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May 20, 2021

Cultura e creatività in azienda: il nuovo volume di “hefte” e un dialogo nel nostro “innenhof”

Maria Quinz

Il connubio tra impresa e creatività è un tema più che mai attuale, imprescindibile dalla dimensione delle realtà produttive contemporanee, sempre più improntate sulla trasversalità tra ambiti, discipline e saperi. Se si parla, più nello specifico, di interazione tra arte e impresa, andando al di là di riflessioni sulle tradizionali forme di filantropia, sponsorizzazione e pubbliche relazioni, negli ultimi due decenni non sono mancate importanti sperimentazioni che hanno introdotto all’interno delle organizzazioni aziendali, “interventi artistici” con intento formativo, rivolti al personale e ai diversi referenti, con la vocazione a determinare un clima interno più creativo e conseguentemente più proficuo. Alla base di questi interventi, si porrebbe l’idea che arte, creatività ed estetica costituiscano uno strumento importante di valorizzazione delle risorse, da impiegare per “potenziare processi innovativi di apprendimento e generazione di conoscenza nelle organizzazioni”, che consentano alle persone di esperire saperi non soltanto in modo cognitivo, ma anche attraverso altri elementi, agenti nel contatto con l’esperienza artistica. Elementi fisici ed emotivi come sentimenti, desideri, ricordi, per esempio, capaci di ridefinire lo statuto del semplice spazio di lavoro in uno spazio di lavoro “estetico” più gratificante, oltre che produttivo. hefte 2_1

Questi ed altri temi, con l’obiettivo di comprendere e definire le condizioni essenziali che favoriscono e permettono l’incontro fecondo tra arte e impresa (inteso quale forma di impegno orientato all’apprendimento e reale processo di creazione e trasformazione della conoscenza), sono affrontati all’interno della recente pubblicazione, “Cultura e creatività in azienda. L’esperienza del progetto SMATH” (scaricabile in open access qui)  a cura di Fabrizio Panozzo, contenuta all’interno della nostra collana hefte, interamente dedicata all’approfondimento accademico di temi legati al mondo della crea. Gli studi sono stati realizzati dal Dipartimento di Management dell’Università Cá Foscari di Venezia, presso cui il curatore Fabrizio Panozzo è docente. Sempre a cura dello stesso autore frazLAB ha pubblicato nel 2019 il volume #01 della collana hefte, dal titolo “Storytelling innovativo dei beni culturali”.

Nel nuovo volume “Cultura e creatività in azienda”, l’autore presenta un lavoro di ricerca specifico, condotto in Veneto nell’ambito del Progetto SMATH finanziato dall’UE: “Atmosfere intelligenti di innovazione sociale e finanziaria per il clustering innovativo delle industrie creative nell’area MED”, Interreg MED 2014-2020. 

Il lavoro ha coinvolto il Dipartimento di Management dell’Università Ca’ Foscari in qualità di Project Partner. L’obiettivo finale di SMATH è contribuire alla generazione di “atmosfere intelligenti” all’interno delle sette regioni e aree urbane coinvolte nel partenariato mediterraneo: Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Provenza-Alpi-Costa Azzurra, Barcellona, Atene, Maribor e Zagabria. hefte 2_3

SMATH riflette su una visione innovativa del raggruppamento delle industrie creative, proponendo e sperimentando un nuovo modello: quello dei “Nidi Creativi” intesi come strumenti trasferibili in grado di generare un’atmosfera favorevole alla creazione e alla promozione di proficue relazioni tra attori sociali coinvolti in diversi sistemi locali di produzione culturale. 

Il Creative Nest è visto, quindi, come “una sorta di ambiente e agente intermediario, che opera nell’interfaccia tra la produzione artistica e il mondo delle organizzazioni, dedito e impegnato nella cura degli incontri umani e professionali tra attori appartenenti a due mondi differenti e, tuttavia, capace di trovare un linguaggio comune per la costruzione di un terreno comune di valori”.

Il progetto si è basato su un particolare approccio, quello dell’”art-thinking”: il pensare artisticamente visto come catalizzatore dell’incontro e scambio tra il dominio dell’arte e quello dell’impresa, introducendo e sperimentando uno nuovo spazio relazionale definito “Nido Creativo”.

Partendo proprio dalla pubblicazione del nuovo volume e dai temi in esso trattati, il 25 maggio alle 18 Fabrizio Panozzo dialogherà con Anna Quinz, la docente della Libera Università di Bolzano Federica Viganò, l’imprenditore bolzanino Antonio Dalle Nogare e l’artista Hannes Egger. L’incontro fa parte del nostro format “innenhof. Franz talks to…” e potrà essere seguito in diretta Zoom a questo link.

 

Immagini: Like Agency

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