Fashion + Design

May 18, 2021

Da Genova a Bolzano: le illustrazioni di Carola/Felicita in Montagna

Claudia Gelati

È come se riuscisse a sorridesse anche con la voce, tanto è l’entusiasmo che mette nel raccontare le sue passioni. Questa è sicuramente una delle prime cose che ho pensato quando, qualche tempo fa, ho fatto due chiacchiere con Carola una sera al telefono. 
Ma quale Carola? Ecco,mi riferisco alla Carola che in arte (e su instagram) si nasconde dietro “felicita in montagna”. 
Genovese di nascita, già da bambina frequentava l’Alto Adige per le vacanze coi genitori ed è proprio il suo amore per la montagna e questo strano senso di appartenenza più alle rocce e ai prati che all’acqua a spingerla, ormai quasi cinque anni fa, a dirsi “Sai che c’è? prendo tutto e vado in montagna” e subito dopo a chiamare “casa” Bolzano.

file illustrazioni
Basta scorrere il suo profilo instagram per capire che parliamo di una creativa a tutto tondo, che attraverso le illustrazioni (ma non solo!) racconta l’amore per la motagna, ma anche l’interesse per la cultura, le leggende, le tradizioni, gli usi e costumi altoatesini. Dirndl, Lederhose e ricamini, breztel e Spiegelei, scorci di masi e montagne e le immancabili Birkenstock coi calzini per sopravvivere alle mezze stagioni  – che sì, per la cronaca, esistono ancora almeno quassù – , tutto qui suona come una dichiarazione d’amore in grande stile. 
E proposito di stile: “A volte penso che sia quasi un difetto trovare così tante declinazione per la mia urgenza creativa e forse focalizzarsi su una cosa sola sarebbe meglio; ma a me piacere sperimentare con le tecniche e i supporti. Il mio tema centrale è l’Alto Adige e la sua narrazione perchè non mi vedrei a vivere in nessun altro posto ad oggi”, dice la stessa Carola. Oltre alle illustrazioni sul feed di felicita in montagna compaiono anche alcuni collages ricavati a partire dalle famose e sgargianti carte regalo da souvenir che replicano i motivi classici dei tessuti altoatesini. “Io dico sempre che il mio non è accumulo compulsivo di carte e pacchettini regalo, ma bensì riciclo (ride). Le colleziono sin dan quando ero piccola e, anche se spesso si ripetono, possono diventare anch’esse fonte di ispirazione o materiale per collage.. diciamo un po’ alla Luzzati, visto che è un mio conterraneo”

file illustrazioni

La sua passione per l’arte arriva da lontano: da generazioni quella del papà è una famiglia di pittori genovesi e Carola cresce letteralmente a pane, disegno e colori in tubetto, tant’è che ricorda i primi corsi per apprendere i segreti dei colori ad olio già alle scuole elementari. Dopo il liceo Classico, decide di proseguire la sua formazione proprio in questa direzione e studia Scenografia Teatrale presso l’Accademia di Belle Arti di Genova. Subito dopo, parte per una tournee teatrale di un anno e mezzo e anche quando si trasferisce qui in regione lavora inizialmente anche per il teatro. Nel suo tempo libero porta prima su carta e poi, attraverso l’iPad, anche in digitale la sua idea di una montagna autentica e vissuta. 
E poi arriva il 2020, la pandemia che sconvolge piani e ritmi, e la forzatura dello stare chiusi in casa che tutti conosciamo fin troppo bene: è in questo tempo incerto che Carola decide di aprire un account instagram ed iniziare a condividere le sue creazioni anche online. Quale momento migliore, d’altronde, per perdersi nelle verdi vallate, nei campi in fiore o all’ombra di qualche cima, con l’unico mezzo per uscire senza auto certificarsi: l’immaginazione?
file illustrazioni

La mente di Carola è sempre in movimento e non si limita a disegnare, ma pensa anche ai prodotti che vorrebbe realizzare con le sue istantanee montane realizzati, neanche a dirlo, rigorosamente 100% made in Alto Adige.
Per il momento è possibile acquistare le singole illustrazioni in formato quadrato, stampate su carta mela – la carta prodotta proprio con gli scarti delle mele e che, a discapito, del suo aspetto neutro ha sicuramente una storia da raccontare – o le shopper in cotone, ma il suo sogno è quello di creare piccoli oggetti e artefatti artiginali da vendere nei molti negozi di artigianato locale e souvenir, permettendo così ai turisti di portare a casa con sé un ricordo più autentico e, potrebbe dire, a km0 rispetto alla classica calamita stereotipata e prodotta industrialmente. 
Durante la quarantena, quando non si poteva nemmeno uscire di casa, Carola ha trovato l’ispirazione per le sue illustrazioni anche sfogliando il suo vecchio quaderno di montagna dove era solita annotare tutte le gite e camminate in montagna; per questo motivo un altro prodotto che le piacerebbe realizzare in futuro è un bergtagesbuch –il diario di montagna–  più autentico di quelli che si trovano attualmente in commercio e magari pensato anche per i più piccoli, che possono scoprire così meglio la montagna e le località.

file illustrazioni
Le illustrazioni di felicita in montagna fanno venire subito voglia proprio a tutti di riempire lo zainetto con l’essenziale e partire all’avventura per cercare la pace tra i monti o anche solo per ammirare estasiati un altro tramonto rosso, persino a me che mi ostino ad andare per sentieri con le Birkenstock.
Arrivati a questo punto, lo so che vi state chiedendo una sola cosa: ma il nome… felicita nel senso di “felicità in montagna”? Beh, forse potrebbe anche essere visto l’amore e la gioia che Carola prova per le ormai sue montagne, ma c’è un’altra spiegazione dietro a questo simpatico nome.
Felicita è il nome della… bicicletta –una graziella rosa – di Carola e no, non è uno scherzo.  “Due sono le cose che nessuno dei miei cari o amici di vecchia data avrebbe mai e poi mai pensato di associare a me” racconta ridendo “le camminate di 6 o 7 ore in montagna (da bambina lo odiavo) e che potessi mai risalire in sella ad una bicicletta, altra cosa che ho sempre odiato. Arrivata a Bolzano ho dovuto necessariamente cambiare idea e ho scelto la bicicletta più bassa in vendita, una graziella rosa, per evitare di farmi troppo male cadendo” (ride). file illustrazioni

Di Carola/Felicita ricorderò non solo gli scorci illustrati di montagna o la sua voce gioiosa, ma anche forse un insegnamento più ampio, ovvero che a volte si può anche prendere e cambiare vita stupendo se stessi e anche gli altri. 

 

 Immagini: Carola/Felicita in montagna

Print

Like + Share

Comments

Current day month ye@r *

Discussion+

There are no comments for this article.