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April 30, 2021

Dialèt.Dictionary: il dizionario dal trentino all’inglese

Francesca Fattinger

Avete presente quelle cose di cui non riuscite a fare a meno, ma anche quelle che nei periodi più strani, tristi, assurdi vi fanno ridere così tanto da dimenticare tutto, addirittura il motivo per cui quel giorno avevate la luna storta, anzi stortissima? Beh da un po’ di mesi ormai la pagina  Instagram di Dialèt.Dictionary è una tale fucina di risate sane e sguaiate che effettivamente aspetto ogni giorno fremente  che esca un nuovo post. Chi mi conosce bene sa che sono una trentina totalmente atipica, ma volente o nolente un bel po’ di trentino mi scorre nel sangue e devo ringraziare Daniele Casagranda, Diego Vezzoli e Mattia Schmidt che con la loro solarità hanno fatto risvegliare o addirittura nascere la trentinità in me. 
Dialèt.Dictionary è un dizionario trentino-inglese che funziona proprio per le componenti di cui è composto: dal termine in dialetto si passa alla definizione in inglese e alla linea, che lo accompagna e a volte rappresenta, per finire con gli spassosissimi sinonimi. Dietro al progetto ci sono tre amici che mettono la loro passione e la loro voglia di divertirsi e divertire in questa raccolta di termini e detti. Ma è molto più di questo, perché la pagina sempre più seguita è un punto di incontro e di scambio con e tra i suoi follower e da poco sono disponibili anche dei gadget. Io non vedo l’ora di avere sotto braccio la mia sportola, e voi?

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Prima di entrare nel dettaglio del progetto Dialèt.Dictionary, vogliamo sapere: chi siete voi? Domanda difficilissima, lo so, a cui vi chiederò di rispondere scegliendo una delle parole che avete scelto per il vostro dizionario trentino. Sì, è come scegliere a chi si vuole più bene tra i propri figli, ma magari da quella parola vi viene in mente qualcosa di voi che ci aiuterà a conoscervi meglio! Una scusa per cominciare ad immergerci nel vostro divertente dizionario.

Daniele, Betonega, un ottimo ascoltatore con il quale potersi confidare, ma finisce per sapere tutto di tutti. Animo da signora di paese che dice a tutti di non saper niente di nessuno.
Diego, Bon Temp, passa le ore a sviluppare abilità e talenti apparentemente inutili. 
Mattia, Zidios, spesso ha la luna storta, ma non sempre per colpa sua: è davvero molto sfortunato.
Potremmo spendere ore a parlare del perchè di queste scelte, ma in generale siamo tre grandi amici con lavori e impegni differenti, uniti però da molte passioni in comune: lo sport, il buon cibo, quello a cui tutti state pensando, e ovviamente anche il dialetto.

0870a9b4-d2c0-450c-a431-fe2a43877422È sempre interessante capire quando si accende la scintilla che dà il via a un progetto; è come per una relazione d’amore, quando ci si ritrova a cena con gli amici e arriva la domanda fatale: ma come è nato tutto? E voi vi ricordate l’esatto momento in cui vi è venuto in mente di dare vita al progetto? Dove eravate? Cosa stavate facendo? Tirate fuori i dettagli! 

Come tutte le grandi idee è nata un po’ per caso; eravamo seduti su una panchina al lago circondati da amici e da altri ragazzi stranieri in una serata della scorsa estate. Stavamo semplicemente ridendo riguardo a certe parole del nostro dialetto, e ci siamo ritrovati a doverle spiegare ad alcuni di questi ragazzi tedeschi particolarmente interessati. Non conoscendo minimamente la loro lingua, siamo riusciti in maniera molto divertente e letterale a decifrare in inglese quelle che loro sentivano più spesso durante i campeggi in trentino. Da quel momento, per gioco, abbiamo scritto sulle note di un telefono i termini più divertenti che ci passavano per la testa; senza nemmeno rendercene conto, nel giro di 10 minuti avevamo già segnato oltre 100 parole. Qualche mese dopo abbiamo trascorso tutti un periodo in quarantena, e per passare il tempo abbiamo iniziato a scrivere alcune parole e traduzioni in videochiamata, rendendole graficamente piacevoli. Il 29 novembre nasce la pagina di Dialèt Dictionary. 

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A leggere i vostri post non si può fare a meno di ridere e la risata nasce per la combinazione degli ingredienti costanti che inserite: termine, linea, traduzione in inglese e sinonimi. Come è nata l’idea di combinarli insieme e che ruolo gioca ognuno? Ma soprattutto chi se ne occupa?

Come fanno diverse pagine su Instagram, abbiamo preso spunto dal layout dei vocabolari inserendo, oltre alla traduzione, anche la fonetica, un esempio e dei correlati. Per distinguerci dal normale format abbiamo deciso di aggiungere una linea, caratteristica principale della nostra pagina, che spesso richiama il significato della parola in questione (es: in Ertla linea va in salita, in Zidiosè una X, in Grop è a forma di nodo). 
Chiaramente contribuiamo tutti alla creazione di ogni parola e spiegazione divertente che ne deriva, ma ognuno di noi ha un ruolo principale nello sviluppo del post. Daniele, cresciuto in una famiglia dove si parlava principalmente il trentino, è una fucina di termini e parole dialettali. Generalmente è lui che suggerisce parole e correlati, Diego si occupa maggiormente della traduzione in inglese e della correzione finale, mentre Mattia è la mente artistica che sta dietro all’impaginazione e alla pubblicazione periodica dei post.  

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E arriva l’ultima domanda sulla trasformazione del progetto. Innanzitutto, vi aspettavate un tale seguito? Siete partiti con i post di parole, per passare ai modi di dire e a coinvolgere anche le persone che vi seguono nella selezione dei termini e ora sono arrivati pure i gadget! Ci raccontate qualcosina di più? 

Inizialmente lo abbiamo fatto per divertire noi e i nostri amici, ma in tutta onestà sapevamo che l’idea potesse essere apprezzata anche da chi non ci conoscesse, e così è stato. Abbiamo cercato di coinvolgere fin da subito chi ci segue nella scelta delle parole, con suggerimenti giunti anche da Nova Trento, in Brasile. La cosa bella, ma anche difficile, del dialetto trentino è che basta spostarsi di 10-15 km per avere differenze di pronuncia, scrittura e utilizzo delle varie parole; in alcuni post ci sono diversi spunti di riflessione da parte dei nostri followers, e vedere che siano così attivi ci piace davvero molto. 
In moltissimi ci hanno chiesto di creare dei gadget, così abbiamo scelto di stampare delle T-shirt e delle sportole. Per l’estate abbiamo qualche idea in testa, covid e regole permettendo, speriamo di vedere sempre più gadget con le nostre grafiche in circolazione.
Ovviamente il progetto è ancora all’inizio e le risorse limitate, ma speriamo di poterlo portare al livello successivo, magari trovando qualche investitore o avviando collaborazioni con alcuni degli enti che operano sul territorio.  

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Foto di Dialèt.Dictionary

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