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May 11, 2021

Riccardo Dalisi, un radicale a Bolzano

Lucia Munaro

Mettersi sulle tracce dell’opera di Riccardo Dalisi significa ripercorrere il suo approccio radicale all’architettura, l’arte e il design. Un approccio che ha sempre messo l’uomo e il suo interagire con gli altri al centro di ogni ricerca estetica. 

La dimensione sociale è presente nella poetica di Dalisi fatta di materiali definiti poveri e spesso di recupero nei suoi interventi storici, al Rione Traiano, quando negli anni Settanta coinvolse nel processo creativo i bambini di quel quartiere povero di Napoli, o di Rua Catalana dove a essere coinvolti furono gli artigiani lattonieri della via, trasformata nel 1997 in museo a cielo aperto con le luci urbane sostenute da sculture create nei laboratori del luogo. DALISI_02

Una dimensione, quella sociale, che Riccardo Dalisi, docente e poeta della forma, oggi novantenne, ha continuato a portare avanti in altri progetti con i giovani, dal Rione Sanità fino a Scampia, ma che si respira anche nei singoli oggetti, che siano opere di architettura, pittura, scultura o di design realizzati da Dalisi. 

La stessa caffettiera napoletana creata per Alessi in una decennale ricerca che gli valse il primo Compasso d’oro nel 1981, richiama al teatro, all’opera buffa, ai burattini, a personaggi dell’infinita commedia umana.DALISI_16

Anche nei suoi angeli, guerriere o madonne, e nelle altre figure scultoree fantastiche di ferro o di latta, la dimensione onirica e del sacro si mischia alla manualità tutta umana che traspare dai materiali umili elaborati con una sapienza antica. 

Un secondo Compasso d’oro alla carriera gli è stato assegnato nel 2014 per il suo impegno: “Per un architetto, designer, artista, in prima linea sulle tematiche sociali, che ha dedicato la sua attività anche a favore di coloro che vivono in situazioni di profondo disagio” si legge nella dedica.

A questo rivoluzionario dell’architettura e del design, tra i fondatori negli anni Settanta della Global Tools, contro-scuola di architettura e design che riuniva i gruppi e le persone che in Italia coprivano l’area più avanzata della cosiddetta “architettura radicale” intorno alle riviste “Casabella” e “Spazio e società”; e le cui opere sono esposte nelle collezioni di grandi musei nel mondo, dal MADRE di Napoli al Centre Pompidou a Parigi o il Museum of Fine Arts di Houston negli USA, il Centro Trevi di Bolzano dedica la mostra Forma (intervallo) spazio curata da Manuel Canelles. DALISI_15

Negli spazi espositivi affollati dalle sculture, oggetti e prototipi, racchiusi in bacheche o che pendono addirittura e ammiccano dal soffitto, si è immersi nel mondo fantastico di Riccardo Dalisi, un universo della fantasia dove il gioco, il teatro, il divenire e anche il sorriso restano l’impronta fondamentale. 

Video e citazioni, commenti alle pareti ampliano l’esperienza e soprattutto i lavori realizzati in queste settimane, nei laboratori creativi che accompagnano il progetto, da studenti del Liceo Artistico e delle Scienze Umane Pascoli di Bolzano completano l’esposizione e riconducono all’attualità il pensiero di sviluppo umano inclusivo di Dalisi. 

Altri laboratori e percorsi didattici realizzati con varie associazioni e realtà locali mettono in pratica nelle settimane della mostra il principio generativo legato all’attività di Dalisi che non si risolve mai nella purezza dell’oggetto di arte o design, piuttosto nello stimolo a un’ulteriore trasformazione, sollecitando una creatività ‘collettiva’, in una riflessione che include anche i nostri fantasmi. Citando il curatore Manuel Canelles: “Dalisi trasforma i fantasmi che non vediamo (e anzi spesso rinchiudiamo) in ferita da toccare, in carne da abbracciare”. DALISI_04

La mostra promossa da Spazio5 artecontemporanea e Archivio Dalisi è visitabile al Centro Trevi dal 6 al 29 maggio 2021 e resta fruibile in modalità virtuale sulla piattaforma https://spazio5.org/dalisi/ dedicata al progetto. 

 

Crediti immagini:

1: Ala del Traiano, 1973, Richiamo agli studi sul volo di Leonardo Da Vinci, ©Archivio Dalisi
2: Bambini del Rione Traiano, anni ’70, ©Archivio Dalisi
4: Dalisi incontra Bolzano, ©Martina Ferraretto
5, 6: La mostra a Bolzano, ©Martina Ferraretto

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