collaborazione tra Südtiroler Künstlerbund e Sarah Solderer, Anu Hakola e Mara Vöcking, studentesse della Libera Università di Bolzano, Notterna, si prospetta come an ethernal night, una notte eterna di installazioni d’arte nello spazio pubblico, un cammino in cui le domande qui sopra elencate vengono lentamente seminate in noi per far fiorire i frutti di una riflessione condivisa.

Non a caso il programma è stato pensato per essere vissuto di notte: la notte dà spazio al buio, alla vulnerabilità, ma anche all’ascolto: “si associa ai segreti, ai nostri lati vulnerabili e innocenti, lasciando che la nostra sensibilità sia aperta”. Camminare nel silenzio della notte permette di disporre di canali di percezione che durante il giorno non hanno spazio di apertura, che sono chiusi dalla frenesia del giorno, dalla troppa luce, dalla troppa confusione. Così Notterna è un invito a camminare nell’oscurità della notte seguendo le luci delle opere d’arte come fari e indicazioni di nuove prospettive possibili.

La prima tappa in realtà comincia già la mattina con il workshop di Elisa Grezzani. In Notterna Elisa presenta il suo lavoro di un tappeto tessuto a macchina, fatto di collage di pittura digitale. Si tratta di un lavoro strettamente collegato al tema della cura, soprattutto in relazione alle donne, e che fa dirigere la nostra attenzione verso un tema caldo e quanto mai urgente: come i lavori domestici, l’educazione di figlie e figli e la cura dei parenti anziani siano lavori per lo più svolti (e non retribuiti) dalle donne. La decisione di far tessere il modello di base dalle macchine non è casuale. La tecnologia ha sostituito il potere umano in molte aree e ci ha liberato da molti fardelli. I risultati del workshop confluiranno direttamente nella sua installazione artistica.

Gli altri artisti e le altre artiste coinvolte sono Manuel Oberkalmsteiner, con un’installazione sonora, un viaggio di ascolto attraverso i cortili e le oasi di Don Bosco per immergersi nel mondo sonoro del posto da una diversa prospettiva; Luisa Pisetta e Nicoló Degiorgis con due videoinstallazioni, Guido Mitidieri con un’esibizione di disegno dal vivo, dove saranno le linee che “proteggendoci dal dolore dell’imprevisto“ ci condurranno a scoprirci e a scoprire l’altro da noi; le artiste Delilah Friedman, Solveigh Artschwager e Jana Friedrichsen esporranno un’opera d’arte che vuole riflettere e porre domande sul tema principale della serata “the art of caring”; l’artista Josefina Sundbald terrà una performance improvvisata.