Scrivo ad alta voce: un documentario su Roberta Dapunt al Bolzano Film Festival 2021

Il cinema di questi tempi c’è mancato molto. C’è mancato il grande schermo nero e muto, pronto ad animarsi di vita, come per magia. C’è mancata l’emozione di sederci accanto ad altre persone all’interno di una grande sala, tra velluti ed atmosfere ovattate, bisbigli e colpi di tosse soffocati, come in un santuario, per goderci finalmente lo spettacolo.
Ci è mancato il piacere di abbandonarci completamente all’abbraccio di avvolgenti poltrone, con in corpo quel misto di trepidazione e attesa, dimenticanza di sé e curiosità che il cinema, da sempre, ci ha saputo regalare. E questo assieme a quel particolare desiderio che il nuovo film, che ci sta scorrendo davanti con i suoi titoli di testa, riesca a trascinarci con sé con l’impeto di un fiume in piena, a sorprenderci una volta di più, e forse, perché no, anche a cambiarci. Magari rigandoci con grosse lacrime di commozione le guance, facendoci ridere di gusto, oppure immergendoci in qualche inesplorato altrove, più o meno lontano: dentro altre vite, altri mondi, altre storie. Riuscendo persino a raggiungere, a volte, per dirla con Francois Truffaut – “le stanze segrete dell’anima”.
Se purtroppo non abbiamo ancora modo di godercelo in sala, il cinema lo possiamo far entrare comunque – e per fortuna – tra le pareti di casa, nei nostri salotti, cucine e camere dal letto, attraverso televisori, pc, tablet e cellulari, lasciandoci trasportare lontano o magari perché no, anche, molto molto vicino. E così, anche per questa stagione, l’edizione 2021 del Bolzano Film Festival Bozen che si svolgerà dal 14.04.2021 al 18.04.2021, sarà interamente online. Come per le precedenti edizioni, il Festival ha un ricco e variegato programma, con l’intento, rinnovato di anno in anno, di permettere al pubblico locale e non, di visionare non solo nuovi film, che difficilmente trovano spazio nelle sale, se non in contesti d’essai, ma anche di vedere lavori di registi emergenti di paesi confinanti (Austria, Svizzera,Germania) che raramente, o addirittura mai, sono stati proiettati al cinema.
Ci piaceva l’idea di introdurre l’edizione 2021 del Festival presentando il bel documentario sulla poeta Roberta Dapunt “Scrivo ad alta voce” per la regia di Pier Paolo Giarolo e Antonio Dalla Palma, che ci pare condensare in sé uno dei fondamentali fil rouge che animano il Bolzano Film Festival fin dalle sue origini: l’attenzione alla produzione cinematografica locale e alle sue voci più significative, con uno sguardo attento alle narrazioni che coinvolgono il territorio, le sue trasformazioni e la sua gente.
In anteprima al Bolzano Film Festival 2021 nella sezione Panorama, “Scrivo ad alta voce” è un documentario in cui la regia dei due autori lascia spazio, con delicatezza, alla parola, nucleo fondante della poesia, con la voce di Roberta Dapunt. Al verso in primis, con la lettura di alcuni componimenti tratti dalle principali raccolte della poeta (Nauz, 2012, La terra più del Paradiso, 2008, Le beatitudini della malattia, 2013, Sincope 2018) e al racconto di sé, tramite interviste che aprono squarci di vita nella storia personale dell’autrice, attraverso l’evocazione di luoghi, persone, affetti, maestri e “anime sante” che l’hanno accompagnata nella sua ricerca poetica. Tra i primi ricordi evocati, legati agli esordi del suo lavoro di scrittura, Roberta Dapunt ci parla anche del cinema. La poeta ci racconta il suo personale debito nei confronti dell’opera del grande regista Andrej Tarkovskij, un’autentica scoperta per lei, quando ha capito che era “quel mondo lì” che voleva raccontare e che, da allora in poi, l’avrebbe guidata come “misura e orizzonte” da raggiungere, nella ricerca della sua voce più autentica.
La regia pulita dei due autori giustappone al nucleo principale del documentario, fatto di interviste e letture intense (riprese in bianco e nero) anche delle immagini a colori, sempre temperate dalla neve che regala toni pastello ed atmosfere rarefatte; immagini che sono come improvvise incursioni di realtà – accompagnate da struggenti composizioni per archi – che inquadrano la casa, l’antica stube, lo studio, le poesie appese ai muri, il paesaggio bianco dietro i vetri (esattamente quello che vede Roberta Dapunt, quando scrive alla sua scrivania). Si scorgono da lì la stalla del maso e le maestose figure bronzee del marito di Roberta, lo scultore Lois Anvidalfarei, immerse in mezzo al manto di neve.
Sono questi, alcuni dei luoghi più significativi per il lavoro di Roberta Dapunt. Luoghi che già avevamo imparato a immaginare e a conoscere attraverso la forza della sua poesia, ma che ora, siamo felici di poter scoprire attraverso il cinema.
Ci dice Pier Paolo Giarolo, uno degli autori di “Scrivo ad alta voce”: “Questo documentario è un invito ad ascoltare, per una volta in silenzio, chi con la parola prova l’incastro tra uomo e tempo presente. Roberta Dapunt ci ospita nelle sue stanze, ci racconta il proprio scrivere ad alta voce, ci lascia sbirciare i fogli delle poesie appesi alla parete. Percorrendo le sua fatica tra chiarezza e dubbio, tra l’aggiungere e il togliere e l’infinito riscrivere mi accompagnano l’ammirazione e la riverenza che si devono ai poeti. Quando Roberta legge le sue poesie gli occhi mi si spalancano e mi aggrappo a quei versi come alle pareti di una montagna. Quanto fremito in una parola, quanto silenzio, quanta indomabile forza”.
Tutti i 12 film in concorso al Bolzano Film Festival 2021 saranno disponibili sul sito filmfestival.bz.it così come la rassegna “Made in Südtirol”, i film di “Piccole Lingue DOC/Kleinsprachen DOC”, i film della sezione “Panorama” (tranne “Alpgeister”), i film della rassegna Local artists e Zelig presents con un omaggio alla regista scomparsa prematuramente, Valentina Pedicini. Dopo la proiezione dei 12 film in concorso, ci saranno approfondimenti sulla realizzazione dei lavori in un q&a con registi/e. Tutti i film saranno visionabili dal 14 al 18 aprile. Per partecipare al Festival online 2021 è previsto un accredito al costo di Euro 19,50, che permette al pubblico di vedere tutti i film, mentre le singole visioni avranno il prezzo di 3.50 ciascuna.
Immagini: Pier Paolo Giarolo e Antonio Dalla Palma